“Con le migliori intenzioni”
di Maria Antonietta Macciocu e Donatella Moreschi
Recensione di Emma Fenu
Con le migliori intenzioni è un romanzo giallo, edito da Golem nel 2017, scritto a quattro mani da Maria Antonietta Macciocu e Donatella Moreschi.
“Non ci fu bisogno di organizzare squadre di ricerca. La trovarono quasi subito. Marra e Salvetti si erano appena addentrati nell’oliveto quando la videro.
Il corpicino nudo rifletteva la luce della luna e il sangue appariva come un rivolo nero che scendeva dal piccolo torace scivolando ai due lati, mentre all’inguine mimava un triangolo scuro che non poteva ancora esserci.
La bambina giaceva supina, le mani intrecciate sul pancino, i capelli ravviati, gli occhi chiusi, come già composta per la bara. Accanto, i vestiti accuratamente piegati. Attorno, l’erba strappata formava una specie di nido.”
Ritroviamo i personaggi del microcosmo di Lerici, ai quali ci eravamo affezionati ne Al momento opportuno, edito nel 2016, alle prese con omicidi di struggente orrore: le vittime stavolta sono bambine prepuberi, denudate e collocate in posizione dormiente all’interno di un nido d’erba, simili ad uccellini che mai voleranno e mai rischieranno di essere pasto di un gatto o di una volpe.
In un gesto di tenerezza e pietas finale, la mente malata dell’assassino o dell’assassina manifesta un barlume di umanità, dopo l’hybris della uccisione e mutilazione di piccoli corpi sottratti allo sbocciare.
Il romanzo, tranquillamente leggibile anche senza conoscere l’esordio nella narrativa gialla delle autrici, ci racconta una fiaba nera ambientata in un bosco reale e metaforico che nasconde, calata l’oscurità, segreti inconfessabili sotto strati di foglie e terreno rimosso.
Cappuccetto rosso muore per il morso del lupo prima del menarca, senza possibilità di essere salvata dall’intervento provvidenziale di un cacciatore.
Destinata a sparire nel ventre oscuro del male, la mancata eroina tinge del rosso della morte le proprie carni bianche di bimba che mai conosceranno il sangue mestruale e l’avventura insidiosa dell’essere donna.
Con eleganza e veridicità, senza scadere nei dettagli troppo crudi ma scegliendo di non edulcorare una storia che è cronaca, le autrici indagano sui pericoli delle bambine in un mondo che “dalla parte delle bambine”, parafrasando Elena Gianini Belotti e Loredana Lipperini, spesso non è.
Prostitute violate, minacciate e uccise oppure bambole senza vita nelle mani di perversi: sono queste le protagoniste silenti, perché straniere o morte, di un libro che regala un ritmo da Agata Christie, con colpo di scena finale, e muove denunce da militanti in prima linea contro la violenza di genere.
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Sinossi
Il corpo di una bambina orrendamente martoriato viene rinvenuto in un oliveto sulle colline affacciate sul golfo di Lerici.
Un maniaco perverso o una spietata vendetta privata?
Il ritrovamento di un secondo cadavere dopo pochi giorni convince tutti che un mostro si aggiri in zona, alimentando sospetti, paure e diffidenza.
Il bel capitano dei carabinieri Niccolò Zani, incaricato delle indagini, imprime un’accelerata alle ricerche, ma deve anche fare i conti, con la sua vita privata e con la relazione con la famosa pittrice Tullia, anche questa volta al centro della situazione.
Tra infiltrazioni della mala, tratte di esseri umani e un vortice di efferata e inspiegabile violenza, un’intensa caccia a un assassino, un ladro di innocenza che non ha intenzione di fermarsi, ma è pronto a colpire ancora e ancora…
Titolo: Con le migliori intenzioni
Autori: Maria Antonietta Macciocu, Donatella Moreschi
Edizione: Golem, 2017
Recensione di Al momento opportuno di Emma Fenu