D’amore, d’odio e d’altri serpenti di Riccardo Landini

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Recensione di Loriana Lucciarini

 

 

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D’amore, d’odio e d’altri serpenti di Riccardo Landini, è un romanzo thriller edito da Clown Bianco editore, pubblicato nel 2023.

Di cosa tratta D’amore, d’odio e d’altri serpenti?

D’amore, d’odio e d’altri serpenti di Riccardo Landini illustra i legami del mondo della drogancon le istituzioni, la legge e la società intera. E indaga il lato oscuro della violenza, scendendo in profondità all’origine del male.

Il romanzo narra una vicenda di sangue e criminalità, di efferati delitti, di segreti e occultamenti in una piccola comunità, dove tanti sanno e in molti scelgono il silenzio. Parla di omertà come scelta ma anche come necessità di salvaguardia dalle reazioni dei più forti.

Le vicende si svolgono durante il soggiorno di un ispettore in vacanza, che si fingerà uno scrittore alla ricerca di una storia ghiotta da raccontare, mentre in realtà è sulle tracce di un famoso assassino e a caccia di risposte legate al mistero della scomparsa di un grande investigatore, suo mentore e guida.

Perché leggere o non leggere D’amore, d’odio e d’altri serpenti?

Non avevo mai letto nulla di Riccardo Landini ma, da una rapida ricerca sul web, ho scoperto un autore prolifico, con numerosi romanzi all’attivo pubblicati con diverse case editrici, tutti con buone recensioni. Così, da appassionata lettrice di gialli e thriller ho scelto D’amore, d’odio e d’altri serpenti, l’ultimo thriller pubblicato con Clown Bianco.

Qui l’autore ci fa conoscere un nuovo protagonista – l’ispettore Nico Battaglia – però lo fa muovere tra casi e situazioni del passato, sulle tracce di personaggi ben più noti dei suoi precedenti romanzi.
E, se nei primi capitoli si può avere l’impressione di entrare in una vicenda già “in corso d’opera” nella quale mancano dei pezzi per completarne il puzzle, ciò non disturba. Anzi, in realtà si è invogliati a scoprire di più sui retroscena relativi alle precedenti indagini.

Il punto di forza di Riccardo Landini è la capacità di evocazione visiva: la sua scrittura è cinematografica, le scene sono dettagliate e vivide. Inoltre, il protagonista è interessante e la sua spiccata propensione a mettersi nei guai strappa più di un sorriso d’incoraggiamento. Il finale poi mi ha presa in contropiede e l’ho apprezzato.

Dunque gli ingredienti per catturare l’attenzione del lettore ci sono tutti, tuttavia ammetto che il romanzo non mi ha appassionata in modo particolare, pur se la mia valutazione generale è positiva.

Perché?

Premetto che so di essere una lettrice abbastanza esigente: nei romanzi che leggo cerco plausibilità e una buona trama. A questo aggiungo che, da scrittrice, ho sviluppato occhio critico rispetto alla costruzione dell’impianto narrativo e alla gestione degli eventi, così devo ammettere che per tutta la lettura di D’amore, d’odio e d’altri serpenti, la mia sensazione è stata quella di una buona idea gestita in modo affrettato. Pur apprezzandone lo scenario e le vicende, ho avuto infatti l’impressione che diversi passaggi mancassero del necessario approfondimento e che situazioni e personaggi avessero avuto bisogno di maggiore e più ampio respiro.

Affrettati a mio giudizio anche alcuni importanti snodi narrativi, le cui spiegazioni ritengo potevano essere gestite in modo migliore: lo “spiegone” a cui si assiste nelle ultime pagine è inverosimile.
Anche sui diversi e importanti indizi mi è parso che l’autore sia scivolato in involontario spoiler; ciò data l’indiscussa esperienza mi ha stupito non poco.
Se ho fatto il tifo per il protagonista fin dall’inizio, non ho invece apprezzato un paio di figure alquanto stereotipate e piuttosto piatte come l’affittacamere e sua sorella, questi ultimi costretti a reiterare lo stesso comportamento per tutto il romanzo. Agli altri personaggi l’autore sembra dia una funzione più di contorno piuttosto che affidare loro la responsabilità di un contributo agli eventi.

Queste caratteristiche hanno tolto enfasi al romanzo e molta della suspense che, di certo invece non sarebbe mancata in una storia di questo tipo, partita con tutti gli ingredienti per trasformarsi in un romanzo avvincente.
Non che non sia una piacevole lettura, sia chiaro, ma diciamo che in questo mio primo approccio con l’autore non è scattata la scintilla. C’è da dire però che non mi limiterò alla lettura di questo singolo romanzo, perché se c’è una cosa che mi riconosco è la curiosità e la voglia di ricredermi.
Leggerò quindi altri lavori di Riccardo Landini, per poter fare ulteriori valutazioni rispetto all’iniziale impressione.

Sottolineando che la lettura e il gradimento di un romanzo sono fatti assolutamente soggettivi e personali, spero che grazie alla mia recensione e agli spunti critici possiate essere sollecitati alla lettura di D’amore, d’odio e d’altri serpenti di Riccardo Landini, magari proprio per compararne sensazioni e valutazioni.

 

Link d’acquisto

https://edizioni.clownbianco.com/damore-dodio-e-daltri-serpenti/

Sinossi

L’ispettore Giandomenico Battaglia, detto Nico, è un poliziotto vero, uno di quelli che credono nella giustizia. Il suo modello è l’ispettore Ezio Marvelli, di cui si sono perse le tracce tre anni prima, dopo i brutali omicidi della moglie e del collega e amico Roberto Grossi a opera, forse, di un imitatore di “Buio”, l’assassino a cui Marvelli aveva dato la caccia.

Per seguire le orme del suo idolo, Nico Battaglia si è fatto trasferire nella questura in cui lavorava Marvelli. Convinto che Buio possa essere ancora vivo, l’ispettore decide di trascorrere un periodo di ferie nelle Marche, sulle colline di Macerata, dove negli ultimi tempi si sono verificati alcuni delitti rimasti irrisolti.

Una volta lì, Battaglia scopre l’esistenza della “Comunità”, una struttura per il recupero di tossicodipendenti al cui interno pare accadano cose piuttosto inquietanti. L’ispettore si convince che Buio si possa nascondere proprio là dentro e decide di svolgere un’indagine personale.

Un romanzo avvincente in cui l’azione si sposa alla tensione in un crescendo di colpi di scena e di continui capovolgimenti.

Titolo: D’amore, d’odio e d’altri serpenti
Autore: Riccardo Landini
Editore: Clown Bianco editore, 2023