Namiko e i giardini di Kyoto di Andreas Séché
Voce al Silenzio
Recensione di Sara Boniperti
Namiko e i giardini di Kyoto è un romanzo scritto da Andreas Séché ed edito per Mondadori nel 2022.
Di cosa tratta Namiko e i giardini di Kyoto?
Partiamo dal principio… Il narratore è un giornalista tedesco che arriva in Giappone per scrivere un articolo sull’arte dei giardini. Il suo tempo di permanenza sarebbe dovuto essere breve ma non sempre tutto nella vita va come programmato.
Un incontro con Namiko basta per stravolgere la vita al nostro giornalista.
Lei gli spiega la bellezza che si nasconde nei giardini di Kyoto.
La prima cosa che mi ha colpita in questo romanzo, oltre alla copertina oggettivamente meravigliosa, è stata questa frase che cito:
“Sussurrare, diceva sempre Namiko, è come sottolineare, ma senza, appunto, sottolineare. Nel ritirare la voce, secondo lei, il peso si spostava dalla forma al contenuto, attribuendo a ciò che si voleva dire il tocco discreto delle cose significative. «Sussurrare» mi sussurrò una volta all’orecchio «è intimità con la voce».”
Sono rimasta affascinata dalla parola “sussurrare” che resta la mia parola preferita al momento e dalla potenza di questo modo di comunicare così delicato.
Chi potrebbe immaginare di veder cambiare la propria vita grazie a un viaggio lavorativo?
Grazie a Namiko, il nostro protagonista inizia il suo personale viaggio che lo sorprenderà.
Ammetto di avere un debole per i romanzi ambientati in Giappone, e prima o poi andrò a visitarli tutti questi luoghi magici, voglio vivermi la loro cultura.
Perché leggere Namiko e i giardini di Kyoto?
È stata una lettura dolce, che ha saputo coccolarmi durante un periodo difficile e ammetto che ho chiuso il libro con tristezza perché mi sarebbe piaciuto proseguire con la lettura, ma si sa che i romanzi più belli finiscono troppo in fretta e sono troppo troppo brevi.
Una lettura che mi porterò nel cuore e mi sento di consigliare a tutti, in particolare a chi cerca una carezza, perché questo è uno di quei libri in grado di curare l’anima.
“Ormai sono arrivato al punto in cui posso ascoltare un concerto mediocre di musica classica e gioirne ugualmente, poiché non sto più lì a cercare col lanternino gli aspetti negativi e cerco invece di godermi l’esperienza.”
Pieno di spunti di riflessione, arriva a toccare le corde giuste mettendo al centro i sentimenti.
Leggetelo!
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Sinossi
Quando un giornalista tedesco di ventinove anni si reca in Giappone per un reportage sull’arte dei giardini, non può certo prevedere che questo viaggio cambierà la sua vita per sempre.
Nel corso delle sue passeggiate nei giardini di Kyoto incontra infatti la misteriosa e sensibile studentessa Namiko, custode di un rapporto intimo con la natura, e ne rimane immediatamente affascinato.
Ascoltandola ripercorrere l’arte millenaria che rende questi giardini spazi di meditazione e armonia, si rende conto che la donna sussurra e che il tono sommesso della sua voce regala alle parole un’intensità e un significato del tutto nuovi, in grado di toccare le corde più profonde dell’anima.
Namiko sussurra non solo con le parole, ma anche con i gesti, lo sguardo e il tatto. Per il giornalista è solo il primo passo di un lungo viaggio, dentro una cultura celata nei caratteri della scrittura e nei tradizionali kúan che il protagonista inizierà a comprendere con l’aiuto del padre di Namiko.
Finché una notte, seduto al fianco della giovane donna nel “giardino dei sospiri alla luna” ad ascoltare la melodia di un flauto tradizionale, si troverà a dover prendere una decisione difficile e da cui non potrà tornare indietro.
Attraverso una storia d’amore unica e commovente che mette a confronto la mentalità occidentale con quella orientale, questo romanzo esplora l’eterno dilemma tra ragione e cuore, tra avere ed essere, trovando una risposta nella poesia.