Sogni del fiume di Chandra Livia Candiani

Voce all’Emozione
Recensione di Maria Cristina Sferra

Sogni del fiume è una raccolta di brevi fiabe di Chandra Livia Candiani, illustrata da Rossana Bossú, edita da Einaudi nel 2022. 

Di cosa tratta Sogni del fiume?

Chi conosce Chandra Livia Candiani sa che il suo sguardo è limpido come quello di un bambino e la sua penna delicata come un soffio di brezza, non di meno i suoi testi raggiungono profondità difficili da immaginare per chi non ha la stessa purezza d’animo.

In questa raccolta di fiabe brevissime l’autrice dona voce a piccoli esseri che passano inosservati e a oggetti che sembrano non possedere niente di interessante, ma anche ad animali reali e immaginari, a fiori, a entità astratte. Così incontriamo il fiume, la bambina, l’uccellino, ma anche la pattumiera, il silenzio della città, la musica e molto altro.

“Così la musica volava, dapprima tra le nuvole e aggirandole e sfiorandole, nuvolosamente suonava. Ma forse una musica senza suonatore non suona, forse rabbrividisce soltanto.”

La penna intrisa di poesia dell’autrice ci offre un libro di incontri minuscoli e di ampie visioni, dove il vero e il surreale convivono e rivelano al lettore una realtà immaginifica e onirica sospesa in un tempo altro, quasi fosse parte di un mondo segreto e nascosto, lontanissimo dal mondo del quotidiano a noi noto.

Una realtà delicata e commovente che non siamo abituati a cogliere e che Chandra Livia Candiani ci offre con incredibile candore.

“C’era una volta una pattumiera che si chiamava Gemma. Veramente Gemma era il nome che le avevano dato le bucce d’arancia, quelle di banana, le croste di formaggio e le cartacce unte d’olio. La chiamavano Gemma per il suo cuore prezioso.”

Evocativa e delicatissima, questa raccolta ci parla dei sogni dei fanciulli, dei desideri delle piccole creature, dell’esistenza di animali fantastici, della vita inaspettata degli oggetti.

Di racconto in racconto il punto di vista si sposta alla ricerca dell’unicità, del sentimento che attraversa e muove i diversi protagonisti, in una tensione lieve ma imprescindibile a portare alla luce e comprendere i motivi della solitudine, della diversità, della mancanza di amore.

“E il fiume continua a scorrere e la bambina a raccontare, sempre, mai.”

Perché leggere Sogni del fiume?

Sogni del fiume raccoglie quindici fiabe che si sviluppano in uno spazio minimo che va dalle due alle cinque pagine di lunghezza, ciascuna accompagnata da una meravigliosa illustrazione a colori di Rossana Bossú.

Un libro molto curato, un piccolo gioiello che può trasformarsi in un breviario da meditazione, poiché i racconti che lo compongono riescono con delicata e poetica semplicità a smuovere l’inconscio del lettore e a deporre con garbo il seme della riflessione.

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Sinossi

Quindici storie che formano un’educazione sentimentale e ci parlano di solitudine e fame d’amore. Di vita che scorre incessante. Da piccola Chandra Candiani faceva un gioco: vedere quante piú cose insignificanti ci fossero in una stanza, sul tram, in una via e accoglierle tutte in uno sguardo, sorridendogli. Si trattava di oggetti, animali, bambini senza niente di speciale, considerati dagli altri insignificanti. Cosí Candiani, divenuta grande, ha deciso di invitarli nelle sue fiabe e li ha lasciati parlare. Soprattutto ha dato una storia a chi di solito una storia non ce l’ha. Una bambina talmente innamorata di un fiume da desiderare soltanto di corrergli accanto fino al mare. Un usignolo malinconico che nessuno vuole, perché nessuno vuole conoscere la tristezza del cuore. Una rosa che non credeva piú nel vento, ma che proprio grazie al vento riesce a risorgere. Una musica felice scesa sulla terra per un bambino troppo strano. Una pattumiera che racconta ai suoi ospiti, nòccioli di frutta, cartacce, lische di pesce, quanto la loro vita sia stata importante. È la solitudine il filo rosso che lega insieme queste quindici storie, eppure in ciascun personaggio echeggia fortissimo il desiderio vivido di essere parte del tutto, di costruire un legame seppure sottile con gli altri, di gridare in silenzio la fame d’amore che li attraversa. Un amore semplice, intrecciato ai piccoli dettagli, alla minimalità dell’esistenza, ai suoni che popolano le campagne, le città; un amore per una vita minima che chiede timidamente di essere vista, ascoltata, osservata nella sua linfa intima.

Titolo: Sogni del fiume 
Autrice: Chandra Livia Candiani 
Illustrazioni: Rossana Bossú 
Editore: Einaudi