Benedetto il frutto di Giulia Villoresi
Voce alle Donne
recensione di Emma Fenu
Benedetto il frutto è un romanzo di Giulia Villoresi edito da Marsilio nel 2022.
Di cosa tratta Benedetto il frutto?
A metà degli anni Novanta una ragazza, orfana di madre portoghese, dopo essere cresciuta a Roma, sceglie di diventare suora, senza subire nessuna costrizione.
Ma il suo diario, escamotage lettario, rivela la sua scoperta della pulsione sessuale, del desiderio e del piacere pur sotto il velo.
Rararmente fornisco informazioni sull’autore, ma in questo caso è opportuno ricordare che Giulia Villoresi ha un dottorato in Istituzioni Religiose e Storia della Chiesa, quindi, presumibilmente, se ha intitolato la sua opera con un riferimento alla sacre scritture e alle non sacre, ma celebri, dell’Ancella della Atwood, e se ha camminato sul rasoio, ma che dico, sulla spada affilata del clichè della monaca libidinosa, prima ingenua, poi instradata all’amore saffico e eterosessuale, un buon motivo deve averlo avuto.
Leggete questo libro se:
- Trovate sorprendente che le sue abbiano una vagina, delle reazioni fisiologiche e siano donne che hanno compiuto una scelta, ma non asessuate,
- Trovate erotico che una suora viva nel conflitto di coscienza, come tutti, e lo risolva acquisendo maturità, crescendo come religiosa e come Donna,
- Vi piacciono le descrizioni particoleggiate di preliminari e amplessi.
- Le suore rientrano nel vostro più recondito immaginario erotico.
Ma sappiate che nessuna di queste motivazioni mi ha spinto a iniziare la lettura e a proseguire il resto.
Perché leggere Benedetto il frutto?
Perché il contesto erotico ingloba il romanzo di formazione: non è una novità, ma non è nemmeno scontato.
Personalmente lo ho trovato un po’ ridonante, ma non sono la misura del mondo: per me merita di essere consigliato, non ve lo propongo come nuova Bibbia e nemmeno come La Recherche. Del resto non che io abbia recensito romanzi definiti da me tali. Forse valgono tanto, ma io, da contemporanea, davvero non me ne sono accorta. Perdono.
Mi limito alla definizione con semplici aggettivi: “bellissimo”, “notevole”, “valido”, “interessante”: il resto è il lavoro sacro e sublime del lettore.
Continuamo a chiederci: Perchè leggere Benedetto il frutto?
Perchè se avete letto il dialogo, nell’altro libro prima citato:
“Sia Benedetto il frutto.”
“Possa il Signore schiuderlo.”
siate pronti a intendere in moltiplici modi il frutto in questione come:
- bambino
- utero
- clitoride
- vulva
- mela
- melagrana
- orgasmo.
Benedetto il frutto svela il rapporto con il sesso di molti religiosi, non di tutti, senza tabù e stereotipi che da ambo le parti, ossia in suore, monache, monaci e preti, e in laici sono tutt’ora vivi, anche all’interno dei soggetti interessati, non solo verso gli altri.
E, riflettendoci, definire qualcuno Altro è sempre impegnativo, definirlo tale per una scelta personale di cui il sesso, in realtà, non è il cardine dei voti, nè l’unico voto, è già uno steoreotipo.
Benedetto il frutto è esplicito, non volgare, non erotico in senso strettamente legato ad una categoria letteraria. Tratta di eros, questo sì. E ci fa comprendere come il rapporto con esso condizioni le fasi della vita di tutti, le decisioni, i conflitti, gli istinti, le ossessioni.
E, se la nostra cultura manichea di stampo greco arcaico e ebraico, divide fra spirito e anima, che conducono all’ascensione apollinea, e corpo e sesso, che fanno declinare verso gli abissi ferini e dionisiaci, è opportuno farsi domande.
Non c’è un’alto e un basso verso cui tendere per essere se stessi.
Benedetto il frutto che ci rende Donne, fertili di rivoluzioni, in corsa con i lupi, nel rispetto di ogni scelta, di ogni vita, di ogni forma di piacere, scoperta, dono dell’essere donne e uomini liberi, senza alcuna forma di violenza.
Link d’acquisto
https://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/2971282/benedetto-il-frutto
Sinossi
Faustina, origini portoghesi, ha trascorso l’adolescenza confinata in un paesino a nord di Roma, sognando il suo futuro da suora con la stessa fiducia con cui le sue coetanee sognavano quello da sposa.
Questo è tutto ciò che sa di se stessa.
Orfana di madre, con un padre rozzo e chiuso e vari parenti nelle istituzioni ecclesiastiche, a neppure vent’anni prende i voti ed entra in un prestigioso istituto scolastico come novizia. S
iamo a Roma, nei primi anni Novanta.
Ora che il sogno si è realizzato, Faustina può finalmente respirare.
È precisa, affidabile, gentile con le compagne e apprezzata dalla Madre Superiora; arrossisce continuamente e non pensa male di niente e di nessuno; non ha velleità, non ha vere amicizie, né qualcosa di interessante da dire.
Sembra proprio che questa giovane suora non chieda altro alla vita. Eppure, sotto questa personalità ce n’è un’altra che preme per essere conosciuta.
Un giorno qualunque, Eros, «come il vento del Nord rosso di fulmini», irrompe non invitato nella sua vita.
Quel che seguirà non è solo la storia di una suora, ma quella di chiunque scopra tardivamente di avere un corpo.
Perché la vicenda di Faustina, attingendo a uno dei cliché erotici (e letterari) più potenti di sempre, racconta la rimozione sessuale di un’intera civiltà.
Un libro scritto con il corpo, da leggere con il corpo.
Autore
Titolo: Benedetto il frutto
Autore: Giulia Villoresi
Edizione: Marsilio, 2022