L’annusatrice di Libri – di Desy Icardi
Recensione di Emma Fenu
L’annusatrice di libri è un romanzo di Desy Icardi edito da Fazi nel 2019.
I libri ti salvano.
Ti offrono pioli sicuri per costruire una scala e scappare dalla prigione dell’ingnoranza, dell’abuso e della follia.
Ti accarezzano le guance, ti stringono le spalle, ti asciugano le lacrime e ti accolgono con un sorriso, perché non ti senta mai solo.
Sono disposti a farti compagnia la notte, a tenerti la mano per percorrere con te strade nel bosco e poi a fare delle vostre avventure un sacro segreto.
I libri ti salvano.
Ti insegnano la vita con una carrellata di grandi gesti e povere meschinità, ti fanno viaggiare nel tempo e nello spazio, assaggiare veleni, innamorare… perfino morire, fino a quando, con la parola “fine”, senti il cuore tornare a te.
Questa è la storia di un’annusatrice di libri.
“Sì, lo sono anche io”, penseranno alcuni.
No, vi rispondo, la ragazzina in questione, Adelina, non immerge il naso per inebriarsi dell’effluvio di carta e inchiostro, ma, con l’olfatto, percepisce i dati mnemonici dei lettori che la hanno preceduta.
Tutto chiaro?
Provo a spiegarmi meglio.
Un libro epico, con scene di duello, per Adelina avrà odore di sangue, sudore, armi ferrose. E lei sentirà il nitrito dei cavalli, il clangore delle spade, l’onore del più puro e il livore dello sleale, la rabbia e la paura di tutti i presenti in scena, lettori di ogni epoca inclusi.
E poi ci sono libri che profumano di gelsomino e di amori consumati nel segreto; altri della cenere del camino intorno al quale quattro sorelle crescono e si raccontano, secondo le proprie inclinazioni; altri in cui l’urlo per un bubbone di peste squarcerà il petto del prepotente e il timpano di chi lo legge…
Una lista infinita, dove la commedia divina e quella umana si intrecciano rotolandosi dalla carta all’anima, in un moto perenne.
Torniamo, ora, alla nostra storia e alla nostra Adelina.
Siamo nella Torino della fine degli anni ’50 e la fanciulla, affidata alle cure di una zia troppo parsimoniosa perfino con se stessa, sarà vittima della sete di potere e denaro del padre di una sua compagna, un notaio disonesto quanto affascinante.
Condotta a New York per annusare un antico manoscritto e decifrarlo, Adelina rischierà la vita a causa del suo straordinario dono.
Abbiamo anche un eroe, sapete?
Un Principe Azzurro?! Non esattamente.
È un avvocato in pensione, ultraottantenne, amante dei libri e annusatore (anche lui?! No, lui è un annusatore come noi), con gambe simili a stecchini che spuntano da una camicia da notte con papalina coordinata.
Che ci manca nella sua descrizione?
Un ronzino su cui salire a cavalcioni?
Forse.
Un becco da papero. Giallo. Ecco: ora è perfetto.
Dicevamo, è tale avvocato il deus ex machina, quello che riporta l’ordine e il giusto in una storia di parodia, paradosso, ironia e citazioni che insegna una grande verità: i libri salvano.
I libri salvano tutti, non sei troppo ricco o troppo colto per non averne bisogno.
I libri salvano tutti, non sei troppo povero o troppo “somaro” per non averne diritto.
Link d’acquisto
Sinossi
Se si potesse leggere con l’olfatto, quale sarebbe l’odore dei libri?
Torino, 1957.
Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni.
Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere.
Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella.
Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto.
Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato.
Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
In un appassionante gioco di rimandi letterari, il romanzo di Desy Icardi racconta dell’amore per i libri attraverso la storia di una lettrice speciale.