Circe – di Madeline Miller
Recensione di Paola Treu
Protagonista del romanzo di Madeline Miller, uscito nel 2021, è Circe, figlia del dio Sole e maga più famosa del mito, che abbiamo imparato a conoscere grazie all’ “Odissea” di Omero, ma di cui si conosce ben poco e quel poco è ammantato di mistero e di negatività.
Con questo libro, la Miller, forte della sua conoscenza della cultura classica, ci restituisce un’immagine inedita di Circe, dea, maga ma soprattutto donna.
Ci viene proposta fin dall’infanzia, sola e fragile nelle sale del palazzo buio e silenzioso, sepolto nella roccia. La vicenda si dipana nei secoli, costellandosi di splendide figure mitologiche e umane e scandendo un tempo senza tempo, l’eternità.
A narrare la sua vita è Circe stessa, e questo è uno dei molti pregi del romanzo, perché consente al lettore di sentirla più vicina e di essere maggiormente coinvolto dalla sua storia.
Ne emerge la figura di una donna indipendente, coraggiosa e scaltra, combattuta tra la sua essenza divina e la propensione all’umanità, sino ad essere sensibile al dolore dei mortali e preferirne la compagnia.
“Ecco il pensiero: tutta la mia vita non era stata che tenebre e abissi, ma io non ero parte di quelle acque scure. Ero soltanto una delle creature che le abitavano.”
Un temperamento stravagante che condannerà Circe all’esilio sull’isola di Eea, dove vivrà la sua rivoluzione, la sua riscoperta e nella sua perseveranza si scoprirà più forte di quanto abbia mai creduto di essere.
Prorompente è infatti l’esplosione del suo potere e dei suoi divini natali. In Circe ritroviamo moltissimi miti dell’antica Grecia, da Dedalo al Minotauro, da Medea a Ulisse, fino al significativo incontro con Penelope.
Pagina dopo pagina il lettore è rapito dai suoi racconti, che ci mostrano quei personaggi leggendari sotto un altro punto di vista, eliminando quella parte romantica, appunto mitica, rendendoli terribilmente veri con i loro vizi e difetti.
Non solo più maga, ma anche madre e amante, Circe si troverà costretta a decidere, definitivamente, se continuare a fare parte dell’universo degli dèi o preferire quello degli uomini, dal quale è sempre stata attratta.
“Di un mortale ho la voce, che io abbia tutto il resto.”
Circe è una storia al femminile, ma non femminista; è il racconto, si può dire autobiografico, che una donna fa delle sue esperienze e delle sue emozioni contrastanti, così incredibilmente umane.
Straordinaria è la capacità della Miller nella resa psicologica e intimistica della protagonista, a cui si aggiunge una narrazione appassionata. E, seppur priva di grandi colpi di scena, è un’opera eccezionale, che ha ricreato la giusta atmosfera del poema epico, adattato ai giorni nostri.
La scrittura della Miller, ricca di descrizioni che ci regalano scenografie indimenticabili, di metafore e a tratti poetica, affascina il lettore che si lascia facilmente o, forse sarebbe meglio dire, fatalmente incantare dal mondo magico di Circe.
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Sinossi
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali.
Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi.
Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’sola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche.
Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope.
Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.
Titolo: Circe
Autore: Madeline Miller
Edizione: Feltrinelli-Marsilio, 2021