Femina. Né fata, né strega di Bachisio Bandinu

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

femina

 

Femina. Né fata, né strega è un saggio antropologico di Bachisio Bandinu edito da Fondazione Culturale Sardinia nel 2022.

 

Di cosa tratta Femina. Né fata, né strega?

 

Bachisio Bandinu, antropologo e giornalista, affronta la questione femminile in Sardegna attraverso il prisma dello sguardo maschile.

Un terreno di analisi non facile in cui bisogna usare parametri altri per partire dalla cultura matrilineare isolana di matrice agropastorale per approdare al femminismo e alla libertà sessuale femminile, senza omettere i femminicidi.

Nella società sarda le donne sono sempre state rispettate, ritenute pari in intelligenza e cultura, con diritto all’eredità e compito di amministrazionede i soldi della famiglia, crescere i figli, tenere le relazioni all’interno del paese e essere somme e sole ministre dei riti di nascita e morte.

Potremo identificare il campo d’azione della donna nella casa e quello dell’uomo nell’ovile, all’esterno.

La sola differenza discriminante fra uomini e donne stava nella sessualità: la casa era il luogo dove la donna restava intatta se fanciulla o madre certa se donna, protetta da violenze o dall’istinto.

Se per un uomo, infatti, era ritenuto virile avere rapporti sessuali, una donna da marito doveva avere costumi morali rigidi che escludessero la libido. Avere un figlio fuori dal matrimonio, inoltre, era una vergogna per la donna e per tutta la famiglia.

Il corpo feminile era sottoposto a una totale chiusura che si esplicitava anche nell’invito a chiudere la bocca, ossia a non spettegolare, rivelare segreti o inventare storie, tutti segni di apertura verso l’esterno a scapito di una creatura misteriosa e uterina che si sarebbe voluto serrare per salvaguardare l’ordine del codice del patriarcato.

La dicotomia riporta l’arcaico contrasto fra fata/ strega, fra Santa/ puttana, fra Eva/ Maria.
Le janas sarde, fate buone o meno secondo i meriti, e le altre figure femminili mitiche ritenute demoniache sono la testimonianza della paura del potere della Dea che, un tempo, prima dell’avvento del cristianesimo, fu onorata.

Nasce una questione femmine che si propone di valorizzare la donna nella sua differenza è nella sua specificità, essere alla pari ma non uguale all’uomo. Tale donna nuova e al contempo ancestrale, padrona della vita e della morte, fatica ad essere accettata accettata da uomini fallocentrici che si sentono castrati e reagiscono con la violenza al potere della libertà femminile.

 

Perché leggere Femina. Né fata, né strega?

Bachisio Bandinu scrive un saggio completo, interessante e coraggioso per riflettere sul mistero del pozzo sacro, quale l’utero primigenio, e sui tema dell’irrazionale da integrare nel progresso e nel futuro.

Senza paura delle fate e delle streghe.
Senza paura delle Donne.

Perchè la paura genera mostri.