Il mistero dei calzini scomparsi

di Loriana Lucciarini

mistero calzini scomparsi

 

Ecco uno dei grandi misteri irrisolti dell’esistenza.

Un enigma che racchiude tante domande e nessuna risposta

Dove vanno a finire i calzini una volta entrati nella lavatrice?

Questo è l’interrogativo che milioni di casalinghi si pongono da anni senza aver mai ricevuto spiegazioni in grado di rassicurarli.

E, nonostante studi scientifici e ricerche effettuate in tutto il mondo, questo mistero non è stato ancora risolto.

 

La ricerca scientifica ha dato il suo contributo per risolvere la questione.

Ecco cosa dice la prestigiosa Università dell’Illinois:

«Dopo aver analizzato più di novemila casi, siamo sicuri di poter affermare che l’uscita di un numero di calzini dispari dalla lavatrice è dovuta al fatto che la gente vi inserisce effettivamente un numero dispari di calzini.

Le cause possono essere le più banali e vanno dalla distrazione al teletrasporto.»

[leggi tutto l’articolo: fonte Lercio.it]

Messa così sembra una questione già risolta, eppure in tutto il mondo ogni giorno milioni di calzini spariscono dopo il lavaggio in lavatrice.

Così, mentre la scienza pragmaticamente offre una risposta, la realtà dimostra che una soluzione ancora non c’è e da Philadelphia a Nuoro si alza uno solo coro sconfortato con la stessa domanda: Dove sono i calzini scomparsi?

Molti alludono al paranormale e cinema e tv speculano sul tema con elucubrazioni fantasiose, proprio come la trasmissione Misterix del canale 666, che arriva a dichiarare:

«…c’è un passaggio segreto all’interno della lavatrice – uno stargate d’accesso a un mondo parallelo – dove i calzini riescono a fuggire.»

Oggi proveremo a dirimere questo mistero.
Dunque, dove vanno a finire i calzini scomparsi?

Iniziamo con delle testimonianze:

 

«Faccio estrema attenzione a controllare di mettere le coppie di calzini, ma quando la lavatrice ha finito e metto i panni nel catino non trovo mai tutto ciò che vi ho inserito.»

[Anna, casalinga 34enne di Modena]

 

È possibile ritenere che un’entità magica viva all’interno del cestello di ogni lavatrice e che questa si nutra di calzettoni sporchi e puzzolenti?

Una nuova testimonianza non fuga i nostri dubbi:

“Durante la notte strani rumori provengono dal bagno della mia casa, sono certa che tutto questo rumore fuoriesca dalla mia lavatrice”

[Mirella, nonna 71enne di Marsala]

 

Ma allora è lecito supporre che ci sia un complotto, ordito dalla congrega delle lavatrici, per rapire e non rilasciare i poveri calzettoni?

Un complotto che non fa distinzione di razza o tipologia e colpisce tutti, indistintamente: dalla calza leggera di cotone, al fantasmino colorato, dall’ingombrante calzino sportivo di spugna al terribile gambaletto di nylon.

Si spiegherebbero i messaggi di aiuto provenienti dalla lavatrice, quegli SOS sommessi lanciati in una lingua che noi, purtroppo, ancora non siamo in grado di decifrare: il calzinichese…

L’ultima testimonianza, quella di un giovane ricercatore presso l’Università di Bari, apre a spiragli inquietanti:

«…mi capita di tenere un calzino spaiato per mesi in una cesta. Quando perdo la speranza di ritrovare il compagno e lo butto, dopo un po’ magicamente trovo l’altro calzino, magari infilato da qualche parte della casa – sotto un comodino, dietro un mobile, infilato tra le lenzuola… –

Insomma, troppo spesso si ripetono queste ricomparse sempre e solo dopo che ho gettato via il calzino superstite.

Vorrà dire qualcosa? Possibile credere che sia tutto solo frutto di una coincidenza?»

[Antonio, 25enne, ricercatore di fisica applicata, Bari]

 

Ciò apre un nuovo scenario e ribalta la questione, offrendo una nuova prospettiva del problema.

Potrebbe quindi ogni singolo calzino aver organizzato e ordito la propria fuga per affermare la libertà di autonomia, individualità e autodeterminazione?

Potrebbe essere in atto una lotta per scardinare l’omologazione che vede coppie tutte uguali?

Se questo fosse vero allora io credo che noi dovremmo dare il nostro contributo a questa rivoluzione!

Come? Indossando i calzini spaiati come omaggio all’amore vero, fatto di passione e non di abitudini.

Portare calzini diversi ai piedi non come segno di resa ma come dimostrazione che l’amore libero è quello dove gli opposti si piacciono proprio perché si completano e dove la differenza è una ricchezza, non una condanna.

Bando all’omologazione. Viva l’originalità, l’estro e fantasia!

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#LostSock #Free socks  #free love #kiss

N.B.: Caso chiuso? Così sembrerebbe. Eppure credo che siate in molti a covare il dubbio.

Per quanto mi riguarda sono certa di riuscire a domare un giorno i folletti dispettosi che vivono nel cesello del mio terribile elettrodomestico, chissà che non si raggiunga un armistizio e che qualche calzino scomparso magicamente riappaia, per la gioia dei superstiti rimasti.

Aggiornamoci!

 

 

[il DEMENZIALE articolo È frutto della fantasia dell’autrice – le fonti esistenti, invece, sono STATE RIPORTATE  NEGLI APPOSITI LINK]