Nato da nessuna donna – di Franck Bouysse

recensione di Emma Fenu

nessuna donna

 

Nato da nessuna donna è un romanzo di Franck Bouysse edito da Neri Pozza nel 2020.

E le fiabe nere ci fanno ancora paura.

Rose, pollicina sfortunata, viene venduta dal padre troppo povero per mantenere quattro bambine e una moglie.

L’orco la acquista, la strappa dalla capanna e, attraversando il bosco, la conduce nel suo castello, dove vive l’orchessa che non è sua moglie, ma sua madre.

La moglie è molto malata e viene tenuta segregata in una stanza del castello, in cui è proibito entrare. E si sa: i luoghi proibiti sono quelli che nascondono il mistero.

Rose ha quattordici anni, è bella come un angelo, bella e innocente come un angelo. E non è stata portata nel castello solo per cucinare e riassettare: possiede qualcosa, il potere di dare la vita, che nessun uomo e nessuna anziana strega può avere.

Il padre, pentito, la vorrebbe indietro, ma una volta che percorri il bosco e il suo buio, non puoi tornare indietro.

L’autore di Nato da Nessuna Donna, Franck Bouysse, dichiara di aver scritto una storia estrema sul male: è vero.

Male di demoni, non di uomini, non di bestie. Male di profanazioni, di omicidi, di oltraggio al sacro della vita.

Male infinito che perseguita gli innocenti e sembra non trovare fine in nessuna giustizia.

Tra agnizioni, straniamento, ritmo serrato, scene horror e metaforici riti di iniziazione, principesse addormentate che partoriscono, Nato da nessuna donna ci dimostra che le fiabe nere ci fanno ancora paura.
Perchè le fiabe non sono storie da bambini, sono dimostrazione di mostri, e i mostri ci fanno paura perchè non sono così diversi da noi.

 

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Sinossi

 

Ogni storia è resa grande dal proprio mistero, soprattutto quando tende al dolore.

Di questo è convinto Gabriel, un giovane curato di campagna, cui viene inaspettatamente affidata un’ardua missione.
Un giorno una sconosciuta si affaccia al suo confessionale, bisbigliando la storia di una donna morta in manicomio dopo aver ucciso il proprio figlio. Tra i suoi abiti sono nascosti dei quaderni che il curato dovrà prelevare durante la benedizione del corpo e portare via con sé.

Per quanto confuso, Gabriel acconsente alla richiesta della sconosciuta.

Il giorno della sepoltura, senza neanche aprirli, afferra i quaderni e li nasconde sotto la tonaca. Tra quelle pagine, scoprirà, è contenuta una storia che non può andare perduta e non può essere dimenticata: la storia di Rose…

Rose ha quattordici anni e vive con la sua famiglia a Les Landes, una vecchia fattoria, quando suo padre, per colmare i numerosi debiti, decide di venderla a un ricco signore.

Ignara, la giovane viene condotta a Les Forges, un imponente castello immerso nella foresta.

Nell’antica magione vivono Charles e la sua anziana madre, una vecchia arcigna magra come un chiodo, perennemente avvolta in un lungo abito nero.

La moglie di Charles, Marie, malata, trascorre le sue giornate chiusa nella propria stanza, da cui non trapela mai il minimo rumore.

Rose dovrebbe occuparsi della casa e della cucina, un lavoro per cui la ragazza è ben disposta.

Charles e sua madre non tardano, però, a svelare il loro vero volto: il volto di un mostro a due teste che non esita a costringere la giovane donna ad accettare il più crudele degli abbandoni.

Titolo: Nato da nessuna donna
Autore: Franck Bouysse
Edizione: Neri Pozza, 2020