Anima Liquida di Maria Cristina Sferra
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Anima Liquida. Parole al mare è una silloge di poesie di Maria Cristina Sferra autopubblicata nel 2022.
Diversamente dalla poetessa, io sono nata al mare, sul mare. Primi passi sulla spiaggia bianca, salsedine fra i boccoli, anelito d’infinito, orrore del confine.
Ma il mare è uno stato interiore, è tuo se lo scegli e ti fai scegliere: è l’acqua di cui il tuo corpo è costituito e di cui l’anima si nutre e poi riversa in altri umori.
Di cosa tratta Anima liquida?
Maria cristina Sferra ci fa vivere un rito di iniziazione, un percorso di attimi che trascina il peso di una vita e di mille che la precedettero nel sangue di generazioni.
Ogni componimento ha un solo destinatario: l’anima liquida a cui la Donna si rivolge. Un dialogo allo specchio, un riconoscersi stessa materia e forma, un fidarsi e affidarsi alle proprie braccia non più con la convinzione che la forza stia nella durezza, nello scontro, nell’impatto violento fra le superfici.
Amami, madre liquida, liquido amniotico di purezza, mancanza perpetua. Sana i miei tormenti nel moto delle onde, dolce come un dondolio di una culla in vimini, fammi ritornare in utero, al principio, quando ero desiderio, cellule di embrione fuse alla tua anima.
Poseidone, non stuprare stelle innocenti, desideri espressi seguendo la caduta negli abissi di luci che solo buio e sabbia fra le dita mi hanno lasciato, ma abbi pietà dei dolori, accarezza le cicatrici e non infierire con il bruciore sulle ferite ancora sanguinanti.
Raccontami storie di mille anni, di velieri, di danze sul ponte, di partenze e addi, di pirati alla riscossa, di sogni di nuove patrie madri, di incubi di nuove terre schiave.
Sono pronta. Ho compreso che la risacca non è un eterno addio, ma un ritorno, e che l’utero a cui anelo è il mio, liquido anch’esso, fattosi di ogni forma possibile per aderire al mio corpo rannicchiato nel sogno della vita.
Un passo dopo l’altro. Un verso dopo l’altro. Un ricordo della me di allora. Un carezza alla me di oggi. Un inno di lode. Una preghiera di dolore.
Le lacrime iniziano la mia metamorfosi.
Sono acqua nell’acqua, apparentemente dissolta, ma osserva il riverbero della luna sulle onde e mi ritroverai, Dea, Donna e Femmina, liquida ma non assente. Sarò in ogni crepa, in ogni pertugio, in ogni abisso. Mi appartengo, mi riconosco in ogni goccia, ho rotto le acque e lo farò ogni notte, partorendo storie e battezzandole memorie.
Perché leggere Anima liquida?
E ve lo chiedete? Perché non è solo una storia in versi, è anche la vostra vita dissolta nei flutti.
Perché il percorso tracciato non è una biografia, ma un sentiero di evoluzione in otto giorni, a seguire la scia dell’infinito, a infrangere la clessidra per dare lo scettro al tempo sacro della poesia.
Tutto muore nell’aridità. Soprattutto l’anima. Salvatela.
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Sinossi
Anima liquida è una breve raccolta di poesie che custodisce anche uno spazio dedicato ai lettori amanti del mare, perché ciascuno di loro possa personalizzare la propria copia.
“È il mare del desiderio, quello a cui scrivo una missiva in versi – tributo d’amore – mentre l’incontro si avvicina, accade, termina e, come acqua, defluisce. Otto giorni resto lì, distante, vicino, dentro, a guardare, respirare, comporre. Otto giorni tra un vecchio prima e un nuovo dopo, a pronunciare le mie parole al mare – Anima liquida – dell’anima mia.” (Dalla prefazione)
Titolo: Anima Liquida
Autore: Maria Cristina Sferra
Edizione: Independently published, 2022