Il dolore crea l’inverno di Matteo Porru
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Il dolore crea l’inverno è un romanzo di Matteo Porru, classe 2001, edito da Garzanti nel 2023.
Di cosa tratta Il dolore crea l’inverno?
Elia è uno spalaneve da generazioni e vive in paese dell’estremo nord della Russia, con sei mesi di giorni bianchi come lame e sei mesi di giorni neri come pece: la costante è la neve.
La neve è una coltre che copre e nasconde, che mangia ricordi, oggetti, sogni. Ma lo spalaneve vive nella tentazione, quella di vedere, ricordare, ricoprire nel segreto o lasciare emergere una verità.
Elia spala la neve, come suo padre e suo nonno, e nasconde frammenti di memoria fra il bianco fino ad accecarsi perché ricordare è più doloroso di dimenticare, perché gli orologi, per il freddo, si fermano, e il tempo stesso assume altri battiti. Anni, mesi, giorni non sono numeri, ciò che conta è la luce e il buio, non suicidarsi, non esagerare con la vodka e quando il cielo cade, ossia quando si scatenano terribili tempeste, sigillarsi dentro casa.
Lo impari da subito che il cielo ti porta via, non in alto, ma in basso, sotto metri di neve, e solo quando la nebbia arretra il tanto da fare qualche passo puoi uscire di nuovo a dimenticare altri visi e altre tempeste.
Un giorno una squadra di geologi arriva nel piccolo paese in cerca di petrolio, ma scavando emerge dal ventre della terra e della Storia un corpo, quello del padre di Elia.
Ed è allora che Elia dovrà davvero spalare la neve: tornare bambino, poi ragazzo e infine uomo, ricordare le parole della madre, la deformità del gemello, la violenza, le botte, la disperazione di non essere amato, di non essere mai il primo, mai quello di cui essere fieri, mai quello per cui intenerirsi.
In un romanzo struggente, che al giallo classico accompagna l’agnizione finale, scopriamo di essere fatti di carne e neve, di avere una parte gelata di ricordi che celano dolore. Il ghiaccio si estende e il dolore crea l’inverno senza fine e inizio.
Perché leggere Il dolore crea l’inverno?
Matteo Porru è nato nel 2001. Non credo sia espatriato al Nord, e nemmeno che conosca la neve metaforica di una lunga vita. Non può per ragioni anagrafiche, eppure offre al lettore, ne Il dolore crea l’inverno, un romanzo convincente, simbolico, disperato, angosciante e claustrofobico.
Una storia di una famiglia come tante, in un nord grande e nevoso, in cui si accendono le candele alle finestre e Babbo Natale sembra più vero.
Una famiglia come tante: se scavi troverai qualcosa. Quel qualcosa potrebbe sconvolgerti. Potrebbe gelarti. Potrebbe farti ghiacciare il sangue nelle vene. E allora potresti capire di essere anche tu carne e neve e scegliere se fare del tuo dolore il tuo inverno, il tuo inferno dantesco.
“Noi passammo oltre, là ‘ve la gelata
ruvidamente un’altra gente fascia,
non volta in giù, ma tutta riversata.
Lo pianto stesso lì pianger non lascia,
e ‘l duol che truova in su li occhi rintoppo,
si volge in entro a far crescer l’ambascia;
chè le lagrime prime fanno groppo,
e sì come visiere di cristallo,
riempion sotto ‘l ciglio tutto il coppo.”Canto XXXIII, Inferno
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Sinossi
Intorno c’è solo neve. E bianco. La neve copre le cose, le case, le persone.
Anzi, alle persone la neve cade dentro e il freddo le circonda ma, soprattutto, si diffonde nelle ossa, negli occhi e nei pensieri. Elia Legasov è nato in un paese circondato dal bianco, e da lì non è mai andato via.
Il suo lavoro è spalare la neve, liberare strade su cui nessuno camminerà. La neve è sua amica, fino a quando non lo tradisce. Finché non fa emergere qualcosa dalle sue profondità.
Qualcosa che ha a che fare con la sua famiglia e che doveva restare sepolto.
Da quel momento, nella mente di Elia si affollano ricordi che aveva soffocato. Parlano di un padre, scomparso tanti anni prima, e di una madre, partita per sempre. Sono parole dolci, gesti delicati, sorrisi sinceri. Ma anche duri come il ghiaccio. E dolorosi.
Elia capisce allora che quello che si dice dei membri della sua famiglia è vero: la neve non li protegge, ma li tenta, li provoca, per vedere se sono capaci di dimenticare, perché tutti dimenticano, ma i Legasov ricordano, sempre. Ora è venuto il suo turno di ricordare.
Qualunque sia il prezzo. Qualunque cosa venga a galla. Perché è nelle case che il passato nidifica.
È nelle famiglie che si riproduce, nei giorni bianchi e nei giorni neri. Perché il dolore crea l’inverno.
Ma ogni inverno è diverso da quello precedente e da quello successivo.
Matteo Porru arriva in libreria con un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che parla di legami familiari, rimpianti e vissuti indelebili. Un romanzo che ci ricorda che siamo tutti fatti di carne e neve.
Titolo: Il dolore crea l’inverno
Autore: Matteo Porru
Edizione: Garzanti, 2023