“Cara amica” di Liliana Sghettini

Contest Lettere al Femminile

Cara amica

Cara Amica,

ieri sera, come d’abitudine, ho controllato la posta elettronica e visto che una tua nuova e-mail era tra la posta in arrivo.

Leggere sulla fredda pagina della mia casella di posta il tuo nome in grassetto, ben evidenziato, mi dà sempre una certa emozione.

Non è da paragonarsi certo a ciò che si prova con il profumo della carta da lettere né al piacere di trovare una busta nella propria cassetta della posta, ma questi sono gli strumenti a nostra disposizione oggi ed è bene usarli per restare in contatto vista la distanza geografica che ci separa.

Leggendo che si trattava di un breve messaggio e non di un testo corposo non ti nego di aver avuto un pizzico di delusione, sai quanto io adori leggerti,  ma poi sono stata ugualmente contenta di ricevere tue notizie viste le tue condizioni di salute che in questo periodo non ti consentono di più.

Ho appreso con grande gioia che il tuo dono per me è finalmente partito e che presto arriverà, ne avevamo parlato e lo attendo con molta ansia .

Sul momento però rapita dall’allegria nel pensare a quel momento o forse confusa dalla velocità che questi strumenti elettronici impongono non ho dato peso alle parole che hai utilizzato per comunicarmelo.

Durante la notte, rapita da quello stato di veglia e sonno, in cui le paure e le ansie si acuiscono e ti tormentano come incubi ad occhi aperti, le tue parole, “ti ho inviato il mio libro testamento” sono riaffiorate alla mia mente.

Conoscendo la tua vitalità ed energia magari hai definito la tua raccolta “Libro testamento” solo per esorcizzare alcune paure che tutti abbiamo nel pensare alla morte.

O forse hai trovato un semplice modo per deridere il passare inesorabile del tempo che ci attanaglia tutti…

Non ti nego però che le tue parole hanno scosso in me un doloroso campanello di allarme.

D’improvviso mi sono resa conto del valore che il tuo dono avrà per me, cara amica e donna unica!

Il destino ci ha fatto incontrare per una circostanza che alcuni definirebbero  casuale ma che noi ben sappiamo nulla ha a che fare con il caso.

Al contrario trattasi di una circostanza parte di un chiaro disegno del quale però ancora ignoro la reale portata.

L’età anagrafica che purtroppo ci divide decreterà il passare del nostro tempo insieme ma non potrà mai renderci distanti nello spirito e nelle anime.

La felicità che mi hai donato svelandomi di essere tra le poche persone a te care che avrebbero avuto il privilegio di ricevere il tuo “libro testamento”, è stata tra le ricompense più inaspettate che la vita mi abbia donato.

Sai quanto ti stimo e che valore hanno per me i tuoi scritti pregni di preziose esperienze di vita raccontate al lettore attraverso i personaggi che hai creato.

Credo nelle persone e nelle unioni che nascono malgrado gli ostacoli del tempo e dello spazio presto sormontabili con un sentire comune.

La tua amicizia ha rafforzato in me la convinzione che esistono i legami veri ed ha edificato in me una strada di speranza per il futuro.

Una speranza solida di potermi aggrappare, quando ne avrò bisogno, a quanto ci siamo donate con il sostegno reciproco e la condivisione di vittorie e sconfitte.

D’altra parte la consapevolezza del dolore futuro che dovrò affrontare quando non sarai più con me, è viva e pungente.

E cerco uno spiraglio di luce che c’è, deve esserci, come sempre  accade quando si accetta che la vita è per tutti un veloce passaggio.

Il mio spiraglio sarà il tuo amore e le parole impresse su carta ne saranno strumento eterno.

Cara Amica queste poche righe, sgorgate come acqua cristallina dalla sorgente, che ne è vita, per dirti dirti grazie di volermi bene!