Le lacrime di Medusa di Gard Sveen

Voce alle Donne

Recensione di Emma Fenu

lacrime medusa

 

Le lacrime di medusa è un thriller scritto da Gard Sveen e edito da Marsilo nel 2022.

Di cosa tratta Le lacrime di Medusa?

Nel 1988, in un bosco nei pressi di Oslo, viene ritrovato il cadavere di una ragazzina, Kristine, orrendamente massacrata e mutilata. Ai tempi, l’ispettore Tommy Bergam era un novellino, ma quel giorno ha cambiato la sua vita.

Il caso, diventato famoso a livello mediatico, si è concluso con la confessione del serial killer, che aveva agito prima e dopo il reato citato, con le stesse modalità: si trattava di uno psicopatico, insegnante nel liceo della ragazza, che venne internato in una struttira per incapaci di intendere e di volere.

Ma, sedici anni, dopo una prostituta lituana, una bambina di 15 anni, viene ritrovata nel bosco: ancora viva. Purtroppo non riuscirà a sopravvivere, ma prima di spirare, dirà un nome: Edle Maria.

Tommy Bergam non è più un ragazzo, e i suoi fantasmi lo hanno tormentato a lungo.

Nato da padre ignoto, si domanda come è stato concepito: una relazione di una notte? Uno stupro? L’omissione dei dati del padre perchè pazzo o assassino? L’ispettore non lo saprà mai e ha sfogato la sua rabbia contro la compagna, che ha identificato, inconsapevolmente con sua madre. Ora il matrimonio è finito e Tommy combatte un alter ego.

L’anziano psichiatra che ha in cura il presunto assassino si tormenta anche lui. Non solo perchè o siamo davanti a un mitomane o c’è un complice, comunque l’assassino o un assassino è in giro, ma quel nome, Edle Maria, gli ricorda qualcosa. E non solo a lui.

Si decide di interrogare la madre di Kristine, che nel frattempo ha sposato un altro uomo e ha avuto un figlio, ora dodicenne, ma che vive in uno stato alterato di allucinazioni, psicofarmaci, assenza di affetto per il figlio e ossessione per Kristine.

Gridò, all’epoca della comunicazione della morte figlia, una frase che può apparire banale, ma, in questo contesto, non lo è: “è colpa mia”. A queste parole seguì un tentativo di suicido ledendo le vene del polso con un coltello davanti ai poliziotti.

E, infine, c’è Alex, fratello di Kristine, medico, che ha interrotto il rapporto con la famiglia e attorno al quale ruota un segreto che potrebbe essere la chiave che apre la porta dell’orrore nella mente del mostro o dei mostri.

 Chi è Medusa?

Secondo il mito era una bella fanciulla sacerdotessa di Atena. Poseidone si infatuò di lei e la violentò, ma la dea le diede la responsabiltà della profanazione del suo tempio e la trasformò in un mostro con capelli serpentiformi e uno sgardo che impietrisce.

Una fanciulla punita senza colpe.

Una fanciulla diventata mostro.

Un mostro ucciso da un eroe giustiziere.

Medusa piange per l’ingiustizia subita, per il dolore, per il senso di colpa, per la nostalgia di ciò che era, per l’orrore di ciò che è diventata o perché si sente dimezzata fra il bene e il male?

 

Perchè leggere Le lacrime di Medusa?

In questo romanzo tutti sono colpevoli, in misure diverse, ma comunque vittime e carnefici dei propri demoni, dei propri errori, delle proprie menzogne e della propria follia.

Perchè qui il limite fra buoni e cattivi, fra sani e malati, fra lucidi e psicotici si è sciolto nella neve incessante di una Norvegia fredda e bianca che si prepara al Natale, in un buio nero di solitudine e delirio in cui le lucine della festa immninente mettono i brividi.

I personaggi sono molteplici, e si incastrano l’uno con l’altro direttamente o tramite un altro tassello, che sia una persona, un luogo, un brandello di vita.

Kristine ha preso la strada del bosco per incontrare un fidanzato. Chi?

Certo non l’uomo ritenuto colpevole. Colpevole del suo omicidio, precisiamo, perchè qui nessuno è innocente. Caino lascia le orme sulla neve da troppi anni e non è il solo frutto degenerato della progenie umana.

L’epilogo sembra presagire un prossimo thriller. Del resto l’ispettore è stato protagonista del precedente della precedente opera di Gard Sven.

Atmosfere nordiche, colpo di scena, lotta con i ricordi di un passato traumatico: un libro che non lascia indifferenti, in cui atterrisce più l’instabilità umana che i colpi inflitti sui corpi, ma la sensazione è che potremo esserci sbagliati all’ultimo.

Sappiamo una verità sconcertante, le identità nascoste, i segreti della follia ma… ci siamo già confusi una volta.

Tutto fila. Caso archiviato.

Sicuri?

Dormirete sonni tranquilli?

Vi fiderete di ogni insospettabile?

E vi conoscete così profondamente da essere pronti a giurare che la follia non vi appartiene? Nemmeno sopita nel sangue di generazioni, latente come virus? Vi fidereste di voi nel buio di un bosco interiore dove qualcuno dovesse consegnarvi, in forma anonima, una lettera che svela ciò che non avete mai rivelato?

 

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Sinossi

Il giorno in cui assiste al ritrovamento del cadavere di Kristiane Thorstensen, una ragazzina appena quindicenne, segna una svolta nell’esistenza di Tommy Bergmann, poliziotto alle prime armi.

Sedici anni dopo, durante un inverno particolarmente freddo e nevoso, Bergmann è un ispettore che non ha dimenticato e, davanti alle ferite sul corpo di una giovane prostituta straniera trovata in un appartamento di Oslo, non può evitare di fare un collegamento con il delitto di Kristiane.

Ma c’è un problema: l’insegnante che in passato è stato riconosciuto colpevole di quell’omicidio è ancora rinchiuso in un ospedale psichiatrico giudiziario.

Forse era l’uomo sbagliato?

La madre di Kristiane è convinta che il professore sia stato condannato a torto, perché è certa di sapere chi sia il vero assassino. Solo che non può dirlo a nessuno, altrimenti verrebbero alla luce anche i segreti che la riguardano.

E mentre Oslo si prepara al Natale e la neve continua a cadere, raggelando il corpo e lo spirito, Tommy Bergmann, la cui infanzia assomiglia a un enorme buco nero, arriva finalmente a fare i conti con se stesso.

Titolo: Le lacrime di Medusa
Autore: Gard Sveen
Edizione: Marsilio, 2022