Salone di Torino 2022: l’inviato di Cultura al Femminile

Voce all’uomo

a cura di di Pier Bruno Cosso

Salone Internazionale di Torino

Volevo raccontare del Salone internazionale del Libro di Torino.

Volevo raccontare degli stand ordinati a scacchiera, degli incontri, delle luci, delle file di libri incolonnati lì fino alla fine dello sguardo, e delle espressioni sempre un po’ così, come in una vecchia canzone.

Occhi di appassionati che guardano, scrutano, diffidano, ma poi si incuriosiscono e si incantano.

Volano nella leggerezza di pescatori di storie e prendono il libro in mano per saggiarne il peso, e sprofondano nella quarta di copertina, nei risvolti, nell’esergo, e nelle famose prime dieci righe.

Perché è l’incipit che ti aggancia, oppure non ti porta da nessuna parte, e allora resta lì. Se non è successo niente riappoggiano il libro bello in ordine e, pronti a partire per un’altra copertina.

Quello che è straordinario al Salone di Torino è l’immensità dei volumi esposti. Stordisce ed esalta, un mondo fatto di libri, e per chi, come noi, i libri li ama è un mondo ricco di sensazioni.

Salone Internazionale di TorinoVedo scorrere tutto questo osservando il flusso di gente dallo stand della Marlin Editore: padiglione 3, stand N64, giusto per dare un’idea della vastità di questa fantastica città del libro. La Marlin è il mio editore, e sono qui con altre autrici, Simona Moraci con Duecento giorni tempesta, Roberta Trucco con Il mio nome è Maria Maddalena, e Monica Zunica con Awen.

Tutti insieme con l’editore Sante Avagliano per festeggiare i i 40 anni di attività, di “passione per l’editoria”, come dice la locandina.

E passione per l’editoria non è uno slogan, è un modo di essere, di crescere e di costruire, badando alla qualità. Gli estimatori parlano di editoria di qualità, io non mi posso esprimere perché sono un loro autore, ma di certo c’è una bella aria.

“Come si fa editoria di qualità per 40 anni? In questo mondo è un traguardo davvero molto importante!”,
chiedono a Sante Avagliano nel convegno organizzato al Salone di Torino per festeggiare il quarantesimo compleanno della Marlin.

La domanda è autorevole anche perché al microfono c’è Livio Partiti (“Il Posto delle Parole”), famoso giornalista culturale.

«Forse è per l’entusiasmo che mi ha insegnato mio padre, Tommaso Avagliano, che nel 1982 ha fondato la Casa Editrice che poi ha preso il nome Marlin, ispirandosi a Hemingway»,

risponde Sante con quel velo di commozione ricordando il grande genitore scomparso recentemente.

E poi parla del futuro editoriale, con nuove collane, un concorso letterario e fotografico, e la continua ricerca di nuovi talenti.

«Ma non solo», continua Livio Partiti, «Proprio oggi esce per la Marlin il nuovo libro di Dacia Maraini!».

«Per noi è una grande soddisfazione che lei ci abbia scelto ancora per pubblicare. Sarebbe dovuta venire al Salone di Torino, ma purtroppo un imprevisto l’ha bloccata».

Allora spazio alle parole di carta, e a chi le scrive e le ama. Ancora la parola, ironica e sagace, a Livio Partiti che intervista tutti noi autori, con la sua sensibilità e la sua passione per i libri.

A me dopo un paio di domande sul mio ultimo romanzo, Solo danni collaterali, chiede se mi sono reso conto di essere l’unico autore maschio fra le diverse autrici di questa manifestazione:

“La considero una grande fortuna, perché dalle donne abbiamo sempre qualcosa da apprendere, e poi ci sono abituato: collaboro col famoso sito e pagina Facebook Cultura al femminile, che già il nome… e qualcuno dice che io in redazione sono la loro quota azzurra.

Ecco, credo che questa frase significhi tutto: simpatica ironia, grande intelligenza e incessante passione alla battaglia per la parità. Non è un confronto, per noi maschi è un’opportunità».

Mi ero ripromesso di portare la voce dalla nostra Cultura al Femminile  al Salone del Libro di Torino, e riparto con la sensazione di aver fatto davvero poco, ma credetemi, è stata una grande emozione nominare Cultura al femminile a quel microfono.

Come sollevare una bellissima bandiera davanti al pubblico presente, agli editori, al grande giornalista Livio Partiti e alla famosissima Isabella Di Nolfo. Perché c’era anche lei, con tutto il suo carisma, che ha contribuito all’organizzazione, dopo una vita passata nelle più importanti case editrici.

Salone Internazionale di Torino

 

Chiedo una fotografia con tutti, come un ragazzino, ma solo perché tra un po’ forse non ci credo neppure io di essere stato lì, insieme a loro.