La signora in abito da lutto. Rosa Novi imprenditrice e finanziatrice del Risorgimento nella Milano di metà ‘800, di Maria Paola Zanoboni

 

Voce ai diritti

 

Recensione di Veronica Sicari

 

La signora in abito da lutto

 

La signora in abito da lutto, Maria Paola Zanoboni è un saggio biografico, edito da Editoriale Jouvence, nella collana Historica nel 2024. 

 

Di cosa parla La signora in abito da lutto? 

 

La signora in abito da lutto. Rosa Novi imprenditrice e finanziatrice del Risorgimento nella Milano di metà ‘800 è un saggio nel quale attraverso la ricostruzione della vicenda biografica di Rosa Novi e della sua attività di imprenditrice e mecenate, viene ripercorsa parte della storia più significativa della seconda metà dell’800, che vede il suo culmine nell’Unità di Italia.

La storia di Rosa Novi ha tratto le mosse dal ritrovamento, ad opera di un erede nel maggio del 2022, nella vecchia cascina che era stata la magione di famiglia, di un carteggio a firma nientemeno di Giuseppe Garibaldi.

Tale ritrovamento ha portato l’erede a intraprendere un viaggio attraverso la storia della propria famiglia e la ricostruzione del ruolo rivestito dai suoi antenati nelle vicende politiche ed economiche del nascente Stato italiano. Ciò che emerge è un appassionato ritratto di una donna, Rosa Novi, le cui drammatiche vicende dell’esistenza la portarono a ricoprire un ruolo insolito per una donna.

L’abito da lutto a cui rimanda il titolo di questo interessantissimo testo è quello indossato da Rosa Novi nel ritratto verosimilmente realizzato da Francesco Hayez subito dopo la morte prematura del figlioletto di appena 2 anni, Ugo. La morte del figlioletto fu solo la prima di talune vicende drammatiche che caratterizzarono la vita della donna che, dopo la scomparsa prematura del marito Pasquale, si assunse la responsabilità di traghettare l’impresa familiare tra le acque agitate e impervie di quegli anni.

Rosa Novi non fu solo un’abile imprenditrice, ma anche convinta sostenitrice della causa unitaria: infatti, il suo salotto divenne punto di riferimento dei patrioti garibaldini, che poterono contare sul suo sostegno non soltanto logistico, ma altresì economico.  Diverse solo le missive in cui personalità come Ergisto Bezzi, Arnaldo Fusinato e Angelo Salmoiraghi, che sposerà una delle figlie di Rosa, si riferiscono alla donna con espressioni colme di stima e affetto.

 

Perché leggere La signora in abito da lutto?

 

La lettura di questo testo, se certamente ha il pregio di arricchire la storia unitaria fornendo particolari finora inediti, possiede il non trascurabile merito di restituire alla narrazione una figura, quella di Rosa Novi, che si pone al di là degli stereotipi legati a quel tempo.

Ed infatti, Rosa Novi fu una donna che, nonostante il proprio sesso e le limitazioni che da questo discendevano, prese parte a quel movimento rivoluzionario, impegnandosi in prima persona, e utilizzando i privilegi del proprio ceto sociale e le proprie risorse, per contribuire fattivamente al buon esito delle rivolge.

Ma soprattutto fu una donna che, al di là del ruolo passivo che le sarebbe stato riservato, soprattutto dopo la morte del marito, riuscì a garantire un andamento prospero ai propri affari, circostanza questa testimoniata anche dagli atti notarili e i documenti che arricchiscono la narrazione che l’autrice ci restituisce.

La signora in abito da lutto rientra certamente a pieno titolo tra le opere che, decostruendo la narrazione fortemente maschiocentrica della storia italiana a cui siamo stati sinora abituati, sta contribuendo a riportare alla luce vicende che fanno parte del nostro patrimonio culturale, ingiustificatamente silenziate.

 

La signora in abito da lutto – Jouvence

 

Sinossi

 

L’antica cascina ormai stava crollando, era giunta al capolinea.

Soltanto gli sterpi, gli immensi prati in cui in tempi migliori avevano pascolato le mucche, l’abete quasi secolare piantato in un Natale ormai lontanissimo, la roggia eternamente gorgogliante erano testimoni della sua agonia.

Prima di collassare travolgendo tutti i ricordi del passato, l’antica cascina voleva lasciare un buon ricordo di sé, voleva illustrare la memoria dei personaggi i cui ritratti erano stati appesi alle pareti dello scalone.

Voleva raccontare la storia della splendida signora in abito da lutto con gli occhi arrossati, intrisi di pianto, e il fazzoletto di seta adorno di pizzo in mano.

Voleva raccontare la storia di Rosa Ceriani Novi.

Dalle lettere riemerse per caso in una cascina ormai fatiscente prende corpo, nella Milano di metà ’800, la vicenda di un’influente imprenditrice e finanziatrice del Risorgimento.

Insieme alla sua, quella del nipote garibaldino Giacomo Bonanomi, di cui il carteggio restituisce un volto umanissimo e inaspettato.

 

Titolo: La signora in abito da lutto
Autore: Maria Paola Zanoboni
Editore: Editoriale Jouvence, 2024