Gaia, Nadia e le altre di Cristiana Iannotta

recensione di Antonella Spanò

gaia nadia

Gaia, Nadia e le altre. (Sul)la pelle delle donne è un romanzo di Cristiana Iannotta, edito da Augh! Edizioni nel 2022.

Di cosa tratta Gaia, Nadia e le altre?

La voce narrante è quella di Paula J. Darc, giornalista freelance, che si ritrova  a collaborare con alcune riviste in ambito medico.

Svolgendo la propria attività, Paula comincia a interessarsi alla Procreazione Medicalmente Assistita (PAM) e, in seguito all’incontro in un convegno con donne che si sono sottoposte alla procedura, decide di raccogliere varie testimonianze per portare all’attenzione mediatica le problematiche legate alla procreazione.

Il romanzo è diviso in tre parti.

La prima è un’introduzione della stessa narratrice, in cui descrive gli interventi salienti di medici e pazienti nelle giornate di convegno, nonché le proprie emozioni e considerazioni preliminari. Le altre due parti del volume raccontano le storie personali di due donne, nelle quali molte possono, però, facilmente riconoscersi.

“Tra tutte le donne che erano lì, avvertii sin da subito la presenza di un’intesa speciale che le legava. Io, ero la mosca bianca.

E così ho continuato a sentirmi anche quando ho iniziato a raccogliere le varie testimonianze che mi sarebbero servite per realizzare questo libro.

Non mi ha mai sfiorata l’idea che le storie che avevo deciso di raccontare potessero essere storie di violenza fisica né, tantomeno, psicologica.

Ho sempre pensato che fossero, principalmente, storie di vita. Purtroppo, con il tempo mi sono dovuta ricredere e ho cominciato a non essere più sicura delle mie convinzioni”.

La prima storia è quella di Gaia, che ha avuto inizio nel 1980, quando, ancora giovanissima, fu illusa da un uomo più adulto.

La delusione e l’inganno hanno segnato profondamente la vita della donna, che, a fatica, è riuscita a riacquistare fiducia in se stessa e negli altri.

Ma ovviamente il destino è crudele, dietro l’angolo si cela sempre una pena del contrappasso, pronta a incombere e a far rimpiangere le scelte del passato.

È difficile non farsi sopraffare, ascoltare commenti insensibili, continuare a combattere per raggiungere un obiettivo, mettere alla prova il proprio corpo e aspettare dei risultati invano.

Ed è ancora più difficile rinunciare alle aspettative, prendere coscienza della propria individualità e che l’unione della coppia non è subordinata alla nascita di un figlio.

“Le  donne che non hanno figli ancora non sono contemplate. È un genere a parte. Sconosciuto. Non sono mamme? E allora sono meno donne. Questo è, purtroppo, il pensiero comune dilagante”.

Quella di Nadia è la seconda storia approfondita da Paula J. Darc. È una storia a lieto fine, ma anche questa caratterizzata da attese, da esami, da silenzi, dall’ascolto di parole pronunciate con leggerezza e da altre terribilmente imprecise e dolorose, che si rivelano giudizi gratuiti, semplicistici e definitivi.

“A quarantacinque anni le donne che fanno figli con queste terapie sono delle incoscienti. E poi… che sono, figli questi? Sono solo dei surrogati!”

Perché leggere Gaia, Nadia e le altre?

Gaia, Nadia e le altre è un libro intenso, rivolto a tutti, che pone l’attenzione sulla maternità, sulle difficoltà di procreazione e sull’importanza che oggigiorno assume la scienza medica per molte donne.

Interessante l’espediente narrativo che ci fornisce il punto di vista della giornalista, obiettivo in quanto nel ruolo di intervistatrice, ma allo stesso tempo empatico nell’esplorare a tutto tondo sentimenti come la sofferenza, la gioia, la delusione e l’inadeguatezza.

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Sinossi

Paula J. Darc, giornalista freelance, partecipa a un convegno sulla procreazione assistita. Emotivamente coinvolta dalla profonda complessità delle storie affrontate durante il simposio, decide di raccontarle in una sorta di reportage.

Nella prima parte, Paula tratteggia le vicende di alcune delle donne presenti all’incontro, mettendo in luce le difficoltà di salute, relazionali, professionali e familiari che accompagnano la decisione di ricorrere alla fecondazione assistita.

In seconda istanza, la narratrice sceglie di portare all’attenzione del lettore le storie di Gaia e Nadia, con le quali stringerà un rapporto di differente complicità ma in grado di far emergere i nodi salienti di un percorso tortuoso, caratterizzato dal desiderio di maternità.

In una società sempre più libera, anticonformista, votata alla realizzazione personale, è paradossale il numero crescente di ostacoli a cui va incontro una donna per affermare il diritto naturale a essere madre. Il romanzo espone, specialmente nelle pagine dedicate a Gaia, tutti gli aspetti psicologici, fisici e morali che contraddistinguono il complesso rapporto esistente fra società e maternità, fra sterilità e psiche femminile.

Titolo: Gaia, Nadia e le altre
Autore: Cristiana Iannotta
Edizione: Augh!, 2022