Il bambino di carta di Marina Manazza

recensione di Gianna Ferro

Il bambino di carta è un romanzo di Marina Marazza edito da Solferino nel 2023.

Di cosa tratta Il bambino di carta?

Siamo nella Londra del 1920, la prima guerra mondiale è finita da poco, e Daphne de Sélincourt ha appena partorito un bel maschietto al quale lei e il marito Alan Milne danno il nome di Christopher (come Marlowe, il grande poeta) Robin (come Robin Hood), ma per tutti sarà sempre Billy.

«Peccato che non sia una bambina» disse Daff, come veniva chiamata di solito, attirando la disapprovazione della tata Olive, che da subito si prende cura del bambino in modo amorevole e con immensa devozione.

Alan Alexander Milne è uno scrittore, un giornalista e uno sceneggiatore, colto e raffinato, e aveva voglia di lasciarsi alle spalle il conflitto mondiale che si era da poco concluso. Così come i suoi amici intellettuali del calibro di Kipling, Wells, Wodehouse, Chesterton, Jerome, Barrie, compagni di penna e di battaglia.

“Ma la notte, quando gli incubi si fanno più spaventosi, quando tutte le paure si ingigantiscono, quando i ricordi diventano sequenze di film dell’orrore e il muso nero della depressione spunta dietro le tende, allora per Alan è un gran conforto cercare la presenza di suo figlio.”

Mentre Alan cerca nella scrittura un motivo per sopravvivere e sconfiggere i dèmoni che si ripresentano tutte le notti, Daff è impegnata a suo modo in club esclusivi a discutere di tematiche sociali del suo tempo.

“Allora io vado, Olive, ragazza mia. Si ricordi che oggi è una data importante! Per me, per lei, per tutte le donne. Ivy Williams è stata nominata avvocato patrocinante. La prima donna avvocato! Ormai possiamo fare tutto. Il medico, il professore. Al mio circolo tengono una riunione in suo onore.» Sorride e batte le mani guantate una contro l’altra. «Ci voleva la guerra per dimostrare che siamo capaci quanto gli uomini. Loro al fronte e noi a casa, a gestire tutto quanto. Ah! Niente sarà più come prima.”

Billy intanto cresce con un padre sempre chiuso nello suo studio a scrivere di qualcosa e una madre distratta dalla ricca vita di società. Olive è l’unica a infondergli certezze e a inondarlo di tenerezza, fino a quando Alan osservando il figlio giocare con un orsetto, avuto in regalo al suo primo compleanno da Daff, ha l’idea geniale di scrivere un racconto di avventure sul rapporto tra suo figlio, l’orsetto e gli altri animali di pezza, anche se Milne non si era mai dedicato, prima di allora, alla letteratura per bambini.

Ecco che nasce la saga dell’orsetto Winnie the Pooh e con questo libro scopriamo che quel mondo fantastico è realmente esistito.

“Billy tiene l’orso Winnie tra le mani. Ha le braccia tese in avanti e lo muove come una marionetta. Il pupazzo ha qualche anno,ormai, ma è stato spazzolato e accudito con diligenza e, per quanto un po’ vissuto, fa ancora la sua figura. La famosa lana dello Yorkshire resiste. Olive anima sorridendo un altro pupazzo, un maialino rosa pallido.[…]«Ah,signore! Questi pupazzi sono una benedizione per sopravvivere a un giorno di pioggia. Ci si possono fare tanti giochi e Billy ha una grande fantasia. Gli piace farli recitare!» “

Inconsciamente, forse, è anche un modo, quello di Alan, per capire e avvicinarsi di più al figlio.

Le avventure scritte prendono forma anche grazie  alle illustrazioni del famoso Ernest Howard Shepard, che ritraggono Billy e il suo orsetto.Lo scenario descritto nei libri è quello del bosco vicino Cotchford Farm, antica fattoria nell’Est Sussex, dove i Milne avevano preso una casa per le vacanze. Prende vita, così, l’orsetto più famoso d’Inghilterra e Christopher Robin diventa un personaggio di “carta”.

“Ogni volta che sente nominare Christopher nel racconto Billy sorride, imbarazzato. Papà ha raccontato quel che lui fa con il suo orso e ha riportato le loro conversazioni. Non proprio esatte, ci sono cose che loro non si sono mai detti o forse è Billy che non se le ricorda. Però l’orso che lui abbraccia prima di dormire è lo stesso che va a caccia di miele nel Bosco dei Cento Acri. In effetti quando si gioca si immaginano delle cose. E papà è bravo a immaginare.”

Il successo delle storie li travolge inaspettatamente e diventa internazionale. Un sogno bello, entusiasmante, Christopher Robin al centro del mondo, ma forse anche troppo per un bambino che cresce con una “etichetta” così pesante.

Perchè leggere Il bambino di carta?

Forse perchè è anche una storia vera? O perchè dietro alle apparenze c’è sofferenza e inquietudine?

Marina Marazza – specializzata in tematiche di storia, società e costume – con questo romanzo ha reso attuale una storia bella, magica, piena di passaggi di alta letteratura, ma che porta alla luce temi importanti: sentimenti celati, il pudore di aprirsi agli altri, il bullismo, la fragilità dell’essere umano, la genitorialità.

Il bambino di carta è un libro che indaga il rapporto di un padre emotivamente scosso e di una madre che vive di luce riflessa, con un figlio diventato oggetto dei loro successi che viene usato dai grandi e deriso dai suoi coetanei. L’insofferenza di Christopher Robin, la sua solitudine e le complicate relazioni che ha con gli altri, non sono motivo di preoccupazione di due genitori volti e concentrati sui propri problemi di adulti irrisolti.

“Lui è entrato dentro Christopher Robin, si è trasformato nel bambino con i pantaloni corti, si è insinuato nel personaggio di suo figlio come un demone possesore per piegarlo ai suoi bisogni di autore. Ha fatto fare al bambino che non esiste il ruolo che gli è servito dentro il suo libro. Perchè Christopher Robin in realtà non esiste, è solo finzione letteraria. Billy vive una vita vera nella realtà e Christopher Robin vive una vita fittizia solo dentro il Bosco dei Cento Acri. Ma nessuno potrà mai capire la sottile differenza.”

Molto bella e centrata la postfazione del libro di Alberto Pellai. E come si fa a non essere d’accordo con lui quando dice che non basta scrivere belle storie per rendere felici bambini di tutto il mondo, regalando allegria, sogni e spensieratezza, se non sei riuscito a dare amore a tuo figlio, facendo di lui un bambino infelice?

Il bambino di carta è sicuramente un libro che apre alla storia, alla letteratura, soprattutto quella inglese, al sociale, ma che offre molti spunti di riflessione.

È un libro di formazione rivolto a tutti, ambientato nel primo Novecento, ma talmente contemporaneo per i temi che tratta che vale davvero la pena leggere.

Link di acquisto: https://www.ibs.it/bambino-di-carta-storia-del-ebook-marina-marazza/e/9788828213963

Sinossi

«Si può passare la vita a comunicare col proprio padre per interposta persona?» Il giovane tenente Milne se lo chiede al riparo di una tenda da campo, nel cuore nero della Seconda guerra mondiale. Anche suo padre Alan è stato in trincea, nella guerra precedente, quel padre con cui non è mai riuscito a comunicare, a dirsi le cose veramente.

Eppure, le parole sono il mestiere di Alan, uno scrittore famoso: è lui l’inventore di Winnie The Pooh. Mentre chiude sospirando la lettera paterna, nella tenda, il tenente non sa che pochi giorni dopo si troverà a lottare per la propria vita e, in un silenzio sospeso sull’orlo della fine, a riviverla, fin dal primo vagito risuonato in una casa rossa di Chelsea, nella Londra dei ruggenti anni Venti del Novecento.

Va così in scena la storia di una famiglia travolta dal successo: quello di Alan A. Milne, che si ispirò per il personaggio di Christopher Robin a suo figlio, ancora bambino. Rubandogli l’infanzia, perché ben presto l’orso Winnie e la sua combriccola cominciano a gettare un’ombra troppo lunga per permettergli di crescere come un bambino in carne e ossa e non di carta.

Tate e suffragette, club esclusivi per gentiluomini e reduci feriti nel corpo e nell’anima, gli scioperi dei lavoratori e le baldorie dei ricchi, la letteratura di Kipling, di Conan Doyle e di Barrie che parla al mondo intero e l’incomunicabilità tra le mura di casa, il bullismo e la fatica di crescere.

C’è tutto questo e molto altro nelle pagine di un romanzo in cui Marina Marazza fa rivivere la storia di un padre e di un figlio, celebri eppure ordinari, vicini alla contemporaneità e alla vita di tutti noi.

Titolo: Il bambino di carta

Autore: Marina Marazza

Edizione: Solferino, 2023