Versi e segreti all’ombra di un viburno di M. Di Camillo
Voce alla poesia
recensione di Ilaria Negrini
Versi e segreti all’ombra di un viburno è la nuova raccolta poetica di M. Di Camillo, pubblicata nel 2023 per le Edizioni Di Carlo.
Di cosa tratta Versi e segreti all’ombra di un viburno?
All’ombra si può pensare, ricordare il dolore vissuto, sognare una vita diversa.
Sotto le foglie e i fiori bianchi e profumati, l’autrice compone versi e racconta la propria anima.
“Tutto l’amore è il mio presente,
tutto l’amore è il mio passato
ed io sono ancora nel mio destino,
radici che cercano una patria,
rami che vogliono fiorire all’alba,
colori di pazienza
e io ho ancora sete.
Tutto quello che so
è la mia tristezza”
Una tristezza che la accompagna, cresce con lei che è in cerca di se stessa e che desidera soltanto sentirsi amata.
“La mia riva non ha orizzonte.
Il mio dolore raggiunge il cielo,
mi consegna all’alba,
alle nuvole lasciate dalla notte,
che si è ritirata sorpresa
da una mattina frettolosa.
Siamo presi fra le dita
della febbre e della morte”
C’è dolore, solitudine, incomprensione: la storia di una vita fatta di illusioni e delusioni, di amori che si sono rivelati ingannevoli mentre l’unico desiderio era semplicemente amare.
“Sono stata creata piena d’amore.
Spargo i miei affetti,
poi vado a cercarli”“Quando terminerà tanta tristezza,
il canto delle lacrime e l’amarezza?
Io ti dico, ci sarà la fine del tuo triste sogno,
finirà la notte, svanirà la solitudine,
termineranno illusioni e turbamento,
l’agitazione che senti in cuore,
la confusione che gioca nella tua mente,
e l’animo tuo, avvolto in dolce inganno,
tornerà lentamente a sorridere”
Dopo anni difficili, vissuti con grande forza d’animo, arriva un momento di tregua dalla sofferenza, una nuova dimensione fatta di serenità pur nella consapevolezza del dolore che impregna di sé l’esistenza.
“Vivi felice in questo mondo,
non rattristarti se una guerra
inutile e cattiva disegna
il tuo pallido orizzonte,
la notte avanzerà dolcemente
incontro a gente migliore,
dove nessuno uccide”
Mariella Di Camillo nella poesia “X febbraio” racconta anche un altro tipo di dolore, la sofferenza e l’ingiustizia vissute da migliaia di istriani e italiani, che vennero uccisi nelle “foibe”, voragini rocciose dell’altopiano del Carso, alla fine della seconda guerra mondiale.
Il dolore assoluto che diviene domanda: perché?
E la risposta è amare nonostante tutto. Contro tutto.
“Una data, un pensiero e un ricordo.
Ho aperto gli occhi per non sognare,
per non vedere quei buchi immensi
e poveri resti ammucchiati,
pieni di sangue e atroci sofferenze.
Laddove non c’era voce per poter gridare,
e poi nessuno avrebbe sentito
neppure lo sparo, mirato al primo del gruppo,
legato a altri col filo di ferro,
uomini, donne, vecchi e anche bambini.
Tutto si svolgeva rapido, in pochi minuti,
come un gioco, ma gioco non era…Camminiamo tutti sulla via del perdono e ricordiamo che perdonare vuol dire dimenticare, corriamo in una valle dorata, tenendoci tutti per mano”
Perché leggere Versi e segreti all’ombra di un viburno?
Per entrare dentro un’anima che attraverso il dolore cresce, si apre all’altro, accetta la sofferenza e impara a vivere la bellezza del momento presente.
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Sinossi
La silloge mette nero su bianco, con una penna morbida ma dal tratto incisivo, il “male di vivere” odierno, tenta di raccontarlo attraverso le esperienze di una vita, prova a dargli voce, delineandone una fisionomia.
Questa sofferenza sarà pienamente compresa dai lettori, perché investe ogni ambito della nostra intimità con un tratteggio nudo e crudo di verità esistenziali che possono essere trattenute dentro di sé, magari, ma non più negate. A tratti si apriranno spiragli di luce, brevi e repentini, come i lampi di un cielo tempestoso prima della pioggia, che saranno in grado di riportarci indietro, verso la luce.
