Le signore dei fantasmi

di Antonia Romagnoli

Le signore dei fantasmi

The Ghost Story. Frederick Smallfield (1829-1915). Watercolour. Catalogue No 1102c.

Si fa presto a dire fantasmi.

Aprite il web, fate una ricerca e troverete di tutto, dai filmati coi veri spettri ripresi da telecamere di tutti i generi, alle testimonianze più varie.

Ma quali sono le storie di fantasmi più belle?

Credo che il meglio del genere sia la produzione letteraria di epoca vittoriana, quella che eredita le tematiche del gotico sviluppatosi dalla fine del Settecento e lo arricchisce delle inquietudini del periodo romantico.

La strada che ci porta al castello infestato è costellata di grandi pietre miliari: Dopo Walpole e Le Fanu, che segnano il passaggio dal fantastico settecentesco alla ghost story vittoriana, i grandi narratori di spettri portano nomi importanti: Poe, Henry e M. R. James, Dickens… ma la scoperta che forse ci lascia più stupiti è la forte presenza femminile nella narrativa di genere. Presenza elevatissima, ma quasi mai assurta agli altari della vera fama.

Ebbene, sì: sembra che la ghost story sia un genere particolarmente congeniale alle signore e dalle penne femminili sono usciti piccoli grandi capolavori dedicati ai fantasmi, ma raramente queste autrici sono diventate anche note al grande pubblico.

Forse, proprio per le sue caratteristiche e per le sue origini (le storie di fantasmi sono nate come narrazioni orali, spesso delegate alle donne di casa, davanti al camino), la storia sugli spettri è un carisma femminile?

signore dei fantasmi

 

Le signore dei fantasmi e del fantastico.

Mary Shelley non ha bisogno di presentazioni. Viene considerata una delle iniziatrici della narrativa horror/fantastica moderna. Benché non si sia occupata di fantasmi, non si può non citare il suo nome parlando di fantastico dell’incubo.

Come nota Roal Dahl nell’introdurre la sua raccolta per ragazzi “Il libro delle storie di fantasmi”, non sempre la letteratura sui fantasmi riesce a ottenere il risultato voluto, ossia di lasciare nel lettore quell’inquietudine sottile (non spaventare, attenzione: la ghost story vuole che chi legge rimanga immerso in quel ragionevole dubbio che lo farà sussultare, sì, ma più tardi, al lieve cigolio di una porta), anzi spesso fallisce nell’intento per troppa esposizione.

Le signore dei fantasmi

Mary Shelley

La migliore storia di fantasmi, prosegue Dahl, è quella che non mostra ma suggerisce, e in questo le signore si dimostrano abilissime.

Sarà perché le donne conoscono il sottile fascino della seduzione, sarà che appunto le dame vittoriane erano educate a conquistare senza mostrare, ma le vere regine della ghost story le troviamo tutte lì, fra la metà dell’Ottocento che a molte di loro dà i natali, fino ai primi anni del Novecento.

Sono gli anni della diffusione dello spiritismo, del mesmerismo, delle filosofie spirituali, della magia di Hudini, delle fate di Cottingley: da una parte Dickens ci racconta il degrado sociale, altrove verismo e naturalismo ci raccontano una realtà illuminata dalla luce impietosa di un’oggettività narrativa quasi violenta, dall’altro il mondo delle ombre si inspessisce, diventa a sua volta un mondo a sé.

Come l’isola di Avalon, destinata ad allontanarsi dal mondo privo di magia, il mondo dei fantasmi si raccoglie e si codifica in un genere narrativo proprio.

E come Avalon, la ghost story trova la sua dimensione grazie alle sue sacerdotesse.

Se M. R. James ed Henry James possono essere considerati i nostri Merlino, sono ancor di più le varie Viviana, le Morgana, che hanno segnato per noi il percorso attraverso le vie delle storie spettrali.

Edith Wharton, autrice nota per il magnifico “L’età dell’innocenza” è stata una delle più prolifiche autrici nel genere. Amica e discepola di Henry James, nella sua raccolta del 1937 Ghosts riunirà eleganti, misteriose, raffinate storie in cui le ombre si mescolano alle luci con grande maestria.

Le signore dei fantasmi

edith wharton

Anche Charlotte Bronte, che nel suo Jane Eyre sfiora da lontano il tema spettri, che restano confinati alla suggestione, si dedicò a racconti sui fantasmi, come ad esempio “Napoleone e lo spettro” che si può leggere nella bella raccolta “Il grande libro dei fantasmi” a cura di Richard Dalby. In questa antologia, tutta al femminile, le signore dei fantasmi sono chiamate a declinare il genere in tutte le sue sfumature, non deludendo mai il lettore.

Fra le autrici presenti in questo florilegio Margaret Oliphant, oggi quasi dimenticata: fu una delle più prolifiche scrittrici di ghost story dell’epoca vittoriana. Di origini scozzesi, nelle sue opere si respira il clima magico, quasi mistico della sua terra natale.

 

Fra le signore dei fantasmi va citata l’autrice irlandese Charlotte Riddell, che si dedicò alla ghost story sia come narrativa breve sia in romanzi.

Violet Hunt, classe 1862, amica di Henry James e di Joseph Conrad (scusate, ma io non so cosa darei per viaggiare nel tempo e ascoltare una chiacchierata di queste persone, magari davanti a un buon tè!), fu autrice di narrativa fantastica, in particolare raccolta nelle sue antologie Tales of the Uneasy e More Tales of the Uneasy.

Le signore dei fantasmi dell’età contemporanea

La lista di nomi, di storie, di stili, di declinazioni della Ghost Story si potrebbe fare davvero lunga.

Dai primi del Novecento anche questo genere si evolve, prende in considerazioni le nuove inquietudini e le ingloba in racconti che ci coinvolgono sempre più profondamente. Che si fanno sempre più vicini a noi. Auto che si fermano, telefoni che squillano e ci portano comunicazioni spettrali: l’ignoto bussa alla porta con sempre maggiore insistenza.

Le autrici del Novecento spesso sconfinano dalla ghost story all’Horror (ma il confine è poi così netto?) al Mistery: Cecilia Fremlin, per esempio, era autrice di romanzi di suspense.

Fantasmi e altri generi per molte scrittrici vanno di pari passo.

Elizabeth Bowen, che nella narrativa breve si occupò di spettri, fu autrice di romanzi di successo come L’ultimo settembre, in cui descrive il declino dell’aristocrazia britannica nel nuovo secolo.

Lady Fraser, premio Nobel per la letteratura nel 2005, oltre ai romanzi storici, biografie e polizieschi, ha dato un notevole contributo alle storie di fantasmi.

Joan Aiken (1924-2004), si specializzò in romanzi di storia alternativa e di soprannaturale per bambini: nel 1999 fu insignita dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo contributo nella letteratura per l’infanzia.

signore fantasmi

Le signore dei fantasmi oggi.

Quali sono i nomi delle nuove sacerdotesse di questa Avalon spettrale?

L’amore delle signore per la ghost story non è tramontato e anche oggi molte autrici, anche italiane, si dedicano con profitto a raccontare di fantasmi.

Susan Hill, autrice del celebre La donna in nero, si occupa di genere gotico, con romanzi che seguono la scia dei classici.

Il viaggio fra le signore dei fantasmi si conclude, per non annoiarvi troppo, con Rosemary Pardoe, prolifica autrice di racconti brevi sui fantasmi.

Un viaggio, il nostro, fra nomi e date, che è accompagnato dalla certezza di non essere state esaustive e di questo siamo orgogliose e fiere, perché significa che il molto taciuto non è certo privo d’importanza.

Le signore dei fantasmi

Alcune Fonti

http://www.antoniaromagnoli.it/write/fantasmi-letteratura/

http://www.fantascienza.com/catalogo/volumi/NILF118017/il-grande-libro-dei-fantasmi/

http://www.ibs.it/code/9788867151394/dahl-roald/libro-delle-storie.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Edith_Wharton

https://it.wikipedia.org/wiki/Margaret_Oliphant_Oliphant

https://en.wikipedia.org/wiki/Charlotte_Riddell

http://www.letturefantastiche.com/il_soprannaturale_vittoriano.html

http://www.antoniaromagnoli.it/write/fantasmi-in-epoca-vittoriana/

https://it.wikipedia.org/wiki/Henry_James