I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid
Recensione di Antonella Spanò
I sette mariti di Evelyn Hugo è un romanzo di Taylor Jenkins Reid, edito da Mondadori nel 2021.
Di cosa tratta i I sette mariti di Evelyn Hugo?
Protagonista indiscussa della storia è Evelyn Hugo, giovane di umili origini e dalla bellezza mozzafiato, figlia di un padre alcolista e violento. Grazie alla propria tenacia, all’intraprendenza, alla voglia di riscatto e a qualche scelta discutibile, la donna è divenuta una stella di Hollywood negli anni Sessanta.
“Inutile negare che si tratta di una donna straordinariamente bella. Spesso la gente parla delle sue sopracciglia dritte e folte, dei capelli biondi, ma io non riesco a staccare gli occhi dalla struttura del suo viso.
La linea del mento è forte e decisa, gli zigomi alti, e il tutto culmina in una bocca con labbra splendide e carnose. Gli occhi sono grandissimi, con un’accentuata forma a mandorla. Insieme al color chiaro dei capelli, la pelle abbronzata le conferisce un’aria da spiaggia ma allo stesso tempo elegante.
So che non è tutto naturale – capelli troppo biondi rispetto al colorito scuro -, eppure sento che dovrebbe esserlo, che gli esseri umani dovrebbero essere così.
Dev’essere anche per questo che lo storico del cinema Charles Redding ha dichiarato che il viso di Evelyn ha qualcosa di inevitabile.
Così stupendo, così vicino alla perfezione che, quando la guardi, senti che quella combinazione e quella proporzione di lineamenti era destinata a esistere, prima o poi.”
Evelyn, ormai anziana, dopo anni di silenzio, si riaffaccia sulla scena pubblica e offre alla rivista “Vivant” un’intervista esclusiva, a patto che a raccogliere le sue parole sia Monique Grant, giornalista competente, ma semisconosciuta.
Come si può solo pensare di opporsi alle pretese della risoluta Evelyn?
“Ma a me piaci così. Mi piaci impura, grintosa e formidabile.
Mi piace la Evelyn Hugo che vede il mondo per quello che è e poi va a prendersi con la forza ciò che le serve. Quindi appiccicati addosso l’etichetta che vuoi, ma non cambiare mai. Quella sì che sarebbe una tragedia”.
Inizia così un lungo racconto, in cui la donna ripercorre, senza falsi pudori, la sua lunga esperienza personale e cinematografica.
Ovviamente sono molti i segreti nascosti dietro paillettes e copertine di riviste patinate!
Mi sono approcciata a questa storia con qualche pregiudizio, ingannata dal titolo e dalla copertina, secondo me, entrambi fuorvianti, e invece ne sono rimasta affascinata.
È un romanzo coinvolgente, una sorta di confessione intimistica, in cui la protagonista si mette a nudo, gettando via la maschera che ha indossato per una vita intera per fare emergere le proprie fragilità, ma anche il proprio cinismo.
Evelyn Hugo ha vissuto, per scelta, in un mondo fatto di ricchezza, di viaggi, di feste e alcol, ma in cui l’apparenza inganna e induce a compiere scelte dolorose.
Perché leggere I sette mariti di Evelyn Hugo?
Tematica decisamente attuale in una comunità social come la nostra: essere sé stessi sempre, salvaguardando la propria autenticità, o apparire e mostrare agli altri quello che essi vogliono? Cosa è più importante?
Con questa storia, che senz’altro presenta qualche eccesso, non voglio certo definirla un capolavoro, l’autrice ci dimostra come l’apparire sia un impegno gravoso, che, probabilmente, porta con sé solo rimpianti.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/sette-mariti-di-evelyn-hugo-libro-taylor-jenkins-reid/e/9788804740285
Sinossi
La vecchia Hollywood degli ultimi divi, la città dei sogni, rivive in un racconto ammaliante sulla ricerca della verità.
Chi è stato il vero amore della sua vita? È quella la madre di tutte le domande. L’esca del libro. Sette mariti. Quale ha amato di più? Qual è stato il suo vero amore?
Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex “divina” di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente.
Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l’ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L’incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l’occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell’attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent’anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l’attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e L’incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l’occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell’attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi.