Il ballo di Irène Némirovsky
recensione di Antonella Spanò
Il ballo è uno dei più noti romanzi brevi di Irène Némirovsky, pubblicato per la prima volta nel 1929 e ristampato molte volte.
Di cosa tratta Il ballo?
La vicenda raccontata è quella di Antoinette, figlia dei signori Kampf, una coppia di origine ebraica ritrovatasi improvvisamente ricca per puro estro del destino.
“Era una ragazzina di quattordici anni lunga e magra, con il volto pallido di quell’età, così smunto da apparire agli occhi degli adulti una macchia rotonda e chiara, senza lineamenti, palpebre socchiuse e cerchiate, bocca piccola e serrata…Quattordici anni, i seni che premono sotto il grembiule stretto di scolara, che feriscono e impacciano il corpo gracile, infantile…i piedi grandi e le braccia lunghe come bacchette con all’estremità due mani arrossate, con le dita sporche d’inchiostro, che forse un giorno diventeranno le più belle braccia del mondo…una nuca fragile, capelli corti e incolori, secchi e sottili”.
Antoinette è succube della madre, una donna anaffettiva, che non spreca occasione per urlarle contro qualche rimprovero, facendola sentire un essere inutile, una figlia non voluta, che ostacola il perseguimento della scalata sociale della famiglia.
Infatti, con quest’unico obiettivo nella mente, Madame Kampf sta organizzando un grande ballo, al quale invitare tutta la Parigi che conta. E Antoinette vuol solo essere parte di questo grande evento!
È un desiderio legittimo, un sogno anche facilmente realizzabile, ma la madre si oppone, con tono freddo e distaccato, che non tollera obiezioni, intima alla ragazzina di rimanere al proprio posto, di non interferire con le questioni degli adulti.
Ed è a questo punto che il lettore assiste all’inattesa vendetta e al rivelarsi improvviso di una ben celata ipocrisia.
“E la strinse tra le braccia. Poiché premeva il piccolo viso muto di Antoinette contro la collana, non la vide sorridere”.
Perché leggere Il ballo?
Il ballo, per quanto si tratti di un breve testo, si rivela una lettura molto significativa.
L’autrice elimina le note introduttive e catapulta immediatamente il lettore nei fatti narrati, lo mette subito in guardia dall’ira materna, lo rende partecipe dell’esaltazione per questa insperata ascesa sociale e lo accompagna fino al colpo di scena, utilizzando uno stile narrativo dal ritmo sostenuto con una tensione sempre crescente, degna dei migliori thriller.
Il complesso rapporto madre-figlia è un tema caro all’autrice, che torna spesso nei suoi scritti.
Non si tratta solo di mancanza di istinto materno, c’è molto di più: rancore, rivalità, non accettazione del tempo che inesorabilmente scorre.
Un libro da leggere assolutamente, che descrive anche un contesto sociale complesso, nel quale è difficile farsi accettare, e che possiamo definire, senza alcun timore di ingannarsi, un piccolo gioiello nel panorama letterario del Novecento.
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Sinossi
Titolo: Il ballo
Autore: Irène Némirovsky
Edizione: Adelphi, 2005