Il tè del venerdì con Claudia Muscolino

Poesia e prosa per questo venerdì con Claudia Muscolino, che ci conduce fra le sue pagine e ci racconta qualcosa di ….

Ciao Claudia e benvenuta al tè del venerdì!

Ciao a tutti, sono felicissima di essere qui!

Prima domanda per conoscerti meglio…

Claudia Muscolino

Ci racconti di te attraverso un libro che hai amato leggere, un personaggio letterario che hai amato e uno che hai odiato?

Ho amato moltissimi libri e altrettanti personaggi. L’odio è stato, invece, molto più raro. Se vado a ritroso, uno dei primissimi libri che ho veramente amato è stato “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne. Il primo adorato personaggio letterario sicuramente Jo March e quello odiato – per così dire –  credo sia stato il Barone di Münchhausen.

Claudia Muscolino

Claudia Muscolino è poetessa, autrice di narrativa breve e di un romanzo. Ci racconti come ti avvicini ai vari generi letterari? Quali tematiche affronti?

La poesia è stato il mio primo amore: dal punto di vista della scrittura nasco come poetessa. Mi sono avvicinata alla narrativa circa sette anni fa, dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa con Marco Vichi. Il mio primo racconto, intitolato “Sciopero!” è stato pubblicato nell’antologia “Tagli 33 scritture” curata dallo stesso Vichi. o continuato a scrivere racconti e quest’anno, finalmente, è uscito il mio primo romanzo, ma non ho mai abbandonato la poesia. Sono approcci diversi alla scrittura,  con diverse velocità di comunicazione con chi mi legge: l’espressione poetica ci offre nudi e vulnerabili al lettore, quale che sia il messaggio che arriva talvolta lontano dalle intenzioni del poeta.

Nella narrativa, le parole possono mascherarci e farci indossare ruoli diversi: ci difendono, ci fanno viaggiare indossando un altra pelle e offrono orizzonti più vasti e più lenti. Come viaggiare su un aereo supersonico oppure salire su una mongolfiera.

Le tematiche che affronto, declinate in varie modalità, sono la solitudine, l’amore, l’amicizia, la paura, la diversità.

Claudia Muscolino

Da dove ti sono giunte le ispirazioni per ambientazioni e personaggi? Nelle tue opere prevale la fantasia o la realtà?

Le ispirazioni mi arrivano da tutto quello che mi circonda: persone, ambienti, momenti che possono sembrare – sul momento – insignificanti mi regalano spunti e suggestioni. Non dimentico mai di osservare. Porto sempre un piccolo quaderno in borsa per appuntarmi ciò che mi colpisce. Nelle mie opere prevale la realtà ma ogni tanto mi diverto a giocare con mondi fantastici, o quasi.

Claudia Muscolino

Parliamo del tuo romanzo Viaggi Irregolari. Com’è nato? Quanto c’è di te nella protagonista Romina Dughini?

“Viaggi irregolari” è nato da una costola della mia antologia “A casa per natale e racconti per tutto l’anno”;  avrebbe potuto essere la tredicesima storia ma era troppo lunga rispetto alle altre e poi mi sembrava stonata rispetto alla struttura del libro quel numero tredici. Così, quel racconto è rimasto nel cassetto per molti mesi, fino al giorno in cui ho deciso di tornarci sopra e, pian piano, è diventato un romanzo!

Mi hanno chiesto in varie occasioni cosa c’è di me stessa nella protagonista; premetto che c’è sempre qualcosa di noi in tutto ciò che scriviamo. Trovo in Romina il mio amore per la musica, certe spigolosità del carattere, una grande capacità di rinascere e perseguire le proprie autentiche passioni. Per tutto il resto siamo molto diverse.

Claudia Muscolino

Parliamo delle poesie. Qual è il filo conduttore di Carichi dispersi?

“Carichi dispersi” è  la mia seconda raccolta poetica nata a cinque anni di distanza da “Il Drago e le nuvole”. Il filo conduttore – che dà anche il titolo alla silloge – sono i carichi che prendiamo, perdiamo e lasciamo nel corso delle nostre esistenze. Tutti possono arricchirci oppure recarci danno. Sta a noi scegliere cosa far salire a bordo della vita oppure lasciare sulla strada.

Claudia Muscolino

La raccolta di racconti A Casa Per Natale E Racconti Per Tutto L’anno: come sono nate queste storie, già strutturate per essere unite o come opere singole?

Sono nate come storie singole. Non pensavo di raccoglierle: sono quasi tutte nate come esperimenti di narrazione. Mi sono resa conto che alcune avevano come espediente letterario il Natale, con personaggi che affrontavano il ritrovarsi e confrontarsi con le proprie famiglie e tutti  i rapporti umani in occasione delle festività, con esiti imprevedibili e mai scontati. Quindi, ho unito nella prima parte della raccolta sei racconti con queste peculiarità: nella seconda sezione  ho inserito testi che erano stati scritti sull’onda di ricordi familiari e altro,  legati a un mese in particolare e alle stagioni. Dodici storie che parlano di sesso, morte, rapporti umani, tradimenti, ossessioni. Per una sorta di sfida con me stessa ho inviato la raccolta al concorso “Città di Murex 2016” e sono stata premiata nella categoria delle opere inedite.

Cultura al femminile: che significato ha per te personalmente questa definizione? Esiste una cultura, una letteratura al femminile? Come ti collochi in essa?

Se dovessi rispondere istintivamente  ti direi che la cultura, la letteratura e tutte le arti, non hanno un “genere” sessuale ma ne trascendono. Tuttavia, devo ammettere che le cose sono ben diverse: esiste una cultura maschile preponderante, che pone la cultura appartenente al “femminile” in secondo piano. Pertanto diventa importantissimo riconoscere e salvaguardare una cultura al femminile.  Così può essere per la letteratura: di fatto le donne che scrivono sono tante ma sono pochissime quelle che riescono a emergere – fatta eccezione per generi come il “romance” – e pochissime quelle che vincono premi letterari importanti. Io non mi sento di appartenere a una letteratura al femminile in senso stretti, ma alla letteratura in quanto tale. Mi auguro un futuro che superi ogni tipo di barriera nella cultura e altrove: forse resterà solo un sogno.

Domanda finale, la più difficile di tutte!!! Come prendi il tè?

Il tè lo prendo senza zucchero, bollente, nella quiete più assoluta insieme a una piacevole lettura.

Grazie per averci fatto compagnia, a presto!

Grazie infinite a voi: è stato davvero un piacere questo tè del venerdì! Spero di aver creato curiosità intorno ai miei libri.

Claudia Muscolino

Claudia Muscolino è nata a Firenze. Laureata in Scienze Politiche, ha coltivato fin da giovanissima  una profonda passione per la poesia e la letteratura. Ha esordito come poetessa con ” Il Drago e le nuvole” e l’antologia ” Poesia Impura”. Il suo primo racconto è stato pubblicato nella raccolta “Tagli 33 scritture” – curata da Marco Vichi – e la sua prima opera di narrativa “A casa per Natale e racconti per tutto l’anno” è stata tra i vincitori degli inediti al premio letterario Città di Murex 2016.  Nel 2017 è uscita la sua seconda raccolta di poesie “Carichi dispersi”.

Il suo primo romanzo “Viaggi irregolari” è di recentissima uscita.

I suoi racconti sono apparsi in varie antologie e riviste.

Fa parte del Gruppo Scrittori Firenze, di EWWA (European Writing Women Association) e di Nati per Scrivere.

Pubblicazioni:

  • Il Drago e le Nuvole – Edizioni Rupe Mutevole 2012
  • Poesia Impura, VV. – Edizioni Divinafollia 2013
  • Tagli 33 scritture, AA.VV. a cura di Marco Vichi – Edizioni Felici 2014
  • A casa per Natale e racconti per tutto l’anno – Edizioni Porto Seguro 2016
  • Tutte le facce di Firenze, AA.VV. – Edizioni Il Foglio 2017
  • Storie- sostantivo femminile plurale, AA.VV. – Edizioni Nardini 2017
  • Carichi dispersi – Edizioni Il Poggio 2017
  • Squilibri, AA.VV – Edizioni Porto Seguro 2017
  • Viaggi irregolari – Edizioni NeP 2018

 

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