Dieci piccoli indiani – serie TV
di Romina Angelici
Miniserie prodotta dalla BBC nel 2015, in occasione del 125º anniversario dalla nascita di Agatha Christie, composta da tre puntate e tratta dal romanzo, intitolata Dieci piccoli indiani (And Then There Were None). La miniserie è l’unica trasposizione in cui il finale coincide con quello del libro, ovvero la morte di tutti i protagonisti. Tecnicamente questo non è uno spoiler perché altrimenti non staremmo parlando di un giallo.
Esistono più finali rispetto al libro
Sì, si parla di più finali perché quando la scrittrice stessa si è occupata di adattarlo per una trasposizione teatrale, ha deciso di modificare il finale (in quella versione i personaggi di Vera Claythorne e Philip Lombard si salvano perché innocenti dei crimini di cui sono stati accusati) Inoltre la critica non acclamò mai questa versione, nonostante questo finale sia stato ripreso in quasi tutte le versioni cinematografiche del romanzo.
Un titolo controverso
A parte le innumerevoli traduzioni del titolo, quello originale del libro era Ten Little Niggers, divenuto negli Stati Uniti And Then There Were None, e infine si è poi deciso per Dieci piccoli indiani.
Il titolo originale deriva dal primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento nelle sue pagine, costituita in realtà da una canzone statunitense, scritta da Septimus Winner nel 1868 e anch’essa pubblicata inizialmente come Ten Little Niggers e successivamente trasformata in Ten Little Indians, per evitare di offendere la sensibilità dei cittadini neri.
La Filastrocca incriminata
Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.
Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.
Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti
salpan verso l’alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l’orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.
I due poveri negretti
stanno al sole per un po’:
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.
La Miniserie
La miniserie è stata scritta da Sarah Phelps che ha confessato di essere rimasta scioccata dalla crudezza e brutalità del romanzo di Agatha Christie, che si distingue effettivamente dagli altri di sua produzione.
Mentre la versione originale è composta da tre puntate, nella versione italiana è stata trasmessa in due, ora è disponibile su Sky. Gli esterni sono stati girati in Cornovaglia mentre Harefield House a Hillingdon, fuori Londra, ha offerto gli interni della villa.
Non sono fanatica del genere ma devo ammettere che mi ha tenuto incollata lì, con una sorta di macabra certezza che prima o poi sarebbero stati uccisi tutti, c’era solo da scoprire come.
Enigma della camera chiusa
È il libro giallo più venduto in assoluto e definito dalla sua stessa autrice come il più arduo da scrivere.
Diversamente dai cicli di Poirot e Miss Marple questo giallo è sviluppato seguendo i canoni dell’enigma della camera chiusa doppia: i delitti si svolgono in un contesto circoscritto; l’assassino, quindi, deve essere per forza uno del gruppo per quanto insospettabile. Il colpo di scena principale, qui, consiste nel fatto che i personaggi muoiano tutti. Ci sono alcune somiglianze con Assassinio sull’Oriente Express ma ho trovato molto affascinante e meno inquietante la versione di Kenneth Branagh
Nell’adozione di questo plot e nel fatto che si discosta dai precedenti impianti rassicuranti (in cui l’investigatore è colui che ristabilire l’ordine e la verità e ha quindi un ruolo rassicurante), qui i punti di forza sono rappresentati proprio dalla sfida offerta al telespettatore di scoprire quale membro del gruppo è il colpevole, dove tutti sono sospettati e sospettabili, grazie a una serie di indizi. Nella miniserie ci sono alcuni dettagli che a ripensarci avrebbero potuto instradare verso il colpevole.
Agatha, chi era costei?
Agatha Christie è una scrittrice, ma ancor più un personaggio, molto affascinante di cui non so molto.
Ho letto qualche tempo fa una biografia romanzata Un tè con Agatha, di Seconda Carta, che ne evocava la peculiarità della sua personalità, l’amore per il secondo marito, i viaggi fonte continua di esperienze, le conoscenze pregresse, l’attrazione per il mondo orientale, i gusti personali e una natura fondamentalmente schiva.
Nel vederla all’opera si rimane ancor più sconcertati e affascinati, attratti e allo stesso tempo destabilizzati dalle creazioni della sua mente, direi anche incuriositi dallo scoprire di più di lei.