Massimiliano Perlato, autore di Farfalle

Voce alle Donne

intervista a cura di Emma Fenu

 

massimiliano perlato
Massimiliano Perlato è nato a Saronno (VA)  e vive a Agrate Brianza (MB).Dal 2006 è giornalista pubblicista nell’Ordine della Regione Lombardia e collabora con diverse testare online e cartacee della Sardegna.

Nel 1997 ha creareto il portale ‘TOTTUS IN PARI’ (www.tottusinpari.it) punto di riferimento dell’associazionismo dei sardi nel mondo.
Nel 2005 ha pubblicato  Occhi e cuore al di là del mare, un saggio verso l’isolaattraverso lo sguardo dell’emigrazione, nel 2021  la piccola racconta di poesie La luna spenta.

Dal 2022 ha intrapreso un percorso pubblicistico con Amico Libro editore, che lo ha visto pubblicare In movimento – l’universo femminile, tasselli globali di un unico mosaico dove sono raccolte 184 interviste-
ritratti di donne sarde, realizzate in 25 anni di ‘Tottus in Pari’, che nel mondo hanno raggiunto i propri obiettivi professionali, e
nel 2023 il libro Daniela – il diritto alla felicità, un testamento d’amore nei confronti della protagonista che ha sposato nello stesso anno, dando voce a pensieri, confidenze e desiderio di rivalsa nei confronti della vita e di tutte le situazioni negative di sofferenza patite.

Farfalle.Quaranta battiti d’ali nell’amare, edito nel 2025, è il terzo atto del dialogo con Amico Libro editore.

Sono  molto felice e onorata di aver l’opportunità di dialogare con Massimiliano Perlato, a cui sono grata per essere stata più volte ospite del suo “Tottus in pari”, un portale di grande valore, E di grande valore è anche il giornalista, lo scrittore e l’Uomo ideatore e promotore del progetto, una persona che, nei suoi libri e nel suo impegno culturale, porta avanti un messaggio forte e coraggioso, proprio per la delicatezza con cui lo porge, che ne potenzia l’efficacia.

In questa occasione ci concentreremo su Farfalle, la sua ultima silloge che contiene quaranta racconti dedicati all’amore: testi scritti con sapienza e talento che sanno parlare all’anima e stupire, perchè non vi si ritrova il “già detto”, ma si segue il percorso di un’evoluzione interiore in cui riconoscersi.

 

Buongiorno e benvenuto, Massimiliano.

È possibile definire l’amore? I tuoi racconti, nell’antologia Farfallle, ne mettono in luce tutte le sfumature.

 

Grazie, Emma.

L’amore puro e sincero è universale e nella sua soggettività, secondo il mio modo di pensare, si deve attenere a delle semplici regole.

I racconti che compongono Farfalle narrano di questo sentimento e lo elebrano in tutte le sue gradazioni. Ho composto un mosaico con diversi richiami autobiografici, cercando di somministrare ad ogni riga scritta il senso più profondo che un cuore umano può percepire.

Ho la presunzione di pensare che un essere umano prima di preparare le braccia ad accogliere altre braccia, debba essere predisposto ad accogliere le proprie. Che la solitudine e le riflessioni siano preziose. Anche se a volte possono far male. Ci insegnano che il dolore taglia ma non uccide.

E nessuno ha il diritto di privarci dell’esistenza per una mancanza d’amore. Una donna quando si spoglia, racconta la sua storia, il corpo femminile non è soltanto pelle, sangue e brividi. Un corpo va ascoltato, corteggiato e protetto.

L’amore andrebbe insegnato agli adolescenti nelle scuole, facendo comprendere per esempio che una frase che capita di sentire spesso come “sei la mia donna” è pericolosa e nasconde rabbia. E non si debba mai pronunciare.

 

Credi nel lieto fine, nel senso delle difficoltà e nel valore della rinascita?

Credo che ogni scrittore metta nero su bianco diversi aspetti del proprio vissuto.

Talvolta sono solo sfumature, altre volte un qualcosa di più autobiografico.

Questo per evidenziare che dietro il libro Farfalle c’è molto del mio recente passato. In particolar modo da quando ho incontrato Daniela, che nel 2023 è diventata mia moglie.
Ci siamo incontrati a quarant’anni di distanza dalle scuole medie frequentate insieme.

Con lei, in questi ultimi quattro anni che considero di rinascita reciproca, ci siamo raccontati. Io ho messo in atto una forma di stalkeraggio attraverso un corteggiamento della parola, con scritti quotidiani che poi rielaborati, hanno portato alla pubblicazione di questo libro. In tanti racconti si evidenziano richiami alla nostra adolescenza e agli anni della scuola vissuti insieme.

Quindi si, credo fortemente nel lieto fine e con il libro ho voluto fortemente rimarcare questo aspetto.

 

Nella tua opera si respira consapevolezza e bellezza, dolore e speranza, caduta e risalita. È in questo procedere il senso della vita?

Per rispondere a questa domanda, mi riallaccio al primo racconto del libro, quello propedeutico intitolato Farfalla che vuole essere una sorta d’introduzione al testo che racconta molto del messaggio intimistico che voglio trasmettere.

Mi riferisco al desiderio di ognuno di noi di vivere più intensamente le proprie emozioni. Far crescere pilastri inamovibili alla propria esistenza nella ricerca della vituperata felicità. E questo è necessario farlo senza mai arrendersi anche di fronte alle tante cadute, cercando sempre di amare in modo incondizionato, anche quando tutto sembra portare nella direzione opposta.

Oggi viviamo in un contesto complicato dove tutto è frenetico e dove si fa fatica ad avere confronti con se stessi nel dialogo con
le altre persone. E questo è penalizzante allo stremo. Perciò si rende insindacabile l’esigenza di tornare ad apprezzare la semplicità.

E così facendo si hanno possibilità in più di scorgere la bellezza delle piccole cose.

 

Hai fede in Dio? Esiste, secondo te, un disegno o un destino?

In ogni persona il rapporto con la Fede è molto personale. Un ragionamento che vale anche per me. In diversi racconti menziono Dio definendolo “il Supremo”.

Tra i racconti che non ho incluso nella raccolta, avevo proprio un passaggio intitolato “Dialogo con il Supremo” in cui mi raffrontavo con lui su tematiche anche scomode proprio alla ricerca di un disegno o un destino che noi umani, non possiamo decidere.

 

La grandezza dei tuoi racconti sta nel messaggio che veicolano con delicatezza ma potenza: vuoi svelare ai nostri lettori il suo intento narrativo?

Dare del tu all’amore che esplode nel cuore di chi ama. L’amore non si chiede. Imparare a volersi bene, a gratificare se stessi, sapendosi principalmente ascoltare.

Sempre in riferimento al primo racconto “Farfalla” ad un certo punto la voce narrante dice:

“Volteggio spesso dove gli altri non sono mai riusciti ad arrivare. Mi tengo stretta. Non c’è nessuno capace di insegnarmelo. Non c’è nessuna più brava di me a saperlo fare. Sono stata tradita. Non ricordo bene se è accaduto milioni di anni fa o semplicemente diversi mesi fa. Non mi hanno mai tradito le sensazioni, mi sono tradita da sola non ascoltandomi. Non do la colpa al mondo crudele che mi delude, sicuramente non ha niente di meglio da offrirmi, ma ho fiducia comunque nelle persone, nella loro sensibilità e nell’opportunità che l’amore può dare, come in questo libro. La fiducia, che bel termine! Ma dietro a quelle sette lettere, c’è nascosto un mondo. Capita solo quando trovi la persona giusta. Quella che, non sai perché, ti fidi e basta”.

La cronaca dei nostri tempi purtroppo è piena zeppa di situazioni drammatiche e cruente dove la donna sopprime di fronte a l’uomo-animale. Evviva l’amore vero, puro e pulito, quindi.

Perché questa è l’unica definizione che io associo a questo sentimento e che spesso viene sporcato, sprezzato, ucciso dall’ignoranza e dalla malvagità.

 

La scrittura è un mezzo per trovare risposte a domande esistenziali o per accettare che non tutto sia controllabile?

Scrivere è un mondo parallelo. un credo a cui dedico tantissimo tempo.

Coltivare questa passione è come chiudersi in una stanza senza porte e finestre in cui si è soli con i propri pensieri.

E si naviga in un mare quieto fatto di fantasie; è una sorta di immensità intrinseca dove si plasma l’incommensurabile coscienza dell’onnipotenza che si raggiunge quando si decide di scrivere.

Sono uragani di pulsioni e d’intelletti mai identici a loro stessi. In quelle situazioni non si pongono limiti e si ricercano risposte anche impossibili.

 

Esiste, a tuo avviso, una scrittura al Femminile?

Sorrido a questa domanda e con convinzione rispondo di si.

Mia moglie ritiene che nel mio intimo abbia una sensibilità e prerogativa femminile molto spiccata che si evidenzia fortemente quando scrivo.

Per la delicatezza in cui accarezzo le peculiarità dell’universo donna e per come ne prendo decisamente le difese d’innanzi alle difficoltà.

Daniela è la mia musa ispiratrice. La personale svolta di scrittore c’è stata con la sua presenza e da allora il mondo femminile è padrone del mio intelletto.

Il libro In movimento del 2022, raccoglie 184 storie al femminile e mette in evidenza il ruolo della donna sarda nel mondo. Farfalle oggi in libreria è la lettura del Sentimento Nobile per eccellenza visto attraverso gli occhi delle donne. Lo stesso
progetto che ho in serbo, ha una donna come protagonista principale.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho il progetto ambizioso di pubblicare un mio primo romanzo.

Il libro sarà dedicato a mia madre scomparsa qualche settimana fa ed è ambientato nella “sua/nostra” Sardegna, quella dell’oristanese, della borgata di pescatori di Marceddì, frazione di Terralba.

Sarà un intreccio di tre esistenze legate l’un l’altra per vincoli affettivi e di amicizia. Il tema ambientale sarà il leitmotiv che darà un senso alla storia.

Un’industria che inquina e nasconde le scorie radioattive in mare, al largo delle coste sarde, sarà il sottofondo che darà tonalità anche forti al racconto che passa dal rosa al noir e viceversa.

Con l’aggressione alla protagonista principale del racconto nel parcheggio sotterraneo dell’azienda dove lavora a Milano, ci sarà l’inizio di un paludoso percorso personale indagatore nella verità e nella giustizia per Caterina, donna determinata e volitiva che suo malgrado, trascinerà in un vortice oscuro di angoscia e morte, gli affetti più vicini.

Il trasferimento in Sardegna, sarà il crocevia risolutivo per l’evolversi della vicenda. Caterina ritrova l’amica adolescenziale Elena con cui in età adolescenziale ha vissuto una coinvolgente storia d’amore. Quest’ultima è una donna alla continua ricerca di rivalsa con la vita.

E Mattia, il pescatore della Laguna di Marceddì che con saggezza e protettività, ridarà equilibrio e stabilità alla protagonista. In un mosaico di rimpianto e dolore, sarà una continua lotta tra amore ed oblio nel cogliere “Il peso degli Attimi”, che è il titolo ad oggi provvisorio del libro, dell’esistenza tra punti di equilibrio raggiunti per taluni protagonisti, smarriti definitivamente per altri.ù

 

Grazie a Massimiliano Perlato per averci condotti nel suo mondo interiore e nel senso autentico dell’amare,

Link d’acquisto

https://www.ibs.it/farfalle-quaranta-battiti-d-ali-libro-massimiliano-perlato/e/9791282141000?srsltid=AfmBOoqDri6SnE4nxI5Q9mOx03iH-uubXYq0xoF6BeWE30AWuqWNPHdK

 

 

Titolo: Farfalle
Autore: Massimiliano Perlato
Edizione: Amico Libro, 2025