Guerra e trementina

recensione di Laura Saija

guerra trementina

 

Guerra e trementina è un romanzo di Stefan Hertmans pubblicato in Italia nel 2015 da Marsilio. È
stato finalista al Premio Strega Europeo 2015.

Perchè leggere Guerra e trementina?

Perchè si dovrebbe leggere un libro piuttosto lungo, e con una copertina dai colori tristi di terra e fango (anche le edizioni straniere hanno scelto colori spenti)?

Guerra e trementina già nel titolo esprime i suoi contrasti.

A contrapporsi al grigiore della grande guerra che ha sconvolto l’assetto mondiale, trova spazio il racconto delicatissimo che viene fuori da un diario consegnato dal nonno allo scrittore poco prima di morire.
Nella ricostruzione degli anni della prima guerra mondiale, attaverso le pagine del diario del nonno,
il nipote sembra involontariamente impersonificarsi nel suo antenato, a tal punto da lasciare il lettore sovente confuso, voglioso di capire se le parole siano del nonno o del giovane.

Il tempo passa e il soldato poco a poco va avanti seguendo gli obblighi militari del ruolo, in un percorso deciso da chi fa la guerra, che lo manda prima di luogo in luogo sotto le bombe, poi di ospedale in ospedale.

È un uomo ancora troppo giovane per capire di essere vittima di un evento che non per forza avrà una fine. E men che meno lieta.

Ed è proprio lí la forza del romanzo, nel pensiero delicato di un uomo che cresce con le armi in mano
invece che con tela e pennello come desidererebbe, che vede i suoi giovani amici morire abbandonati vicino a lui, e che trova speranza e pacatezza solo nel disegno, quando può permettersi una pausa.

È la storia che sentiamo tutti i giorni in TV, persino troppo contemporanea e comune a tutti i conflitti odierni, di un giovane obbligato a servire l’esercito, che si troverà a passare gran parte di quest’esperienza con la schiena spezzata e atroci ferite da guerra. Che non ha scelto nè di essere lí nè di combattere un nemico che molto spesso è vittima e carnefice al contempo.

Di cosa tratta Guerra e trementina?

Sono poche le relazioni che si intrecciano nella trama del libro, poichè poche sono le persone con cui si vuole avere a che fare durante una guerra.

C’è la figura di un amore, probabilmente perduto per sempre, e ad un tratto si accenna a un’infatuazione, un’infermiera che mentre cura i malati perde notizie del suo stesso marito partito anch’egli per la guerra.

È un conflitto globale, pesante sulle spalle di tutti i soldati, delle loro famiglie, della società intera.
L’orrore delle trincee fiamminghe pare essere stato dimenticato dai libri di storia ma resta vivo nella memoria dei discendenti di chi in trincea c’era stato a lungo.

La scrittura tenue di Hertmans scioglie i nodi dei ricordi, separa il lettore dai fatti storici per accompagnarlo nei sentimenti di chi la guerra la fa, e non la vuole. Il sangue e le angosce che vengono fuori dal diario del nonno si contrappongono al confortevole ricordo dei colori e dei pennelli, della vita semplice di qualche anno prima nella sua Gand.

 

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/guerra-trementina-libro-stefan-hertmans/e/9788831720373

 

Sinossi

Le pagine del diario che Urbain Martien, ormai novantenne, consegna al nipote poco prima di morire contengono il secolo forse più duro della storia dell’umanità.

Parlano di un ragazzino di Gand che sognava di fare il pittore e che lo scoppio della prima guerra mondiale ha trascinato su uno dei fronti più crudeli del conflitto.

Raccontano di un altro tempo, di cui perfino gli odori sono scomparsi; un tempo che cominciò ad agonizzare dopo che a Sarajevo «un colpo nemmeno tanto ben mirato mandò in frantumi la pura illusione della vecchia Europa», portando alla rovina il mondo che Urbain
Martien aveva conosciuto, e creando una cesura al di là della quale niente più sarebbe rimasto al proprio posto.

Anche circondato da morte e fango, sotto un cielo infinito, carico di quelle nuvole che tanto sollecitano la sua fantasia, Urbain non abbandonerà mai il disegno.

Quando il tempo sembra fermarsi, nella luce surreale della piana dell’Yser, l’arte lo aiuta a placare il pianto del mondo che va in pezzi intorno a lui. Le storie della guerra insieme al viso di una donna, grande amore perduto per sempre, ritorneranno silenziosi sulle tele cui dedicherà tutta la sua esistenza.

In Guerra e trementina, riscrivendo la vita di Urbain Martien, Hertmans costruisce un grande romanzo che si nutre della testimonianza di chi ha vissuto l’orrore delle trincee delle Fiandre occidentali, per poi ritrovarsi a vivere nelle trincee dei propri ricordi.

Muovendosi tra passato e presente, la sua cronaca ricompone fatti e finzione, realismo e immaginazione, e si fa inno d’amore. Emozionato omaggio a una generazione di cui possiamo ancora trovare le tracce dentro di noi.