L’intramontabile immaginario della letteratura classica per ragazzi
di Giulia La Face

letteratura classica per ragazzi -immagine da WEB
Il Team di Letteratura Classica apre un ciclo di cui sentiva la mancanza: la letteratura classica per ragazzi.
Principalmente per due ragioni: in primis perchè esiste una letteratura classica per ragazzi che distinguiamo nettamente da quella che oggi si definisce “letteratura young adult”.
La moda dominante è quella del romanzo fantascientifico distopico: basti pensare alla trilogia di “Hunger Games” o la trilogia di “The Divergent”, solo per fare due esempi. Ma si spazia in tutti i generi letterari, buona parte dedicati a una adolescenza di genere femminile.
L’altra ragione è sia letteraria che romantica: rispolverare i classici che hanno dato vita al filone di letteratura considerata per ragazzi, che tutti noi abbiamo letto e che ancora affascina un pubblico adulto. Anzi in qualche caso è nata per un pubblico adulto ed è diventata successivamente un classico per i ragazzi.
Oggi questi classici sono poco letti.
Sono romanzi di formazione, hanno un ruolo potente nella costruzione dell‘immaginario collettivo e restano sedimentati nella nostra cultura. Oltre ad essere quasi tutti dei capolavori letterari in senso stretto.
L’estate è un buon momento per adulti e lettori più giovani per riprendere in mano qualcuno di questi romanzi.
Venite a fare questo viaggio nel tempo con noi, abbattendo il Tempo stesso e ritrovando la Poesia e la Bellezza di romanzi incancellabili. Leggeteli ai vostri figli e fateli leggere. Questo è il nostro auspicio.
Ma intanto chiediamoci: come nasce e quando la letteratura per ragazzi? La Storia è davvero golosa e interessante…

Jean-de-La-Fontaine-Fables – immagine da web
Inizialmente, parliamo della fine del Settecento, era indirizzata ai bambini. Tenuto conto che un genere letterario che mai conobbe stanchezza era la favola.
Partendo da Esopo venne ripresa da Fedro e rinnovata con successo da Jean La Fontaine nel 1600. In contemporanea Charles Perrault raccoglieva e rielaborava antichi materiali fiabeschi, tramandati oralmente.
Un lavoro che portò alla creazioni di fiabe immortali come “Cappuccetto Rosso”, “La Bella Addormentata nel Bosco”, “Cenerentola”, “Il Gatto con gli Stivali” e “Pelle d’asino”.
Tenete conto che i primi libri che i bambini leggevano nelle case, parliamo di case nobili e ricche, erano libri tutt’altro che per bambini. Venivano proposti Omero, Dante, Ariosto.
Viceversa in Europa grazie a mercanti e ambulanti circolavano opuscoli e almanacchi. Oppure piccoli racconti su eroi popolari come Gargantua o Scaramouche. E soprattutto qualcosa di davvero nuovo: riduzioni di romanzi di avventure per adulti come “Robinson Crusoe” dell’inglese Daniel Defoe (1719), “I viaggi di Gulliver” (1726) di Jonathan Swift e l’ indimenticabile “Barone di Munchhausen” del tedesco Rudolf Raspe del 1786.

Robinson Crusoe -immagine da web
Queste letture aprirono qualche orizzonte nella cultura e nell’immaginario dei bambini e ragazzi dell’epoca. Questi ultimi ancora lontani dal potersi dedicare a letture così “leggere”, tenuto conto della seriosità con cui le classi abbienti e altolocate educavano i propri figli.
In Italia poi le traduzioni arrivarono in notevole ritardo proprio perchè vi era una impostazione educativa assai seriosa e moralista.
La letteratura per ragazzi e bambini doveva avere intenti educativi volti alle buone maniere, a insegnare virtù come obbedienza, rispetto dell’ordine sociale.
Nel primo Ottocento esplode in Europa la letteratura che ha tanto accompagnato anche la nostra infanzia e adolescenza. ne ricordo alcuni:
1812 Fiabe dei fratelli Grimm
1820 Ivanhoe di Walter Scott
1832-1872 Fiabe di Hans Christian Andersen
1837 Le avventure di Oliver Twist di Charles Dickens
1844 I tre Moschettieri di Alexandre Dumas Padre
1845 Il Conte di Montecristo di A. Dumas
1850 David Copperfield di Charles Dickens

I tre moschettieri prima ed. italiana -immagine da web
Sento l’emozione che vi pervade. Ma andiamo avanti!
Come ricorderete si trattava di romanzi che miscelavano avventura, buoni sentimenti, valori etici e morali. Il tutto con una scrittura alta ma appetibile anche per i giovani.
Ad esempio “Ivanhoe” inaugura il romanzo storico di ambiente scozzese, così come “Oliver Twist” di Dickens introduce il nuovo romanzo sociale.
In Italia si temporeggia, unica eccezione alla difficoltà di coniugare letteratura di formazione a quella del divertimento è il capolavoro di Collodi, “Le avventure di Pinocchio”.
Ma siamo già nella seconda parte dell’Ottocento e in Europa ci si intrattiene con assoluti capolavori e altrettanto geniali scrittori di grande maturità artistica e letteraria.
Vi lascio qualche titolo solo per ricominciare a sognare!
1851 Moby Dick di Hermann Melville
1852 La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher-Stowe
1865 Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol
” Il viaggio al centro della terra di Jules Verne
” Pattini d’argento di Mary Mapes Dodge
1868 Piccole donne di Louise Mary Alcott
1869 Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne
1876 Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain
1883 L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson
1894 Il libro della giungla di Rudyard Kipling

Alice nel paese delle meraviglie- immagine da web

I tre moschettieri

L’isola del tesoro -immagine da web

Moby Dick – immagine da web

Pattini d’argento

Piccole donne – immagine da web

Robinson Crusoe immagine da web
Fu un momento magico. Esplose la fantasia con il romanzo di invenzione per eccellenza “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol, si ammirò l’avventura unita alla fantascienza con Verne e quella tinta di esotico con Kipling.
Si celebrò il senso dell’umorismo e dell’intreccio narrativo con Twain. Nascevano personaggi femminili reali e moderni con “Piccole Donne” della Alcott, con cui le ragazze incominciarono a confrontarsi.
Ci furono anche singoli casi letterari che ricorderemo tutti: “Incompreso” di Florence Montgomery, “Il Piccolo lord “di Frances Burnett, la dolcissima “Heidi” di Johanna Spyri , “Senza famiglia” di Hector Malot..
Tutto nella seconda metà dell’Ottocento.
Ed eccoci in Italia carissime lettrici e lettori . Tre titoli e tre nomi su tutti? Eccoli qui:
1881 Pinocchio di Carlo Collodi
1886 Cuore di Edmondo De Amicis
1900 Le tigri di Mompracem di Emilio Salgari

Cuore – immagine da web
Ecco il capolavoro,“Pinocchio”, con il quale nasce in Italia la letteratura infantile. Il capolavoro di Collodi uscì a puntate su “Il Giornale per i bambini” il 7 luglio 1881, come “Storie di un burattino”. Il titolo fu poi cambiato in “Le avventure di Pinocchio” nel 1883.
In breve tempo anche questo romanzo, più caratterizzato per un pubblico di piccoli, venne letto anche da un pubblico più adulto.
È importante ricordare, per capirci meglio, che prima dell’unità d’Italia era impossibile parlare di storia della letteratura per ragazzi e bambini, poiché non esisteva ancora una nazione.

Pinocchio – immagine da web
La sviluppo della editoria per ragazzi avvenne proprio con l’unificazione. E dovette rispondere all’esigenza primaria di creare una coscienza.
Carlo Collodi (1826-1890) cominciò a ribellarsi alla tendenza pedagogica della letteratura, invertendo la direzione a favore della fantasia.
Già nel 1876, creò la figura di Giannettino, un bambino vero, diverso da quelli a cui ci aveva abituato la letteratura pedagogica fino a quel momento. Ossia seri, giudiziosi, un po’ saputelli.
Un’altra grandissima affermazione internazionale fu quella ottenuta nel 1886 da Edmondo De Amicis con “Cuore” che, fino al 1923, vendette un milione di copie. E “Cuore” ha commosso non solo gli scolari dell’Italia umbertina, ma tante generazioni di italiani.
Proprio a questo punto si presenta un grande scrittore di avventure: Emilio Salgari (1862-1911) autore molto prolifico che creò favolosi romanzi ed atmosfere esotiche, pur non essendosi mai allontanato dalla sua città.
Anche lui, come Collodi e De Amicis, ebbe grande successo all’estero, con Sandokan, nei vari romanzi che lo vedono protagonista: “I misteri della giungla nera” (1895), “Le tigri di Mompracem” (1900) e “Sandokan alla riscossa” del 1906.

Salgari e i suoi libri – immagine da web
Si apre ufficialmente con questo autore una distinzione tra i prodotti indirizzati ai bambini e quelli dedicati agli adolescenti.
Da questo momento in poi la letteratura per ragazzi si “specializza”. Diventa più mirata a un target d’età. Proprio nel 1900 compare un geniale romanzo “Il mago di Oz” di Frank Baum. Seguono, eccezionali, altri autori con opere indimenticabili:
1900 Tre uomini a zonzo di Jerome K. Jerome
1903 Il richiamo della foresta di Jack London
1906 Peter Pan di James Mattew Barrie
1911 Il Giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett
Anche gli adulti si appropriano di questa letteratura e Peter Pan diventa un vero emblema:
“… Jane ora è anche lei una comune donna adulta e ha una bambina di nome Margaret. Ogni primavera all’epoca delle pulizie di Pasqua, a meno che nn se ne dimentichi, Peter viene a prendere Margaret e la conduce all’Isolachenonc’é. Qui ella gli narra tutto quanto sa di lui ed egli la ascolta serio e attento Quando Margaret crescerà avrà una bambina che a sua volta diventerà la mamma di Peter. E così via via avverrà, sempre, finchè i bambini saranno spensierati, innocenti e senza cuore”…

Peter Pan -immagine web
Vi è piaciuto questo excursus? Ovviamente sono molti di più i titoli che avrei potuto citare. Magari verrà voglia di ricercarli nella vostra memoria. Spero sia stato interessante. La lettura e la riscoperta di questi classici è senza dubbio un percorso che travalica ogni età. Per dirla con Gianni Rodari:
“Sono tutti, lo sappiamo, libri scritti pensando a lettori giovani o giovanissimi; e sono nello stesso tempo, per fortuna e delizia dei lettori di ogni età, degli inesauribili capolavori”.
https://it.wikiversity.org/wiki/Materia:Classici_della_letteratura_per_ragazzi
http://hamelin.net/wp/wp-content/uploads/2012/07/libro_150_alcune-pagine.pdf
http://www.letteraturadimenticata.it/favoleromanzi.htm