GIULIA, UNA DONNA TRA DUE PAPI – di Silvia Lorusso
Recensione di Serena Savarelli
Giulia, una donna fra due Papi è un romanzo storico di Silvia Lorusso edito da Literary Romance nel 2021.
“Raccolse con l’indice una lacrima e se la portò alle labbra assaporandone il gusto salato, amaro come la riflessione che seguì: E sai qual è la cosa che più mi è insopportabile?
È che io… l’ho fatto.”
Un romanzo su Giulia Farnese
1503.
Sono giorni che Giulia Farnese, sola nella residenza di Carbognano, scrive fogli su fogli. Ha deciso di riempire quella carta ingiallita di emozioni, confessando la sua vita, quella che nessuno ha mai compreso.
Nell’ombra, nel silenzio e nella solitudine, ecco che Giulia si svela senza indugio e si mostra per quella che è stata ed è: un essere prigioniero delle ambizioni degli altri, finalmente libero di raccontare la realtà. Indirizza i suoi scritti a Lucrezia Borgia, l’unica donna che può comprendere il suo dolore.
Non occorrono troppe parole, quando una sola mano detta le sorti di tutti. La mano di un uomo potente, di un papa: Rodrigo Borgia, chiamato Alessandro VI.
Due famiglie, un matrimonio combinato e mai vissuto, una cugina disposta a sacrificare anche lo stesso figlio pur di compiacere il Papa, un fratello superbo che sa come ottenere ciò che vuole e Giulia in mezzo a questo turbinio di manipolazioni e inganni, di sopraffazioni e desideri personali.
Giulia e la sua bellezza. Giulia e la sua infanzia rubata. Giulia e la sua prigionia. Una sé stessa lontana e irraggiungibile che solo la nascita di una figlia ridesta dal torpore dell’illusione.
“gli uomini amano parlare, confondendo la condivisione del corpo che hanno appena posseduto, con quella dell’anima che lo alberga.”
Giulia è una donna cresciuta troppo in fretta, in balìa degli eventi e nelle mani di chi l’ha sempre manipolata. La sua anima ne è consapevole. Le sue uniche certezze sono che alle donne è permesso di disporre della propria vita solo nella morte e che avrebbe accettato qualsiasi compromesso pur di
garantire un futuro degno a sua figlia Laura.
Il potere ha mille sfaccettature e giulia le ha attraversate tutte, fino alle mani maschili e le strette non volute. Pochi però hanno attraversato la sua disperazione.
“Lucrezia, ricordate quanto sto per dire. Può accadere che il corpo di una donna debba accondiscendere, questo non significa necessariamente che la sua volontà e la sua anima siano piegate.
Ciò che conta, ciò che è veramente importante, è quello che siamo riuscite a conservare dentro di noi: il nostro mondo, la nostra visione, il nostro pensiero. Sono tutte cose alle quali nessuno può accedere, nessuno può sporcare, se noi non glielo permettiamo. In questo mondo, credetemi, avremo dentro noi stesse tutto il bene e il valore di cui abbiamo bisogno.
Pensate a un’ostrica che racchiude una perla, ecco, quella perla è ciò che è dentro il vostro cuore, nonostante gli altri, nonostante tutto.”
La sua vita trascorsa a Roma è un pensiero angusto che le lacera la mente e il cuore. Il ricordo di braccia desiderose e pretenziose che non l’hanno mai lasciata libera di andare e di essere.
Giulia e la vita di sentimenti, emozioni e sensazioni messe da parte per compiacere gli altri sono la somma di una storia più grande: l’impotenza e la disperazione del vivere della donna, mai libera fino in fondo. Una speranza mai esaudita.
Alla fine della sua esistenza contorta, non resta che un peso ancorato nella coscienza. Un peso che la scrittura vuole alleggerire e darne testimonianza.
“Sarebbero state lì, ritagli di ammonimento contro chi avrebbe voluto imprigionarla ancora in un amore non voluto, in una convenzione fatta di sopraffazione e di potere.
Per non dimenticare.”
Perchè leggere Giulia, una donna fra due Papi?
Per non dimenticare, Silvia Lorusso scrive la storia di Giulia Farnese e mantiene la sua promessa.
Giulia, una donna tra due Papi è uno scritto che trasporta il lettore nella vita di altri tempi, in una Roma che, con le sue bellezze, i suoi palazzi, le ricchezze, i vizi e gli intricati rapporti umani inesorabilmente politici, fa da sfondo alle emozioni e allo struggimento di Giulia, ma anche la sua stessa forza d’animo e devozione.
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SINOSSI
Ha solo quindici anni Giulia, detta La Bella, quando nel 1489 viene data in sposa, dall’ambizioso fratello Alessandro Farnese, al sedicenne Orsino Orsini.
Un matrimonio combinato il loro, un matrimonio a distanza perché la bella Giulia non è altro che pregiata merce di scambio nel perverso gioco di potere che tiene banco nella Roma del XV secolo. Sulle sue grazie si posano ben presto gli sguardi lascivi di Rodrigo Borgia, padre di Cesare e Lucrezia, nonché futuro papa Alessandro VI che vuole Giulia tutta per sé, nonostante sia poco più che una bambina, lui abbia quasi sessant’anni e sia uomo di Chiesa.
Lei, intelligente e colta, comprende subito di essere una pedina nella scacchiera politica del suo tempo, capisce che non c’è spazio per i sogni e per l’amore, non in quell’ambiente e non con la pressione che il fratello le esercita costantemente per l’ascesa al potere a cui, mai sazio, tanto brama. Roma che, con le sue bellezze, i suoi palazzi, le ricchezze, i vizi e gli intricati rapporti umani inesorabilmente politici, fa da sfondo a questo potente romanzo storico in cui Giulia Farnese, Lucrezia Borgia, Adriana de Mila, Vannozza Cattanei e Sancia d’Aragona, dimostrano come la storia sia stata scritta molto più dalle donne di quanto si pensi.