Il secondo piano di Ritana Armeni
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Il secondo piano di Ritanna Armeni è un romanzo edito da Ponte alle Grazie nel 2023.
La recensione che seguirà segue il mio filone dedicato alla guerra delle donne.
Non soldati, ma madri, mogli, figlie che piangono i loro morti o pregano che tornino vivi.
Non soldati, ma ragazze in bicletta a sfidare il regime, consapevoli del valore della libertà e della giustizia.
Non soldati, ma figure accoglienti di profughi, disertori, perseguitati per idee politiche, razza, religione.
Non soldati, ma corpi esposti alla guerra combattuta con la violazione dei loro ventri, con sfregi e torture inaudite.
Non soldati, ma maghe capaci di servire minestre raschiando ingredienti e di ricavarne una ciotola in più per un affamato che bussa alla porta.
Non soldati, ma vittime spirate in una guerra mai voluta e compresa.
Non soldati, ma martiri che hanno guardato il nemico in faccia, con con il coraggio e l’orgoglio di morire per una guerra non voluta ma compresa.
Non soldati, ma sopravvisute a parenti, in città di macerie, con figli da crescere e un futuro da costruire con tenacia, resilenza, voce, mani, braccia, utero di rinascita.
Non soldati, ma eroine.
Ci sono state donne complici di stermini, attive in prima in linea nella guerra che è sempre atroce. Alcune erano madri. Di loro si ha qualche ricordo, perché condannate.
Delle altre si tende a dimenticare. E noi non saremo complici dell’oblio.
Di cosa tratta Il secondo piano?
Roma, 1944.
In un convento di suore francescane, sito alla periferia di Roma, poco lontano dalla Salaria, sette suore vivono dedicandosi alla preghiera, alla cura del giardino e dell’orto e all’accoglienza di bambini per offrire custodia, educazione scolastica e amore. E, se qualcuno bussa alla porta per un piatto caldo, sarà sfamato.
Ma durante la Seconda Guerra Mondiale, nella Roma di cui abbiamo letto, visto e non dimenticato, in un infernale danza di attentati, faide, bombardamenti, fucilazioni, occupazione dei tedeschi, operazioni degli alleati angloamericani, attentati di spie, delazione dei fedeli al Duce e incontri diplomatici nel Vaticano che segneranno la Storia, ci sono piccole storie di grande umanità.
Questa è una di quelle piccole grande storie, e le protagoniste sono suore: donne che si potrebbero ritenere deboli, indifese, indecise, sottomesse non solo a Dio ma ai chierici, ai maschi, deputate alla preghiera, alla cucina e all’accudimento, senza formazione e informazione politica.
Non lo sono.
Sono Donne lucide, intelligenti, coraggiose, impavide, giuste, forti nella fede e nelle azioni: le protagoniste di questa vicenda hanno dimostrato eroismo e purezza di cuore, fierezza e diplomazia, resistenza ai fucili puntati e abbandono alla Vergine. Un’osmosi insolita, perchè alla prodezza di un soldato si accompagna, di solito, un’azione di morte, non un sacrificio per la vita.
Ne Il secondo piano ne conosciamo il carattere di queste suore, la storia personale, le pagine del diario, il senso di colpa per disobbedire al voto di obbedienza, per dover mentire e in alcuni casi sottrarre cibo ai tedeschi, l’ingenuità della novizia e il suo istinto materno, la concretezza dell’economa, l’aspetto burbero ma saggio dell’ottagenuaria, la capacità di evolversi e comprendere che sopra tutti noi c’è un Dio Padre e Madre nello stesso tempo, che ci chiede di osare, non di tacere e nasconderci e, se occorre ,sacrificarsi, come fece Cristo per ciascuno, senza distinzioni.
E scopriamo la situazione incredibile che riuscirono a gestire; in contemporanea il convento ospitava a piano terra: giadino, cucina e un’infermeria occupata da medici e soldati tedeschi; al primo piano le camere delle suore e la cappella; nel secondo piano, nascoste, quattro famiglie di ebrei fuggite al rastrellamento del Ghetto per essere o uccise o deportate nei campi. E tre bambini e un quarto in arrivo.
A rendere la situazione più difficile c’è Remo, il sagrestano, fedele al Duce, che non ha ricevuto attenzione e amore e, pur essendo un uomo adulto, cerca l’approvazione dei tedeschi cercando di cogliere in errore le suore e annotando elementi sospetti, come il secondo piano dalle finestre serrate e il bambino vezzeggiato dalla novizia.
Non vi racconto altro, perchè so che state già immaginando.
Mi limito a citare il titolo di un precedente libro di Ritanna Armeni: Una donna può tutto.
Una piccola nota: la superiora del convento è tedesca.
Perché Leggere Il secondo piano?
Il secondo piano è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca storica, fino all’intervista di chi ancora è in vita, e frantuma lo stereotipo sulle suore, rendendole femministe in un’accezione particolare ma indiscutibile.
Invita anche a riflettere sul discusso comportamento di Papa Pio XII, forse poco coraggioso o forse sapientemente prudente, senza che l’autrice esprimera giudizi, ma riportando in corsivo fatti storici decisivi che si fondono con la quoditidianità del convento e della guerra silenziosa che si combatte con la fede e il coraggio.
La storia è avvincente e commovente, il libro ha un ritmo un po’ piatto (probabilmente voluto) in talune parti, soffermandosi a ribadire alcuni concetti o tormenti interiori, ma la fine fa scoppiare il cuore in petto, facendo provare tutte le emozioni, come se fra quei piani, che il ritmo lento del testo ci ha permesso di conoscere nei dettagli, ci fossimo stati anche noi.
Il libro è concluso, stretto fra le mani.
Sia Voce alle donne portatrici di pace.
Ora si può piangere, con suor Lina, in quel 5 giugno 1944.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/secondo-piano-libro-ritanna-armeni/e/9788833319537
Sinossi
Ritanna Armeni, con l’entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.
In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un’infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto.
A separarli, solo una scala e l’audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell’ultimo anno di guerra, non è «città aperta».
I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione.
In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici.
E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno.
Titolo: Il secondo piano
Autore: Ritanna Armeni
Edizione: Ponte alle Grazie, 2023