Vietato scrivere – di Joanna Russ

Voce alle Donne

recensione di Emma Fenu

vietato scrivere

Vietato scrivere. Come soffocare la scrittura delle donne è un saggio di Joanna Russ scritto nel 1983 e riedito nel 2021 dalla Società per l’Enciclopedia delle Donne.

Sarebbe meglio se le donne non scrivessero.

Ho letto il libro di Joanna Russ con interesse, stupore e rabbia.

Nel ’83 ero una bambina che non sapeva leggere, ma amava i libri ed era consapevole che erano, questi ultimi, adatti alle bambine quanto ai bambini, e che da grande avrebbe potuto scrivere o andare per lo spazio, fiera di essere una donna del Duemila.

Non è campiato molto in quasi quarant’anni riguardo ai pregiudizi e ai subdoli e taciti mezzi per arginare e isolare la scrittura femminile, lasciando al maschio bianco eterosessuale la corona di re della narrativa e della saggistica.

Il re scrive molto e bene, e molto e bene vende e viene ricordato, citato, menzionato in contesti che esulano dalle questioni di genere.

Voce alle donne, dunque. E finalmente.

In apparenza la abbiamo voce, anche perchè siamo una fetta di mercato e non si può non compiacerci.

Eppure, il saggio Vietato scrivere resta illumminante e ci rende ancora più consapevoli dello stereotipo muto e camuffato che fa danni, morde la torta lentamente e di soppiatto, ma sbriciola, logora e affama.

Perchè leggere questo libro?

Vi domanderete: nella nostra cultura esiste o è esistito un esplicito divieto di scrittura per le donne?

No, non esiste.

Ma per scrivere ci vuole tempo e concentrazione, è un’attività che, secondo gli schemi patriarcali, una donna sposata, con figli, senza indipendenza economica deve ritagliare dall’accudimento familiare e considerarlo un hobby.

Per scrivere bisogna essere accolti come Altro dal lettore. Altro è la donna, l’omosessuale, il nero, ma anche ogni individo che rappresenta una minoranza a cui è stata negata voce e parola per secoli, fino a ritenere che sia giusto così, che sia normale, che sia un dato di fatto.

Ecco i metodi subdoli per esplicitare un divieto inespresso:

  • Non l’ha scritto lei: l’ha rubato oppure in realtà è un uomo.

  • L’ha scritto lei, ma è più di una donna, quasi un uomo.

  • L’ha scritto lei, ma non avrebbe dovuto: è troppo imbarazzante o personale; quindi è giustamente diventata pazza o moralmente compromessa, fino ad arrivare, in molti casi, al suicidio.

  • L’ha scritto lei, ma guarda cosa ha scritto! Tutte frivolezze, diari personali o testimonianze regionali. Del resto, cosa ne sanno le donne del mondo, se le si chiude in casa?  Sanno ALTRO.

  • L’ha scritto lei, ma ne ha scritto solo uno. Un’eccezione alla mediocrità.

  • L’ha scritto lei, ma non è una donna come tutte: è una superdonna.

Con tali modelli, ci sarebbe da domandarsi stupiti perchè le donne si ostinino a scrivere ancora.

Perchè non ci arrendiamo, perchè siamo Altro e Altro vogliamo; perchè abbiamo imparato che i diritti si conquistano con il sangue anche se non si va in guerra; perchè la Storia è nostra, anche nostra, e non ci sarà mai più un Vietato scrivere che aleggia sulla scia del futuro delle nostre figlie.

 

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Sinossi

Un testo forte, vivace, intelligente, «arrabbiato senza essere moralista, meticoloso senza essere spossante, serio senza essere privo di senso dell’umorismo», come scrive Jessa Crispin nella prefazione alla nuova edizione americana.

Emily Dickinson non aveva soldi: doveva chiedere al padre i francobolli o il denaro per i libri. Sylvia Plath si alzava alle cinque del mattino per scrivere. In “Una stanza tutta per sé”, Virginia Woolf raccontache “Villette” (Charlotte Brontë), “Emma” (Jane Austen), “Cime tempestose” (Emily Brontë) e “Middlemarch” (George Eliot), «quegli ottimi romanzi», sono stati scritti da donne «talmente povere che non si potevano permettere di comprare più di due o tre risme di carta alla volta».

Joanna Russ smaschera in questo agile testo alcune delle tecniche più subdole e pervicaci messe in atto per impedire che le donne (come altri gruppidiscriminati) possano scrivere ed essere riconosciute come artiste.

Prospettando un ribaltamento di paradigma potenzialmente rivoluzionario, non solo in letteratura.

Titolo: Vietato scrivere

Autore: Joanna Russ

Edizione: Società per l’Enciclopedia delle Donne, 2021