Quaderni verdi di Federica Abozzi

Voce all’uomo

Recensione a cura di Pier Bruno Cosso

Quaderni verdi di Federica Abozzi è un romanzo di formazione edito da Catartica Edizioni nel 2024. È una storia avvincente che si addentra nella strade psicologiche del complesso mondo femminile.

La telecamera che ci racconta l’avventura è negli occhi e nella pancia di Vera, la protagonista.

Così tutto va in presa diretta dalle sue sensazioni in su, in un viaggio al femminile.

Di cosa tratta Quaderni verdi?

Ci racconta il mondo, un mondo complesso, con una visione femminile, nel senso di speciale e non limitata nel genere. Una visione pacata e introspettiva che parte dalla metà del cielo e vola in alto, verso mete che sono sempre un viatico per un nuovo viaggio. Come una crescita che favorisca la crescita.

Nel risvolto di copertina si legge quella che, forse, era una dichiarazione di intenti di Federica Abozzi:

Una storia corale al femminile: di vite e rivalse, di incontri e differenze, di amicizia e autostima.

Obbiettivo raggiunto?

Obbiettivo raggiunto, certo, perché in Quaderni verdi vai avanti sulla bellezza della storia senza più pensare a quale sia la meta del viaggio. Come se l’obbiettivo fosse il viaggio, non il traguardo. E non è poco.

E poi il viaggio è la terza parola magica del romanzo: femminile, corale, e viaggio, appunto.

Femminile, che non è di chiusura a quello che non è femminile, ma di totale, incondizionata, apertura al mondo. Quaderni verdi è al femminile perché, come un aquilone attraversa i prati spinto dal vento, vola sulle fragilità e sulla soddisfazione di superarle.

Fragilità e dubbi che non sono d’impaccio, ma occasione di crescita.

È in quel risalire le rapide della fragilità con determinazione che si vede la forza del carattere donna. Delicatezza, poesia, amore per la vita, progetti.

Progetti che puoi vincere o perdere, ma che non ti fanno mai paura.

E poi corale. Quaderni Verdi è una narrazione corale, perché i personaggi che si incontrano, e che mano a mano si arruolano nella avventura, sono tanti, femminili, e tutte bellissime persone.

E qui la domanda: ma è possibile che Vera incontri solo ragazze speciali?

Si rimane un po’ spiazzati davanti a incontri amicali così tesi al fantastico. Ma poi ci si ricorda che è lo sguardo che fa belle le cose.

Allora è Vera  quella fantastica. E Federica Abozzi l’ha disegnata semplicemente così, con quella gentilezza d’animo che contamina di bellezza i suoi incontri. Ti chiedi se sia possibile questa tinta rosa sulle amicizie, ma andando avanti nei capitoli impari che sì. Che se ci provi, se la cerchi, la bellezza la trovi, anche nelle persone.

La terza parola magica del romanzo è: il viaggio. Quaderni verdi è un’avventura itinerante.

La protagonista trova un quaderno verde dimenticato da una ragazza sul suo treno. Scopre subito che si tratta del diario di bordo di Zoe, una giovane donna che viaggia per avventura e che poi si lancia nel Cammino di Santiago. Vera ne è così affascinata che in breve si trova a fare anche lei quel pellegrinaggio mistico.

Sulla strada incontra altre “sorelle” e un meraviglioso cane, Leopoldo. Anche lui ricco di fascino e bellezza.

Così, per molti capitoli, Quaderni verdi diventa un diario intimo. Con le emozioni, l’incanto e la scoperta di un viaggio in profondità dentro te stessa. Un viaggio solo, ma tante sfaccettature, tante protagoniste con le loro complessità.

Abbiamo letto molti bellissimi libri su questo pellegrinaggio: mi viene in mente tra i più famosi Il cammino di Santiago di Paulo Coelho, (La nave di Teseo editore 2018). E nel confronto vedo che Federica Abozzi lo affronta in maniera nuova. Su diversi piani paralleli, Uno diverso per ognuna delle protagoniste in cammino verso Santiago.

Il lettore si ritrova quindi a vivere diverse avventure, con diversi sguardi, sulla stessa strada.

Stimolante il parallelo tra la strada, il viaggio e la vita. Un percorso che è nuovi traguardi, che è crescita psicologica, che ne fa un romanzo di formazione.

Perché leggere Quaderni verdi?

Per capire che c’è sempre da cercare un altrove, e che si può trovare dentro sé stessi. Per scoprire che si possono fare progetti impossibili, crederci, e buttarcisi a capofitto.

Perché quello è l’unico modo per realizzarli. È la via migliore per capire che siamo circondati da belle persone, e che per trovarle dobbiamo trovare la bellezza dentro noi stessi.

L’autrice ce lo fa raccontare da Vera.

Perché si chiama Vera, ti chiedi alla fine?

Non è certo un caso, ti rispondi: è l’essere Vera che ti porta a un livello superiore, che era sempre stato lì, e adesso lo vedi.

Link d’acquisto:

https://www.ibs.it/quaderni-verdi-libro-federica-abozzi/e/9791281401334

 

 

 

Sinossi

Il romanzo, Quaderni verdi, narra le vicende di Vera, in capitoli di vita che si susseguono nel tempo e nello spazio, tra pagine e viaggi, tra flussi di parole e riscoperta del sé, tra incontri inaspettati e nuove priorità.

Una lettura delicata che al contempo permette di interrogarsi su ciò che si vuole da noi stesse. Una storia corale al femminile: di vite e rivalse, di incontri e differenze, di amicizia e autostima.

C’è stato un tempo in cui Vera era disorientata e, poi, quel tempo le ha aperto le braccia rivelandole la bellezza del suo essere. Fiducia, consapevolezza e stupore sono le sue armi in questa avventura che profuma di rinascita.

Titolo: Quaderni verdi
Autore: Federica Abozzi
Edizione: Catartica Edizioni, 2024