La teoria della carruba di Antonietta Di Vito

Voce al Corpo

recensione di Sara Durantini

 

teoria carruba

 

La teoria della carruba. Con brevi accenni a come non ho imparato a cucinare è un romanzo di Antonietta Di Vito edito da La Bussola nel 2021.

Una serie di analogie mi hanno portata a ripensare allo sguardo franco e profondo di Babette raccontata da Karen Blixen.

Ho ripensato al suo volto sereno, alle movenze sicure mentre cucina lo stoccafisso e la zuppa di birra e pane, agli abissi del suo essere dove erano racchiuse passioni e ricordi e desideri di cui nessuno sapeva nulla e che vennero a galla durante il suo famoso pranzo,

II pranzo di Babette. Ebbene, mi sono tornate in mente queste immagini leggendo La teoria della carruba di Antonietta Di Vito.

Di cosa tratta La teoria della carruba?

La narratrice, che da piccola aspettava la fiera di paese per comprare le carrube, le stesse che anni dopo ritrovò tra le pagine di Verga, si immerge nei ricordi della sua infanzia grazie al regalo inaspettato di un’amica: una manciata di carrube raccolte ed essiccate con le sue mani.

Ognuno ha la propria madeleine e attraverso il sapore della carruba Antonietta Di Vito ci prende per mano accompagnandoci lungo un viaggio che ha inizio nel cuore del Molise, nella grande cucina con il camino, nella casa dell’infanzia della narratrice (ma attenzione: ceci nìest pas une autobiographie, ci avverte Di Vito in esergo) dove le donne cucinavano con movenze sicure e volti sereni come Babette.

Il viaggio prosegue unendo la storia personale a quella collettiva: l’attesa della primavera con i calzettoni di cotone e le scarpe di vernice correndo a perdifiato lungo le stradine allagate di pioggia scoprendo «una strana pienezza dell’universo in quel bagnarsi» mentre il telegiornale della sera mandava in onda gli aggiornamenti sul rapimento dell’Onorevole Aldo Moro.

Istantanee di una vita che si susseguono, di una famiglia, quella dell’autrice, legata alla terra e alle tradizioni, che proprio da questa terra e da queste tradizioni trae forza e tenacia.
Avanzando nella lettura una domanda, fra tutte, sembra uscire dalla narrazione e avvolgerci:

«Quando un luogo finisce di appartenerci?».

Pavese, scrittore amato dall’autrice, le cui letture animarono la sua adolescenza così come Salgari, Tolstòj e Dostoevskij, ha parlato dei luoghi che ci appartengono, quelli che ognuno di noi ha nel sangue.

Perché leggere La teoria della carruba?

E a me sembra che Di Vito non sia mai uscita dai luoghi che ha nel sangue, da quella grande cucina con il camino, mi sembra che non abbia mai abbandonato quelle stradine dove correva a perdifiato tuffando i piedi nelle pozzanghere mentre il telegiornale della sera raccontava i fatti di un’Italia in trasformazione.

Nonostante i traslochi, Di Vito sembra ritornare sempre lì, nella cucina con il camino, avvolta dal profumo dei cibi sul fuoco, nella sua camera dove la luce al mattino entrava dal balcone, quella luce che l’autrice ha continuato a cercare trovandola nelle case in cui ha abitato, riscoprendosi in quel tempo sospeso in cui poter «essere mille persone oppure una sola».

La scrittura di Antonietta Di Vito si muove sinuosa tra le pieghe dei ricordi, frammenti di un’esistenza legati alle parole della sua terra natìa, alla lingua madre salvata dall’oblio, recuperata e purificata, nella quale l’autrice cerca una verità che forse solo il racconto può restituire.

 

Link d’acquisto

https://www.labussolaedizioni.it/it//pubblicazioni/la-teoria-della-carruba-antonietta-di-vito-9791280317988.html

Sinossi

A partire da un racconto parzialmente autobiografico, una riflessione sul tempo e il divenire, l’Identità individuale e collettiva, il concetto di Autore, Opera e Personaggio, l’esperienza, e il ricordo veicolato dalle piccole tracce, da “monumenti ordinari”, che conserviamo senza nemmeno percepirli come tali.

Anche se il testo è da intendersi in modo organico, i diversi capitoli hanno autonomia concettuale. Perfino i singoli paragrafi possono essere intesi in maniera autonoma, anche se il testo presenta volutamente al proprio interno un gioco di richiami concettuali, cronologici e narrativi.

Titolo: La teoria della carruba
Autore: Antonietta Di Vito
Edizione: La Bussola, 2021