La donna bambina di Mariangela Padovani
Voce all’Emozione
Recensione di Maria Cristina Sferra
La donna bambina. Migrante, la psiche incontrò il corpo è una raccolta di poesie di Mariangela Padovani edita da Controluna nel 2022.
Di cosa tratta La donna bambina?
Piccola, piccina, non è una donna, è ancora una bambina. Il corpo la contiene mentre cambia, si trasforma, si evolve, si modifica, semplicemente cresce.
Ma lei non lo sa, non ancora.
E tutto quello spazio nuovo, dove espandersi, far correre i pensieri, liberare le sensazioni, far giocare i sentimenti, può spaventare.
Ma lei non lo sa, non ancora.
Conoscersi in una nuova pelle è una vertigine, ma solo abbandonandosi al cambiamento e accettando il proprio corpo con amore si può davvero diventare adulti.
E lei lo sta scoprendo.
Non coincido con niente
cerco un nome
che mi contenga
e non trovo altro
che il mio
-indicibile e
cangiante
Le poesie della raccolta indagano il percorso di crescita di una donna che ha il coraggio di guardarsi dentro, la forza di scrivere le proprie debolezze, la consapevolezza di dover colmare le mancanze che sente, la lucidità di comprendere che solo attraversando il buio del proprio inconscio riuscirà a trovare i propri confini psichici e fisici e di conseguenza il proprio spazio nel mondo. E a traghettare così la smarrita bambina interiore nel mondo adulto dove il corpo fisico, caldo e tridimensionale, sarà finalmente casa.
Il pezzo mancante
la pelle fragile
un buco al centro dell’essere-
completa nello scoprirmi
corpo
nel vedermi vista
intrappolata dentro al corpo
tra le viscere e i corridoi bui
un varco
e d’improvviso forme armoniche
e piacere
lo specchio
negli occhi di un altro
C’è un momento preciso nel susseguirsi delle liriche in cui la voce cambia, si fa confronto con l’esterno, con l’altro da sé, con l’universo maschile, tanto differente e necessario per potersi guardare come in uno specchio che riflette con occhi e percezione diversi.
Così, se nella prima fase della crescita il discorso è un soliloquio doloroso che si arrotola senza apparente soluzione sopra dubbi e mancanze, in questa seconda fase il discorso diviene dialogo con l’uomo e riverbera nuove visioni, aperture da cui filtrano ipotesi che possono finalmente diventare certezze.
E carezze.
E soprattutto abbracci dentro i quali la bambina, infine diventata donna, potrà percepire completamente il proprio corpo ed esprimere a pieno la propria essenza.
Ora ho capito
che nell’abbraccio cerco i miei contorni
non ho saputo sentire i confini
del mio corpo – di me
ma ora
ho ritagliato la mia figura dallo sfondo
esisto solida
ma non sola
col corpo nel mondo
Perché leggere La donna bambina?
Lo stile pulito della scrittura di Mariangela Padovani trasmette con intensità le sensazioni più intime che con coraggio la poetessa ha raccolto nelle sue palpitanti poesie.
La donna bambina. Migrante, la psiche incontrò il corpo è una silloge permeata da una sincerità disarmante che racconta in versi quanto è difficile per una ragazza diventare adulta.
Da leggere, da sentire.
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Sinossi
Queste poesie rappresentano un percorso di crescita, verso una sempre maggiore consapevolezza di me e appropriazione del mio corpo: il corpo è infatti al centro di questo viaggio di ricerca di me stessa, dal non trovargli posto al viverlo pienamente, con tutte le contraddizioni dell’essere donna in questa società. Attraverso l’appropriazione del proprio corpo, la donna bambina è diventata donna.