Medusa – di Martine Desjardins
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Medusa è un romanzo di Martine Desjardin edito da Alter Ego nel 2021.
Di cosa tratta Medusa di Desjardin?
Medusa è il nome dispregiativo che tocca in sorte a una fanciulla con una deformità agli occhi.
La sua divesità crea disonore, vergogna e scompiglio nella sua famiglia “perfetta”, composta da altre due figlie “normali”, belle e spietate. Il padre non la guarda e la madre la disprezza, nascondendole il viso con i capelli e minacciandola di cucirle le palpebre, se oserà aprirle.
Alla fanciulla è consentito guardare per terra, senza conoscere il volto degli altri e il proprio, tenendosi lontana dagli specchi. Solo durante le tempeste, quando le persone sono chiuse in casa, la madre obbliga la figlia mostruosa a uscire, con un cappuccio calato sul viso.
Nel romanzo gli occhi sono rararamente chiamati tali. La voce narrante che si rivolge a qualcuno in particolare (si tratta del lettore o un personaggio che si svelerà alla fine?) li denomina in molteplici modi, usando sempre l’iniziale maiuscola:
Difformità; Mostruosità; Orrori; Respingenze; Anomalie; Esecrabilità; Atrocità; Imperfezioni; Indegnità; Immonedezze; Aborti; Devastazioni; Disgrazie; Disgustosità; Repulsività; Aborrimenti; Rivoltanze; Incubi; Onanismità; Spaventi; Abissi; Rivoltanze; Minacce; Aridità; Viziosità; Turpitudini; Viziosità; Inammissibilità; Impudicizie; Degradanze; Sudiciezze; Terrori; Agonie; Afflizioni; Cicloni; Abiezioni; Delinquenze; Calamità; Fatalità; Abominazioni; Voracità; Infezioni; Lamentabilità; Spudoratezze; Adiramenti; Succubi; Furie; Ingnobilità;Grottescherie; Cataclismi; Detestabilità; Orchesse; Lamie; Strigi; Spaventosità; Avversioni; Idre; Empuse; Spade di Damocle; Oscenità; Esecrazioni; Avversità; Bestialità; Orrori; Cavaliere dell’Apocalisse; Pietrificanze.
Rileggete attentamente le precedenti parole: se l’autrice ha fatto tale scelta, non è un caso. Vi sta comunicando qualcosa di fondamentale.
Un giorno il padre la conduce presso l’Aethaeneum, una sorta di istituto per ragazze con malformazioni fisiche, chiamate educande, che sorge nei pressi di un lago infestato di meduse.
La fanciulla, dato che i suoi occhi generano svenimenti e accessi di vomito nelle donne e morte negli uomini, è costretta a lavorare come domestica, stando a quattro a zampe, e a portare paraocchi di cavallo.
Dall’istituto non si esce, come dai manicomi descriiti nei libri che ho recenstemente recensito, se non per buona condotta o morte. Dall’istitito, invece, se ne esce solo in un modo, poichè le deformità fisiche non sono passibili di simulazione o guarigione.
Nell’Aetheaneum, in cui l’animale venerato è la civetta, è palese il riferimento ad Atena che, per invidia dei capelli della giovane e della bellezza che ne cagionò lo stupro da parte di Poseidone, la trasformò in Medusa, un mostro dai capelli di serpente, dai denti di cinghiale e dallo sguardo che pietrifica, e la confinò in una terra selvaggia con le sorelle, anch’esse Gorgoni terrificanti.
Sarà Perseo, figlio di Danae e Zeus, a sconfiggere, grazie all’aiuto di Atena, Medusa, tagliandole la testa che diverrà ornamento dello scudo della dea.
Ma torniamo al nostro romanzo di Martine Desjardin: le educande, nei giorni in cui non hanno le mestruazioni (simbolo dell’archetipo di Medusa), vengono obbligate a partecipare a giochi con i benefattori dell’istituto.
Il mio racconto si ferma qui.
In cosa consistono questi giochi? Che fine fanno le educande che spariscono? Come si evolverà la storia di Medusa? Incontrerà Perseo? Sarà condannata a essere vittima in eterno?
Quale deformità hanno gli occhi di Medusa?
Non posso che augurarvi buona lettura, per soddisfare i vostri dubbi.
Perché leggere Medusa di Desjardin?
Medusa di Martine Desjardin è una fiaba nera, con gli orrori gotici dei racconti del focolare di tempi remoti, che contiene in sè, con spudoratezza, coraggio e consapevolezza, l’esaltazione della femminilità e del sacro femmineo, la condanna per ogni violenza di genere e la vittoria di chi è consapevole del proprio potere.
Potere che uccide solo chi vede i propri mostri, quelli che gli si agitano dentro.
Link d’acquisto
Sinossi
Medusa, soprannominata così dalle sorelle per una grave malformazione congenita agli occhi, è costretta a camminare a testa bassa, i capelli a ricoprirle il volto per nascondere una difformità che provoca a lei stessa una forte repulsione.
Non ha mai conosciuto l’affetto dei genitori, ha vissuto sempre in una terribile solitudine all’interno di una famiglia che finirà per ripudiarla e rinchiuderla in un istituto per ragazze malformate, l’Athenæum, che si erge sulle rive di un lago infestato da meduse.
Qui, accolta da una direttrice spettrale e mefistofelica, conoscerà gli abissi del genere umano grazie ai cosiddetti benefattori, che si divertono a giocare crudelmente con le loro protette.
Punita più volte per i suoi tentativi di ribellione e quasi certa di aver perso ogni speranza di libertà, Medusa riuscirà finalmente a emergere, iniziando a disseminare sul proprio cammino paura e distruzione.
Martine Desjardins firma un romanzo incendiario che parla della vergogna del corpo, dell’oppressione e del potere della femminilità; un capovolgimento dei rapporti di forza che getta una luce cruda e allo stesso tempo raffinata sulla mostruosità.
Titolo: Medusa
Autore: Martine Desjardins
Edizione: Alter Ego, 2021