Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu

Voce all’Altrove

recensione di Cynthia Collu

un anno SULL'altipiano
Un anno sull’Altipiano è un romanzo di Emilio Lussu, scritto nel 1936, da cui è stato tratto un indimenticabile film Uomini contro di Francesco Rosi del 1970.
Ve li consiglio di cuore entrambi.

Qualche anno fa, di questi giorni, si celebravano i cent’anni dalla fine della Grande Guerra, anni di massacri insensati, se mai una guerra si possa considerare sensata.

Di cosa tratta Un anno sull’Altipiano?

Un anno sull’Altipiano è un libro di memorie, ambientato sull’altipiano di Asiago, è il primo nella letteratura italiana che racconta l’insensatezza e l’orrore della guerra.

Di questi tempi, leggerlo è d’obbligo per gridare forte la nostra voglia di pace.

Parla di freddo, questo libro, di paura e di follia: quella della guerra, delle sue sofferenze, delle morti assurde dovute agli ordini insensati degli alti gerarchi che mandano i loro soldati a farsi macellare.
Macello vero e proprio.
Avanti e indietro per recidere dei reticolati con pinze che non tagliano. Indosso delle ridicole armature che impacciano i movimenti e non proteggono dal fuoco nemico.
Parla di cognac e di cioccolata, il cognac a fiumi prima di ogni attacco, la cioccolata non so bene a che servisse. Sono tutti o quasi alcolisti, gli ufficiali.
Quasi o tutti alcolisti, i soldati. Aggrappati alla loro fiaschetta come a una donna che consola.
Parla di scoraggiamento e di follia. Di amicizia e di odio. Di una solitudine sconfinata. Dell’orrore e della voglia disperata di vivere.

Perché leggere Un anno sull’Altipiano?

Lo stile è piano, non enfatico, come quello di un testimone oculare che non vuole dare giudizi. E, come nel capolavoro di Primo Levi, l’effetto che produce è impressionante.
Scritto in tono tutto minuscolo, questo libro finisce col diventare uno dei documenti più vivi e agghiaccianti della Grande Guerra.
Leggo e mi torna in mente il memorabile film Uomini contro di Rosi, visto negli anni settanta.
Confesso, scopro solo ora che il film è stato tratto dal libro. E mi viene in mente anche un altro grandissimo film, Torneranno i prati, di Olmi, sempre sulla Grande Guerra.
Se non avete visto questi due film, fatelo: sono pezzi di storia in un contenitore che è opera arte.
E se non avete letto il libro, leggetelo: è testimonianza asciutta, cuce con fili d’oro silenzi di neve.
anno altopiano

Uomini contro

Link d’acquisto
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Sinossi

Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel ’38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra.

L’Altipiano è quello di Asiago, l’anno dal giugno 1916 al luglio 1917.

Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di “ozio e sangue”, di “fango e cognac”.

Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l’orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.

Titolo: Un anno sull’altipiano
Autore: Emilio Lussu
Edizione: Einaudi, 2014