Un amore di Dino Buzzati
Voce all’Altrove
recensione di Cynthia Collu
Un amore è un romanzo scritto da Dino Buzzati pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore nel 1963.
Venticinque anni fa o giù di lì leggevo per la prima volta Un amore.
Pochi anni prima avevo terminato Il deserto dei tartari, e mi aveva lasciato dentro un tale rimescolio che non osavo conoscere altro di Buzzati – né Il deserto l’ho mai più ripreso in mano, troppo presente la possibilità di una delusione (e chi vorrà mai farsi defraudare della dolcezza di un ricordo, della solarità melanconica dell’infanzia? molto meglio lasciare le cose dove stanno, posate come pulviscoli nella luce).
Perché leggere Un amore?
Un amore non mi era piaciuto granché.
Il deserto dei Tartari se lo ingloba, e mentre noi cerchiamo di seguirne le tracce lo fa smarrire tra le dune lo inghiotte nelle sue viscere di sabbia e prevale nei nostri ricordi.
Così Un amore non mi era molto piaciuto.
Ho dovuto – voluto – riprenderlo in mano adesso che sto scrivendo delle cose, e mi serviva rileggerlo.
E così ho scoperto, è difficile dirlo, è difficile non essere fraintesa, che Buzzati è un grande scrittore.
Intendiamoci, lo sapevo anche prima, di lui era presente la malinconia e tutto il resto, insomma le cose che tutti sappiamo di lui mentre leggiamo Il deserto dei tartari, ma non mi ricordavo anzi non ero in grado di capire che splendido trapezista del linguaggio fosse questo autore.
Mi sono ritrovata incredula a ritrovare l’ossessione del protagonista negli arditi passaggi verbali (in una breve frase ce n’erano tre: passato remoto, presente e futuro, tutto nella stessa brevissima frase), negli improvvisi cambi di marcia delle voci.
Buzzati passa dalla terza persona alla prima con un’eleganza sfacciata, con una tale allegra impudicizia che manco ce ne si accorge se proprio non lo si deve volere, nella costruzione delle frasi. Ossessione data dal ritmo delle parole ripetute elaborate semplici pulite senza virgole con le virgole i punti dove non te li aspetti.
Ah. Siamo nel 1963.
Così mi sono data della stupida per aver aspettato tanto e ho dato degli stupidi a quelli che gli autori italiani manco per le palle, anche quelli del Novecento cicca, sono meglio gli americani gli israeliani i cecoslovacchi insomma noi sempre di serie b, tanto per non smentirci.
Ma di cosa tratta Un amore?
Ragazzi, leggetevi Buzzati.
La storia? Ah, sì, un cinquantenne s’innamora di una prostituta giovanissima, lei lo piglia per i fondelli e lui ci soffre. Il finale è stupendo.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/amore-libro-dino-buzzati/e/9788804668176
Sinossi
«La consolazione, la felicità era tale che il modo di raggiungerla non aveva più alcuna importanza.»
Una Milano che è insieme ritratto della metropoli e simbolo della babele d’ogni tempo.
Su questo sfondo si muove il protagonista di Un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che è rimasto nell’intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli.
E così il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un’epoca.