L’ombra di Perseo di Daniela Mencarelli Hofmann

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

L’ombra di Perseo è un romanzo scritto da Daniela Mencarelli Hofmann ed edito da le Mezzelane nel 2019.

Di cosa tratta L’ombra di Perseo?

Marco, di circa cinquantanni, si ritrova in un letto d’ospedale a seguito di ferite inflitte con un coltello, mentre la moglie, Laura, è in coma, in condizioni più gravi ma vittima della medesima aggressione.

Non essendoci segni di efrazione e impronte digitali di terzi, il principale sospettato è il marito che in quel periodo soffriva di depressione e abuso di alcol a causa del fallimento della sua ditta dovuto all’inganno tramato dal suo socio.

Ma Marco non ricorda nulla di quanto accaduto in quel breve e tragico lasso di tempo: solo una macchia rossa; tuttavia questa parziale amnesia non convince gli investigatori che optano per un tentato omicidio e successivo tentato suicidio, forse non premeditato ma esito estremo di una crisi in seno alla coppia.

Laura, infatti, probabilmente voleva lasciare Marco e che intratteneva una relazione extraconiugale.

Nel frattempo, le loro figlie subiscono gli effetti devastanti della tragedia: Julia, di nove anni, è in una fase di mutismo post traumatico e Zoe, già adulta, residente a Berlino, sposata con Frank, narcisista patologico, e madre di Viola, autistica, deve cercare di conciliare i problemi delle bambine e trovare indizi per scagionare il padre, essendo convinta dell’innocenza di quest’ultimo.

Non voglio svelarvi troppo, ma ci sarà un altro indiziato, trovato in fuga come immigrato clandestino con in tasca…

Chi è il colpevole?

Almeno tre sono i sospettati.

A voi scoprirlo in una lettura mozzafiato.

Perchè leggere L’ombra di Perseo?

L’ombra di Perseo è un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena come un noir, ma introspettivo e sottile nell’analisi psicologica di quella che potremo definire la sindrome di Perseo, colui che, secondo il mito, decapitò Medusa.

Una breve sintesi dell’antico mito: Medusa era una sacedotessa di Atena che fu violentata da Poseidone, invaghitosi di lei. La dea, non concedendole perdono, la trasformò in un mostro con zanne, capelli serpentiformi e occhi in grado di impietrire chi ne incrociava lo sguardo. Sarà Perseo l’eroe che, con l’ausilio di Atena, decapiterà la Gorgone e porrà la sua testa sull’egida dello scudo.

Ma qual è l’attinenza con il mito di Medusa?

Marco soprannomina così Laura, Medusa, che è la “donna mostro” per eccellenza, colei che è sempre un passo avanti, che crea destabilizzazioni in una patologica di concezione della virilità, e che, incarnando le fobie del  patriarcato, è libera, seduttiva, potente.

Medusa ha, infatti, il potere del ventre, del generare figli non solo di carne, di cambiare pelle e rinascere dopo le eclissi, come la Luna, di dare la vita e di negarla, con il parto o lo sfaldamento dell’endometrio, ossia la mestruazione, e di scardinare stereotipi con uno sguardo che pietrifica, ossia svela la verità, la misoginia e le sue origini, le proiezioni di alcuni uomini che le donne le odiano chiamando amore il desiderio di possesso.

Ma davvero Perseo è un eroe? E se invece fosse un assassino, un femminicida?

Una rilettura del mito acuta e ben strutturata che si accompagna ad altre problematiche che riguardano il femminile: il carico mentale, il senso di colpa nelle relazioni tossiche, la difficoltà di conciliare famiglia e affermazione personale, le modestie e le differenze di salario sul lavoro, la pressione sociale che le vincola a un ruolo che non si sono scelte, e ancora una volta quelle parole: il buio cala sulla vittima e si racconta di lui, lui che  “l’amava troppo”.

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Sinossi

Marco si sveglia in un letto d’ospedale in gravi condizioni e non sa come c’è finito.

Sente un dottore e un poliziotto accordarsi sui tempi dell’interrogatorio, perché lui, il paziente, non è ancora fuori pericolo.

Marco non ricorda nulla, ha come un buco nero nella testa: se chiude gli occhi, vede solo rosso.

Sa di essere stato a Milano a cercare lavoro – aveva un’impresa, ma è fallita – e di aver ripreso il treno e ricominciato a bere, dopo l’umiliazione dell’ennesimo colloquio.

Non sa però che sua moglie Laura, gravemente ferita, è in coma e che la polizia sospetta di lui.

Solo la figlia maggiore, Zoe, crede alla sua innocenza.

Zoe lascia la famiglia e il lavoro a Berlino per venire a Roma dai genitori. Partecipa con ostinazione alle indagini della polizia e scopre progressivamente intorno a sua madre un mondo di uomini che odiano le donne. Ognuno con il suo movente.

Titolo: L’ombra di Perseo

Autore: Daniela Mencarelli Hofmann

Edizione: Le Mezzelane, 2019