“Audrey Hepburn. Piccole donne grandi sogni”

di Maria Isabel Sanchez Vegara e Amaia Arrazola

recensione di Emma Fenu

Audrey Hepburn, scritta da Maria Isabel Sanchez e illustrata da Amaia Arrazola, fa parte della bellissima collana Piccole donne grandi sogni edita da Fabbri nel 2018.

Occhi grandi, profondi come pozzi.

Audrey non è solo un’icona di bellezza e eleganza: è un modello femminile attuale e molto positivo.

Viene raccontata ai bambini come un’eroina che superò la fame e le brutture dell’invasione nazista e che seppe reinventarsi.

Dovendo abbandonare, a causa della malnutrizione, la carriera di ballerina, si dedicò ai musical fino a quando non divenne una stella del cinema e della moda.

Occhi grandi, luminosi come fari.

La sua luce non brillò solo nelle notti degli Oscar, ma in quelle di tutto mondo e di tutti i cieli.

Divenuta ambasciatrice dell’UNICEF, spese le sue energie per i più piccoli, dimostrando come delicatezza, gentilezza e dolcezza sono conciliabili con forza, determinazione e umiltà.

Occhi grandi, trasparenti come specchi.
Occhi grandi, come i sogni di tutti.

Lo stile di Audrey Hepburn è semplice ma non edulcorato, le illustrazioni trasmettono un’atmosfera vintage, nella ricchezza di colori e dettagli: la narrazione risulta efficace e accattivante.

Link d’acquisto

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Sinossi

Da piccola Audrey voleva fare la ballerina, ma la guerra infranse ogni sua speranza.

Allora si reinventò attrice e, interpretando storie magnifiche e personaggi indimenticabili, divenne un’icona del cinema e della moda. La soddisfazione più grande, però, la ottenne come ambasciatrice dell’Unicef.

Perché Audrey non desiderava né fama né ricchezza, ma portare affetto e aiuto a tutti i bambini del mondo.

Audrey ha realizzato il suo sogno. E tu?

Età di lettura: da 6 anni.