Magar Mulieres di Simona Friio
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Magar Mulieres: La seduzione del male è un romanzo di Simona Friio autopubblicato nel 2016.
Di cosa tratta Magar Mulieres: La seduzione del male?
Sarò parca di dettagli narrativi, che potrete leggere in sinossi.
Questa storia ci riporta nel secolo decimo settimo a Milano… così andava il mondo, a quei tempi, scrisse un certo Alessandro Manzoni.
Tempo di contrasti fra mendicanti e dame in damaschi e signorotti in boccoli, fra i tintori che puzzavano di urina, i cappellai dalle mani macchiate di nitrato di mercurio, signore di dubbia moralità che lasciavano la scia di essenza di violetta, prelati dal ventre tondo e bambini denutriti.
Tempo di abusi di potere, di tracotanza di nobili spagnoli, di carestia, di dissidi,di rivolte e di successive oppressioni.
Tempo di paura di pestilenze,di maledizioni, di apocalissi e di catastrofi.
Tempo dove tutto è proibito e il proibito, si sa, ha più fascino del lecito.
Il proibito, che di per sé è naturale e buono, si ammanta di morboso, depravato e satanico se lo si interpreta come tale, cercando di negare istinti e emozioni vitali, mortificando la carne come colpevole e fortificando lo spirito.
Tempo di farmacon: se dato in dose giusta cura, se dato in eccesso uccide, in quanto medicina, essenza innocua o veleno.
Tempo di incertezze… e dove non c’è la luce della ragione a rischiarare i confini, è necessario un colpevole, “qualcuno” che sia causa dei dolori e dei fenomeni non umanamente gestibili, “qualcuno” che sia cagione di morte,di perdizione, di peccato.
Questo “qualcuno” furono le streghe, peseguitate dal tribunale dell’inquisizione: donne giovani spogliate, esaminate con minuzia in ogni orifizio per trovarvi il segno del maligno, palpate, rasate e torturate per estorcere confessioni.
Donne quasi sempre innocenti, colpevoli solo di essere tali. Di essere desiberabili, di incitare il sano impulso della carne al sesso, di invitare al piacere.
Donne che conoscevano antichi saperi, trasmessi di madre in figlia,, e che, grazie alle erbe, sapevano guarire o avvelenare, creando un’acqua incolore e insapore, che sfuggiva agli esami autoptici del tempo.
Donne spregiudicate e ingenue, donne caparbie e arrendevoli, donne intelligenti e seduttive, donne condotte in un convento o presso il letto di un ricco e vecchio consorte: corpi strumento degli uomini per esercitare il potere, stringere allenze, liberare dal male, ottenere ricompense.
Donne che si ribellarono. Donne che pretesero voce. Donne che lottarono per la propria libertà. Donne che morirono e furono destinate alla damnatio memoria.
Fumo che si alzava dalle pire fino al cielo, a spalancare le porte dell’Inferno su quanti si macchiarono di femminicidio.
Voce a queste donne. Un nome e una storia per ciascuna, perchè nessuna sia dimenticata.
Perchè leggere Magar Mulieres: La seduzione del male?
Magar Mulieres: La seduzione del male è un romance storico molto ben orchestrato che dosa conoscenze storiche, dettagli precisi, usi e costumi, dedotti da documenti di archivio, verbali di processi e grimori di “streghe” in una storia incalzante come un giallo, che conduce all’individuazione finale del colpevole, in un continuo gioco di colpi di scena, e avvincente come un erotico, mai volgare.
Analisi finale:
Punti di forza:
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Contesto storico molto preciso e ben descritto, senza appesantire la vicenda;
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Analisi psicologica a tutto tondo dei personaggi;
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Intreccio ben riuscito di generi narrativi;
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Interessante strategia narratina, costitutita dall’alternanza delle voci narranti;
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Denuncia della crudeltà dei processi sommari e della corruzione;
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Denuncia della omofobia e della misoginia che conducevano a un’ossessione sessuofobica.
Punto debole:
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stereotipo della donna bellissima, scaltra, assetata di denaro, priva scrupoli, che seduce per i suoi fini.
Link d’acquisto
https://www.goodreads.com/it/book/show/33643290-magar-mulieres
Sinossi
Ducato di Milano, XVII secolo
È un giorno come gli altri quando l’inquisitore Manuel Idalgo Raya è chiamato a indagare sull’improvvisa morte di un medico, l’illustre Alfonso Della Favilla.
Il corpo, trovato in una chiesa, ha scosso la coscienza di molti e lo stesso prete, Gian Mattia Oli, sembra esserne sconvolto, ma non Raya che esclude fin da subito una morte accidentale.
Manuel Idalgo non risparmia nessuno e nel suo modo integerrimo e severo interroga tutti i componenti della famiglia, a cominciare dal marchese Antonio Della Favilla, il primogenito, ripudiato anni prima per le sue inclinazioni sessuali illecite e via via le sorelle di quest’ultimo, Anna e Caterina.
E sarà proprio lei, Caterina Della Favilla, tanto bella quanto diabolica, a dargli del filo da torcere: una donna disposta a tutto, che usa il proprio corpo come un’arma, capace di sedurre e ammaliare, di piegare gli uomini al suo volere.
Un’adescatrice che conosce l’arte della magia e maneggia con astuzia i veleni…
