Loro di Roberto Cotroneo

Voce alle Donne

Recensione di Emma Fenu

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Loro è un romanzo di Roberto Cotroneo edito da Neri Pozza nel 2021.

Di cosa tratta Loro?

Fra le mani avete un memoriale scritto in dieci giorni da Margherita B. Intuite che è il testo è oggetto di studio.

E da qui prende avvio la storia narrata in prima persona dalla protagonista, una ragazza che, nel 2018, dopo aver terminato il Conservatorio, decide di prendersi una pausa dagli studi presso l’Università di Medicina de La Sapienza e viene assunta come istitutrice  per due gemelle eterozigoti di dieci anni. 

Margherita racconta l’iniziale felicità del lavoro, con lauto stipendio, presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una villa celebre, progettata da un geniale architetto nella campagna romana e denominata la casa di vetro.

Di vetro non sono solo ampie finestre, ma quasi tutti i muri e la casa fa da specchio del fuori e da rivelazione di quanto avviene all’interno, dato che non vi sono tende nè strutture tipiche di una casa divisa in settori.

Ma, accanto all’entusiasmo e alla perfezione delle persone che abitano la villa, Margherita percepisce silenzi densi, folate gelide, foglie immobili, sguardi assenti, leggere ostilità e palesi reticenze.

Non vi dà peso, sfortunatamente, e si troverà ben presto in situazione irreale, irrazionale e inquietante  da cui fuggirà troppo tardi.

Ci sono presenze oscure nella casa, che si manifestano solo quando le gemelle sono insieme e scatenano fenomeni paranormali nei pressi di un tempietto rinascinamentale in cui si erge la statua, di epoca romana, di Ecate, la dea dei crocevia, della magia, dei riti di passaggio, dei sacrifici umani.

E non solo. Dea psicopompa, che trasporta verso l’aldilà, e lunare, quindi dal triplice volto della Grande Madre.

Le bambine dirigono un’orchestra, danno ordini a fantasmi e vivi: vedono, ascoltano.

E si intendono come parti di una, solo con lo sguardo, e, se separate, perdono potere. Consapevoli di ciò, non lasciano entrare neppure la madre nel loro mondo.

Nessun vetro può mostrare altro che due gemelle che giocano. E in effetti giocano… con le vite altrui.

Perché leggere Loro?

Loro è un romanzo che si rifà al tema letterario, spesso proposto in chiave gotica, del doppio. Il doppio inteso come due nell’uno, nelle relazioni strette e insane, ma anche come connivenza fra luce e buio, verità e menzogna, ragione e follia. 

E non è la villa di vetro a incutere paura, ma il simbolo che essa rappresenta: ancora una volta, come ne L’incubo di Hill House appena recensito, essa replica il mistero intricato della mente umana attraversata da traumi, paure, visioni, pulsioni nefaste e autolesioniste.

Il finale regala un colpo di scena interessante, perché il lettore accorto ha già compreso il gioco dell’autore, ne è diventato complice, e ora ha sete di verità.

Quella verità inattesa. Quella che, però, lascia un dubbio, pur nella chiarezza di un referto medico. Un dubbio.

 

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Sinossi

Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto, da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi più oscuri della mente?

È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro.

Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia.

Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate.

Ogni cosa è scelta con gusto, con garbo, con dedizione. Le gemelle, identiche, sono una meraviglia di educazione e di talento.

Lucrezia ama il pianoforte, Lavinia l’equitazione.

Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti.

Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore.

Loro rivisita le ossessioni che da anni segnano la narrativa di Roberto Cotroneo: il tema della verità e dell’ambiguità, del bene e del male, della violenza, del sacro e della felicità, quando brucia fino a farsi cenere.

Le sue pagine, oscure e strazianti, si muovono per territori sinistri, e indagano soprattutto quella terra di nessuno che è la nostra mente.

Un romanzo che, nel suo finale del tutto imprevedibile, è un omaggio alla grande letteratura e, nello stesso tempo, un racconto nitido che si muove dentro uno scenario torbido e sa guardare oltre l’ignoto.

Alla fine, a prevalere saranno il fallimento di ogni ragione e il trionfo di un mondo che non è di questo mondo.

Perché, come ha scritto Nietzsche:

«quando scruterai in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te».

Titolo: Loro
Autore: Roberto Cotroneo
Edizione: Neri Pozza, 2021