Chissenefrega degli anni ottanta di Sabina Macchiavelli

Voce alla Legge

Recensione di Veronica Sicari

Chissenefrega degli anni ottanta

Chissenefrega degli anni ottanta di Sabina Macchiavelli è un romanzo di Sabina Macchiavelli, edito da Società Editrice Milanese nel 2022.

Ultimamente, gli anni ’80 stanno vivendo un periodo d’oro, rievocati continuamente non soltanto nelle serie tv – basti pensare a serie di successo come Stranger things ma anche in letteratura.

Chissenefrega degli anni ottanta di Sabina Macchiavelli si inserisce in questa nuova tendenza.

Chi si approccia a questo gradevolissimo romanzo non troverà tuttavia le atmosfere più mainstream di quegli anni: niente lustrini, discoteche, spalline, capelli cotonati.

L’autrice ci restituisce invece il clima e lo stato d’animo dei giovani di quegli anni: il mondo stava perdendo le proprie barriere, l’Unione Sovietica andava disgregandosi, il multiculturalismo acquisiva un valore aggiunto, il futuro appariva ricco di opportunità, perché tale era già il presente.

La possibilità di immaginare la propria vita in modo del tutto inedito rispetto alle generazioni precedenti, andava propagandosi la cieca convinzione che la stabilità fatta di regole imposte e ricerca del posto fisso fosse qualcosa di superato.

Il nomadismo diventava l’aspirazione più grande per chi veniva dalla provincia italiana, meno appetibile delle capitali europee, dove la vita valeva la pena di essere realmente vissuta.

Sono gli anni degli interrail, con intere tribù di giovani intenti a sperimentare un nuovo tipo di libertà, pronti a girovagare per l’Europa, in cerca dell’immagine di sé da proiettare nel proprio avvenire.

Di cosa tratta Chissenefrega degli anni ottanta?

Il romanzo, il cui sottotitolo è “diario semi-sentimentale di una ventenne nella Gran Bretagna di fine anni Ottanta”, racconta l’avventura londinese di una giovane bolognese, Sandra, che seguendo l’amica più cara, Lidia, decide di trascorrere un periodo all’estero, in quella che al momento è la patria della libertà: Londra.

La capitale inglese aveva – e ha mantenuto per anni – un certo fascino, legato all’emancipazione dei costumi e alla varietà culturale dei propri abitanti.

Era percepita, ed in effetti lo era, come il luogo nel quale chiunque avrebbe potuto trovare la propria strada, fare le esperienze che la provincia non era in grado di offrire.

Sandra parte lasciandosi alle spalle una carriera universitaria che non la soddisfa, una famiglia complicata, nella quale i suoi componenti hanno le sembianze di isole chiuse in sé stesse.

La voce narrante è quella protagonista: esploriamo con lei i sobborghi della città e dei suoi pensieri.

Le sue emozioni sono le stesse di ogni giovane adulto: l’incoscienza dell’età, la fame di avventure, la voglia di sperimentare. Sandra racconta la sua giovinezza e gli anni londinesi da adulta: il racconto si riempie, dunque, delle valutazioni di una donna ormai adulta ed affermata, che ripensa alla sé stessa un po’ immatura, con una benevolenza che non sfocia mai in auto-assolvimento.

La donna è in grado di individuare i peccati della ragazza, conscia che senza, non sarebbe la persona che è oggi.

Le amicizie, gli amori, i piani per il futuro a vent’anni assumono sfumature e toni che da adulti fatichiamo a riconoscere. Gli stati d’animo spesso si uniformano ai luoghi, al clima, alle questioni epocali di quegli anni.

I legami assumevano forme diverse: più evanescenti, sfilacciati e occasionali. Nonostante il desiderio ardente di essere libera e al di là degli stereotipi culturali, o forse proprio per questo, Sandra cerca, disperatamente, costantemente, di trovare luoghi e persone che meritino l’appellativo di casa.

In questo girotondo vorticoso di perdite, amori e distanze, Sandra si trova costretta ad imparare a trovare dentro di sé la forza per definirsi.

Perché leggere Chissenefrega degli anni ottanta?

Il romanzo di Sabina Macchiavelli è un vero e proprio romanzo di formazione: assistiamo alla crescita della sua protagonista, travolti dalla giostra delle sue emozioni.

Nonostante la voce narrante sia quella della Sandra adulta, il racconto non scade mai nel cliché del rimpianto. Al contrario, il registro è quello della nostalgia: non di una giovinezza ormai lontana, quanto di un’innocente inconsapevolezza, mai più sperimentata in nessuna altra età.

Interessanti le riflessioni sui cambiamenti epocali e su come spesso vengano percepiti tali solo in un secondo momento. Chi li vive, di sovente, riesce a malapena a percepirli.

La storia ci travolge con l’abitudine, e con questa si mescola.

Link d’acquisto

Sinossi

Bologna, fine anni Ottanta. Sandra, ventenne soffocata dalle dinamiche familiari e dall’immobilismo della provincia italiana, sogna una vita diversa.

L’unica soluzione è di lasciare Bologna e trasferirsi a Londra. Insieme a Lidia, con cui nasce un’amicizia speciale, si ritrova in una città creativa, smodata, irregolare, al centro dell’Europa e forse del mondo. Inizia così un viaggio alla scoperta di sé, dei sottili meccanismi dell’amore e della forza ambigua del sesso, immersa in nuove comunità di incontro.

Rimasta senza un soldo, finisce a lavorare come barista, mentre prova a pubblicare articoli e racconti. Si immerge nella complessità londinese, con il delirio del pub crawl, i quartieri popolari, il Notting Hill Carnival, la psichedelia della Tate Gallery, la monumentalità del Barbican Centre; e poi le audiocassette dei Roxy Music e dei Depeche Mode, le gonne plissettate coi collant e i calzini, gli anfibi dalle stringhe slabbrate.

Sandra costeggia la controcultura punk, l’universo del rave e il mito delle nuove droghe. Conosce la realtà della discriminazione e la lotta per i diritti degli ultimi. Intanto continua a viaggiare fra Italia, Gran Bretagna, Francia e Paesi Bassi. Quando Lidia scompare, qualcosa si spezza nell’incanto e nell’entusiasmo della scoperta…

Chissenefrega degli anni Ottanta è il racconto di un’educazione sentimentale, sullo sfondo dei cambiamenti epocali che hanno plasmato la politica e la cultura europea: il crollo del Muro di Berlino, il dissolvimento dell’Urss, l’ascesa della Thatcher, l’edonismo e il mito della carriera, la crisi della sinistra…

Sabina Macchiavelli regala ai lettori un fotogramma intenso che ci proietta direttamente nella fulgida Londra degli anni Ottanta e travolge un’intera generazione. Una storia che mescola diario intimo e cronaca, tono tragico e leggero, in un fluire irresistibilmente variopinto.

Titolo: Chissenefrega degli anni Ottanta
Autore: Sabina Macchiavelli
Editore: SEM (Società editrice Milanese), 2022