La nemica di Irène Némirovsky
Voce all’Arte
Recensione di Paola Treu
La nemica è un romanzo di Irène Némirovsky, scritto nel 1928 con lo pseudonimo Pierre Nérey (dall’anagramma del suo nome). Pressocché sconosciuto in Italia, alle edizioni Elliot va il pregio di averlo pubblicato nel 2013.
Di cosa tratta La nemica?
“I figli iniziano amando i loro genitori, poi li giudicano, quasi mai li perdonano.” Oscar Wilde
La nemica è la storia di un odio viscerale e di una vendetta sottile e spietata.
Cosa fare quando la tua peggiore nemica è proprio colei che dovrebbe proteggerti e prendersi cura di te più di tutti?
La Némirovsky, in questo suo secondo romanzo, si sofferma per la prima volta su quello che sarà un leitmotiv ricorrente nella sua produzione, ovvero il rapporto conflittuale tra madre e figlia. Penso per esempio a “Il ballo” e “Jezabel”.
Francine, la madre, è immatura, frivola ed egoista. Trascorre le sue giornate nella Parigi dei ruggenti Anni ’20 dedita solo alla ricerca del piacere e delle attenzioni altrui.
È concentrata esclusivamente su sé stessa, sul culto ossessivo della propria bellezza e all’appagamento dei propri capricci, dimenticandosi completamente delle due figlie, Gabri e Michelette.
Le due bambine, abbandonate a loro stesse, crescono sole e senza regole, in un’esistenza quasi da orfane, fino a quando una tragedia si porta via la più piccola. Il padre, una figura in ombra, è spesso all’estero, completamente assorbito dagli affari.
“Francine cominciava a passare notti insonni, a piangere, a rammaricarsi, a disperarsi, a cercare nello specchio, avidamente, con un’angoscia orribile, i primi capelli bianchi, le prime rughe, a mascherarle, a truccarsi, a ingoiare le lacrime, a percorrere infine il lungo calvario delle vecchie innamorate.”
Gabri, è segnata dal trauma della perdita della sorellina, di cui attribuisce tutta la responsabilità alla madre.
Rimasta ormai sola e priva dell’amore materno, in lei, bambina prima e adolescente poi, scatta una feroce revanche, una velenosa e insopprimibile sete di vendetta, “un desiderio frenetico di distruzione” nei confronti della madre, inadeguata e terribile nella sua assenza.
E il drammatico epilogo comincia a profilarsi. Non potrebbe esserci un finale diverso, quando l’astio e il rancore, già così profondi, si fanno irrazionali, fuori controllo e ai limiti della perversione.
Perché leggere La nemica?
La nemica è un romanzo breve, ma complesso e denso di emotività, capace di coinvolgere intensamente il lettore.
Sebbene sia un’opera giovanile, troviamo già lo stile impeccabile e incisivo che contraddistingue la penna dell’autrice. Il ritmo narrativo sicuro e il linguaggio moderno ci restituiscono le dinamiche psicologiche e la personalità delle protagoniste con acuta precisione e spietata lucidità.
È un libro nel quale molti sono gli elementi autobiografici, anche se la finzione letteraria va oltre la realtà.
La trama de La nemica, infatti, riflette pienamente il legame travagliato della scrittrice con la propria madre, forse persino peggiore di Francine, che anche dopo la morte di Irène e del marito ad Auschwitz, rifiuta di prendere con sé le due nipoti rimaste orfane.
Quando scrive La nemica la ferita è ancora aperta e urgente e prepotente è il bisogno per l’autrice di ottenere la propria di rivincita, per essere finalmente libera. E può riuscirci solo attraverso la scrittura.
La stessa Némirovsky confidò nel suo diario il “dolore” e la “febbre” nel ripercorrere certi snodi della mente in un romanzo “necessario”.
La nemica si rivela, perciò, un tassello imprescindibile per conoscere le vicissitudini personali di Irène Némirovsky e soprattutto per comprendere come abbiano condizionato la sua produzione letteraria.
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Sinossi
L’odio e l’orgoglio sono i veri protagonisti di questo romanzo di formazione, pubblicato nel 1928 su una rivista letteraria con lo pseudonimo Pierre Nerey (ottenuto dall’anagramma di Irene: Nerey).
Secondo romanzo di Irene Némirovsky, mai apparso finora in volume singolo e inedito in Italia, La nemica si caratterizza come un atto di rivincita, teatro di sentimenti contraddittori, il cui groviglio potrà sciogliersi e trovare la propria catarsi soltanto nella sua drammatica conclusione.
Titolo: La nemica
Autore: Irène Némirovsky
Edizione: Elliot, 2013