La perimenopausa di mia moglie mi ucciderà

Voci di bambine cattive senza stereotipi

a cura di Antonio Greco

perimenopausa

 

Scena nuda, con una sedia in ecopelliccia di un celebre brand scandinavo al centro del palco.

Entra un uomo, riccio, leggermente stempiato, fisico longilineo, di circa cinquant’anni ben portati. Si siede, rivolto verso il pubblico.

«Grazie, grazie, comodi, comodi. Vi starete chiedendo perché sono seduto su una sedia, alquanto scomoda, permettetemi di dirlo, spero che le vostre poltrone siano più confortevoli.

Ma chi disegna le sedie ne ha mai usato una in vita sua? Scusatemi, sto divagando, il monologo non è dedicato ai sadici designer di sedie.

Vi starete chiedendo che ci fa un uomo sotto l’insegna Bambine Cattive. No, non sono io la Bambina, sono la vittima io!!!

Dunque, il monologo è dedicato a mia moglie e alle sedie perché nella storia che sto per raccontarvi nel principio… era la sedia.

Le sedie che abbiamo a casa sono quotidianamente al centro di una disputa: per mia moglie sono orribili, per me sono soltanto delle sedie che abbiamo trovato nella casa già arredata.
Sono di legno scuro, la seduta è di materiale sintetico con un motivo a pelle di coccodrillo.

Riesco a vedere le facce disgustate delle signore e la sorellanza che esplode attraverso lo sguardo minaccioso rivolto a me e l’occhio vacuo dei signori, che non hanno nemmeno provato a immaginare le sedie in questione.

Lei, signore seduto in terza fila, ha provato a visualizzare la sedia, ma sta ancora pensando se il motivo ricorda effettivamente la pelle di un coccodrillo o si tratta di un alligatore o di un caimano: è per caso un ingegnere? Ah si, ci avrei scommesso…

A mia moglie non interessa a quale rettile o pesce si siano ispirati, ma da un annetto, la mostruosità delle sedie è stata sostituita dalla lamentela che la seduta fa sudare. Mia moglie si è accorta di aver delle ghiandole sudoripare solo a quarantasei anni:

«È la perimenopausa!» mi assilla.

Gentile pubblico, ma ai tempi delle nostre mamme non era tabù anche solo menzionare la parola menopausa? Cosa sta succedendo nel nostro presente?

C’è sempre un pre-qualcosa o un peri- qualcosa con cui fare i conti: pre-liminari, pre-matrimoniale (mi riferisco all’accordo), sindrome pre-mestruale, pre-parto, pre-cario, pre-stito, pre-dica, cibi pre-parati, peri-metro, quest’ultima parola togliamola dalla lista, mi sono lasciato prendere la mano, ormai sono diventato un esperto di prefissi latini e greci.

Mettetevi nei miei panni: quando ho conosciuto mia moglie ero uno studente. Più di vent’anni fa si faceva un gran parlare di preliminari sessuali. L’uso di internet non era abbastanza diffuso e dai film porno non c’era molto da imparare, almeno da quel punto di vista…

Durante il nostro primo incontro amoroso, mi stavo impegnando molto con i preliminari, ma dopo qualche minuto lei mi disse: «Non possiamo passare subito al sodo?»
Quello era l’unico pre che per me aveva un qualche significato e lei lo ha distrutto sul nascere, senza nessuna pietà.

Ricapitoliamo: pre dal latino prima, peri dal greco intorno o vicino.

I suoi pre e peri vanno temuti e rispettati.

Ditemi come posso affrontare mia moglie che, più di una volta al giorno, mi sventola la sua ascella sotto il naso e dice:

«Annusa, non senti che lo squilibrio ormonale della perimenopausa mi ha fatto cambiare odore?»

Per una volta sono grato al covid-19 e rispondo con candore:
«Lo sai, tesoro, il mio olfatto si è indebolito.»

La verità è che non sento nessun cambiamento nel suo odore, non mi accorgo dei suoi bagni di sudore notturno, dei segni che lascia sul sedile dell’auto o di quando le sue cosce rimangono incollate alla famigerata sedia. Non vedo cascate e fiumi di sudore.

Imperterrita, mia moglie cerca di coprire il suo “nuovo” odore con venti, venticinque spruzzi di profumo di nicchia.

Da bravo ingegnere appassionato di chimica, ah, non sapevate che lo fossi? Altrimenti come avrei fatto a riconoscere un altro ingegnere tra il pubblico?

Dicevo, da bravo ingegnere, le ho detto: ma vuoi vedere che le tue ghiandole sudoripare più che impazzite a causa degli ormoni, danno di matto perché sono costantemente ubriache fradice a causa dell’alcol contenuto dall’enorme quantità di profumo che ti spruzzi?

E ora menzione d’onore alla sindrome premestruale.

Si tratta di quell’insieme di sintomi che può trasformare una donna in età fertile in una mantide religiosa, un’Erinni, Eleven di Stranger things o un’influenzer di Tik-Tok che parla in “corsivo”.

Scegliete voi, eh sì, può anche trasformarla pre- maturamente in vostra suocera!

La sindrome premestruale di mia moglie può durare anche 30 giorni adesso che il ciclo, in perimenopausa, è diventato irregolare e il livello del progesterone si è abbassato.

Come faccio a essere cosi informato?

Mia moglie è una sventolatrice, non di bandiere, ma di ascelle, risultati delle analisi del sangue, mammografie, articoli, libri, siti, blog e qualsiasi altro oggetto materiale o immateriale possa essere posizionato sotto il mio naso e che parli di menopausa e perimenopausa.

Più mi tiene informato e più mi confonde: non mi accorgo dei cambiamenti che sta vivendo.

Me ne fa una colpa.

Vorrei poter dire che è stata scambiata con un’altra donna, ma io la vedo e la sento come sempre: speziata, piccante, pungente molto vicino, peri, al kimchi, il famoso piatto fermentato della tradizione coreana.

Ma lei riesce sempre ad avere la meglio e sapete cosa mi ha detto dopo avere letto il monologo di stasera?
«Sei il solito pre-venuto!»