Il peso della vergogna di Serena McLeen
recensione di Gianna Ferro
Il peso della vergogna è un romanzo di Serena McLeen edito da Antonio Vallardi Editore nel 2024, pubblicato per la prima volta nel 2019 come Independently Published.
Di cosa tratta Il peso della vergogna?
Siamo nel 2015 a Torino. Annabella, di professione fotografa, deve per la seconda volta affrontare un immenso dolore: pochi mesi prima i suoi genitori sono morti in un incidente ed ora anche l’amatissima nonna materna l’ha lasciata per sempre.Tutto sembra crollare, anche il suo lavoro ha subìto uno stop, fino alla lettura del testamento.
Annabella scopre inaspettatamente che la nonna Angela Bramante le ha lasciato in eredità non solo Villa Magnolia a Torino, dove lei avrebbe voluto vedere i suoi genitori invecchiare, una cospicua somma economica, ma soprattutto Villa dei Conti Bramante a Fontana a Po, in provincia di Rovigo, con annessi 100 ettari di terreno, che circondano la proprietà, della quale Annabella non aveva mai sentito nominare. Tra le mani ha una lettera consegnatale dal notaio, nella quale Angela spiega l’esistenza di Villa Bramante.
“Villa dei Conti Bramante, in cui sono nata e cresciuta e della quale nessuno sapeva nulla, […]. Sono fuggita da quella casa da ragazza con la speranza di rimettere tutto a posto, in seguito, tutti i pezzi che mi ero lasciata alle spalle. Senza però riuscirci.”
In quel momento Annabella comprende di non aver mai conosciuto veramente sua nonna. Spesso la vedeva incupirsi e chiudersi in silenzio, ma si rende conto solo ora che Angela non le ha mai raccontato nulla della sua infanzia, né lei ha mai chiesto spiegazioni. Forse partire e raggiungere i luoghi in cui sua nonna era vissuta l’aiuteranno a scoprire fatti di cui è letteralmente all’oscuro.
Fontana a Po, un piccolo paese, diverso dalla frenetica vita cittadina torinese. Nell’ albergo in cui alloggia Annabella conosce Francesco, che gestisce il posto con sua madre. Sarà un incontro fondamentale per tutto quello che dovrà affrontare, ma soprattutto cambierà la sua stessa esistenza.
“Lei cittadina di nascita e fotografa di professione, con la valigia sempre in mano pronta a partire, si scorge a suo agio in un paese. I ritmi lenti, lo scorrere del grande fiume Po, l’aria di campagna e l’atmosfera che si respira in piazza le infondono serenità. ‘Anche tu ti sentivi così, nonna?’”
Eccola Villa Bramante, abbandonata, decadente, fatiscente, ma che racchiude anni di storia, di dolore, di sofferenza, anche di amore, nella quale la nonna trascorse l’infanzia e dalla quale fuggì dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Annabella, dopo tante titubanze e dopo aver avuto un colloquio col notaio, prende una decisione importante: ristrutturare la Villa dei Conti Bramante. Ma cosa ancora più importante, viene in possesso di un diario che la nonna le ha lasciato nel caso Annabella volesse rimettere insieme i pezzi di quel puzzle che si è infranto tanti anni prima.
“La storia della famiglia Bramante comincia molto tempo prima della mia nascita, il 25 giugno del 1927. La villa e i vasti terreni circostanti sono appartenuti alla nostra casata da sempre…”
Angela Bramante sin da piccola ha subìto un padre fascista, vendicativo e violento, e una madre sottomessa alla prevaricazione di un marito-padrone.
Annabella in quel diario scoprirà gli anni più bui del fascismo e una nonna che combatte tra l’amore per un giovane partigiano e le pressioni di un padre che la vuole legata a un subdolo fascista, destinandola alla stessa sorte infelice di sua madre Carlotta, in una spirale di violenza e sopraffazione.
“Se mi guardo indietro, non so se ho fatto bene a nascondere tutto. Forse, se avessi preso in mano la situazione molto tempo prima, la mia coscienza mi avrebbe dato pace in tutti questi anni… Forse avrei vissuto una vita senza sentire sempre questo peso sul petto.”
Cosa ha dovuto affrontare Angela e perchè non è mai riuscita a confidare le sue pene, le sue paure, ma anche le sue speranze e le sue delusioni? Quante ombre ci sono in quel tragico suo passato che solo prima di morire trova la forza di raccontare?
Perchè leggere Il peso della vergogna?
Una storia profonda che intreccia con forza la vita di due donne: Annabella, dopo tanto dolore cerca un modo per sopravvivere e ricominciare; Angela, solo quando sa di dover lasciare questo mondo, trova il coraggio di confidare segreti inconfessabili e di liberarsi del peso grande da lei ritenuto una vergogna, ma che lascia a sua nipote giudicare. Un viaggio in un tempo che ha lasciato tracce dolorose, una eredità pesante, ma liberatoria e fondamentale per Annabella che deve dare risposte a tante sue domande.
È soprattutto la storia di Angela, donna coraggiosa, che ha saputo lottare con tenacia un potere ingiusto, un destino crudele, con una resilienza inspiegabile.
Una lettura colma di sentimenti veri, intima, delicata , ma che non manca di passaggi crudi per descrivere le azioni disumane perpretate dai fascisti a un popolo inerme, durante il periodo bellico e postbellico, e che è nostro dovere conoscere.
Una scrittura scorrevole e coinvolgente, un racconto intenso. Un lascito che è la nostra storia, se solo tutti ne avessimo uno, perchè spesso i nostri cari celano, per eccessiva protezione o anche per timore, le proprie storie personali. Abbiamo bisogno, invece, di sapere, anche quando la verità non è quella che ci aspettiamo, perchè solo attraverso la conoscenza, si può costruire una giusta identità propria e un rapporto sereno con se stessi e con gli altri.
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Sinossi
Torino. Annabella Bramante cammina silenziosa tra le stanze della sua vecchia casa, osserva gli oggetti che hanno accompagnato i suoi sogni di bambina. Quella vita non esiste più, lo sa. I genitori sono morti in un incidente pochi mesi prima e, come se non bastasse, il destino le ha appena portato via anche l’amatissima nonna. È sola, adesso.Mentre comincia faticosamente a rimettere insieme i pezzi, emerge un’eredità enigmatica: una decadente villa veneta di cui non sospettava nemmeno l’esistenza e un diario appartenuto a sua nonna. Pagina dopo pagina, Annabella si rende conto che nella sontuosa dimora è sepolto l’oscuro passato dei Bramante, che la costringerà a mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulla sua famiglia. Aiutata da un giovane dai seducenti occhi color nocciola, Annabella riporta alla luce la drammatica giovinezza di sua nonna, dove le violenze di un padre fascista e prevaricatore si mescolano alle carezze di un amore impossibile, fino alla rivelazione che legherà per sempre il destino di entrambe…
Sullo sfondo di una delle pagine più dolorose del nostro Paese, le vite di due donne si intrecciano in un romanzo che supera i confini del tempo: il lascito coraggioso di chi con la propria storia ha infranto il silenzio della vergogna.
Titolo: Il peso della vergogna
Autore: Serena McLeen
Edizioni: Antonio Vallardi Editore, 2024