Vento

“La sinfonia del vento” di Maura Maffei

Recensione di Elisabetta Corti

24 maggio 1915. 24 aprile 1916.

Forse ai miei connazionali dirà molto la prima data, al mio paese adottivo invece la seconda.

Di sicuro segnano la vita ed il destino di Gabriele Selvaggi e Ciarán O’Murchu.

Il primo, insegnante di conservatorio, uomo irreprensibile, sposo innamorato. Si unisce alla “causa” del suo paese più per il dovere legato alla sua condizione di “giovane in età d’armi” che non un credo nella guerra.

Il secondo, giovane direttore d’orchestra di fama internazionale. Vive con leggerezza una relazione sfacciata per quel tempo. Si unisce alla causa Irlandese con spavalda arroganza, giocando al gioco della spia, convinto fino in fondo di uscirne vincitore.

Due uomini diversi, che si incontrano tramite la loro passione comune: la musica.

Ciarán potrebbe cambiare la vita di Gabriele. Eppure, dopo l’unico breve incontro tra i due, sarà Gabriele a cambiare la vita di Ciarán, affidandogli ciò che ha di più caro.

La storia di Gabriele e Guerriera, la giovane moglie in speranzosa attesa della fine della guerra diventa, per un evento tragico e fulmineo, la storia di Guerriera e Ciarán.

Che tipo di storia, però, non voglio rivelare.

Ancora una volta mi trovo tra le mani un libro di Maura Maffei. E mentre plasma i personaggi di questo nuovo ed appasionante romanzo, ecco riapparire la musica.

“La sinfonia del vento”, infatti, è l’azzeccatissimo titolo di questa storia a suon di musica. Ogni capitolo è anticipato da un’aria, o una sonata, o comunque un pezzo classico.

Le guerre che aprono i primi capitoli, lasciano spazio al dopoguerra, in un clima di dignitosa ricerca di gioia.

Di nuovo, due personaggi che non potrebbero essere più diversi di così, imparano a conoscersi.

Si avvicinano lentamente e sembrano danzare, nonostante le condizioni avverse che li vede incontrarsi.

Accompagnati dalla musica si riscoprono, abbattendo muri, ricostruendo, come solo nel dopoguerra si può fare.

Eppure c’è ancora un segreto, un grande segreto, che deve essere svelato, prima che sia troppo tardi.

Ma quando è troppo tardi? E quanto amore si deve mettere in gioco per superare i propri pregiudizi?

Bisogna spingersi oltre, oltre il dolore che ci tiene ancorati a terra, oltre i muri che non ci permettono di contemplare l’orizzonte.

Forse in maniera sfacciata, dopo una meravigliosa carrellata di pezzi di musica classica, ho pensato ad un pezzo più attuale di Max Gazzè che sembra perfetto per terminare questa recensione:

Una musica può fare
Salvarti sull’orlo del precipizio
quello che la musica può fare.

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Titolo: La sinfonia del vento
Autore: Maura Maffei
Editore: Parallelo45