Emma
di Marina Fichera
Suona il campanello.
«Chi è?»
«Come chi è? Sono io, Emma. Sono in viaggio da quasi dodici ore. Sai, questo Viaggio in Italia è stata una vera Odissea!»
«Emma, scusa ero ancora a letto, sono Le mille e una notte che faccio Le notti bianche. Ma entra e racconta!»
«Guarda era dal 1984 che non facevo un viaggio così! Sulla strada per l’aeroporto avrei già dovuto capirlo, visto che si volava Via col vento. Ero così nervosa, come quel trapper, si dai… Siddhartha, hai presente?»
Non conosco questi cantanti danesi, penso…
«Per fortuna ho comprato Il profumo al Duty Free e ho viaggiato con Il Maestro e Margherita, due persone davvero a modo, senza Orgoglio e Pregiudizio tipici dei russi. Abbiamo passato le Cime tempestose delle Alpi sballottati con Furore. A sangue freddo ricordo un viaggio del genere solo quando andai al Tropico del Cancro!»
«Accidenti Emma, vieni, siedi qui, riposa, finalmente il tuo Viaggio, al termine della notte, è finito.»
«Sai, nutro Grandi speranze su questo mio tour, sono un po’ Alla ricerca del tempo perduto per Le Dee del miele. Per me la letteratura è scoprire ogni giorno Il mondo nuovo delle emozioni, però certe volte ne ho un po’ La nausea. Il mondo di ieri era più semplice, senza Finzioni, senza che per ogni recensione si facesse Il processo alle intenzioni!»
«Già, per non parlare degli emergenti che si credono Il profeta, ma sono solo dei Peter Pan che non sanno cosa sia Il piacere di scrivere per se stessi e non per Il falò delle vanità.»
«Certo, ma quella è Una questione privata e, in fondo, non mi pare Niente di nuovo sul fronte occidentale, si sa che viviamo nelL’Insostenibile leggerezza dell’essere!»
«Vero, ma La metamorfosi verso una maggiore consapevolezza sta per iniziare, ne discuto spesso con i miei vicini, dopo te li presento, Narciso e Boccadoro, due tipi spassosi.»
«Follia! Sostiene Pereira che l’occidente prima deve capire come vuol vivere La vita davanti a sé, poi forse La storia ci permetterà di cambiare. Del resto Il richiamo della foresta ormai attira molti, ma ancora una volta è solo Il buio oltre la siepe, che ci attende, nulla di più.»
«Che poi alcuni preferiscono La montagna, incantata dicono, altri, nella loro Cecità restano in città, e poi c’è sempre Il vecchio e il mare, che ogni giorno fa la sua Gita al faro. Insomma A ciascuno il suo.»
«Già, ora mi siedo qui e mi riposo, avrei bisogno di Cent’anni di solitudine e relax, ma poche ore basteranno lo stesso. Mille splendidi soli devono ancora sorgere prima che mi fermi, ora devo portare la mia Passione in Giro per il mondo, in 80 giorni. Mica pizza e fichi!»
Ti potrebbe piacere anche: “Nessuna vendetta” di Rita Bonetti