Eva di Claudia Bresolin
recensione di Antonella Spanò
Eva è un romanzo di Claudia Bresolin edito da Gli scrittori della porta accanto nel 2022.
Di cosa tratta Eva?
È un romanzo narrato da punti di vista differenti, che si incentra completamente su due misteriose figure femminili, Adéle ed Eva.
È Tommaso la prima voce narrante, il giovane proprietario di una libreria romana.
Tommaso ha da poco tempo cambiato radicalmente vita e teme che il suo investimento, all’epoca dell’avvento degli e-book, si riveli fallimentare, ma sulla sua strada appare Adéle Lefèvre, la bellissima e algida figlia di un impresario musicale belga.
Il loro primo incontro è assolutamente indimenticabile e avviene su un aereo, il cui corridoio la donna percorre con una falcata elegante e sicura.
Ha in mano una ventiquattrore nera che le dà tutta l’aria di una gangster professionista.
In realtà Adéle si occupa di marketing e prende a cuore le sorti della libreria di Tommaso, tanto da attivare tutti i suoi contatti per un lancio in grande stile.
“Era distante da me, non la conoscevo affatto, eppure mi coinvolgeva. Ero convinto che anche lei fosse attirata da me. Altrimenti perché preoccuparsi così tanto per la mia libreria? O era davvero interessata semplicemente alla mia attività? Ero il suo piccolo progetto? Voleva piazzare qualcosa nel mio negozio? No, doveva esserci qualcosa di più. Dovevo essere io… inspiegabilmente dovevo essere io”
Pian piano Tommaso entra a pieno titolo nella vita di Adéle, che si divide tra Roma e Brussels.
C’è, però, qualcosa di poco convincente: Adéle è sfuggente, non parla mai della propria famiglia, non ha reazioni emotive particolari e, se ciò non bastasse, la scoperta di strani articoli su internet e vecchi VHS, nonché l’arrivo di un altrettanto misterioso fratellastro infittiscono il mistero.
“Mi avventai sullo scrittoio nero laccato, aprii i cassetti in modo casuale, mi gettai sui fogli, quaderni, penne, elastici per capelli, spartiti musicali; su una scatola di latta abbozzata con una decina di Polaroid: paesaggi scoloriti, particolari di mani, oggetti privi di importanza, la facciata decorata di un palazzo belga. Sotto un’agenda una piccola videocamera malridotta, la marcava un’etichetta: Eva”.
Eva è una famosa dj dal caschetto rosa shocking, che si esibisce con gran successo nel locale belga di Frederick Moreau. La giovane appare sempre con una maschera in viso e sembra legata a doppio filo anche ad Adéle. Che rapporto c’è tra i personaggi? Qual è il fil rouge che li lega?
Non sarà semplice rispondere a questa domanda.
Perché leggere Eva?
Eva è una storia singolare, che gioca sulle ambiguità, sul non detto e sui misteri di gioventù.
Il tema del romanzo è l’identità, la difficoltà di una persona di essere un tutt’uno con il proprio corpo, il proprio nome e la propria psicologia. Ma dalla narrazione emerge anche la scissione tra essere e apparire, il riconoscersi o meno nel riflesso degli occhi della gente che ci circonda, la paura di abbassare le difese.
Il romanzo risulta particolarmente intrigante, ma anche intricato, forse a causa dei vari punti di vista che si susseguono e che riportano, a un certo punto, indietro per “rivedere” alcuni fatti con altri occhi.
La struttura è originale, seppur, a volte, faticosa per la particolare attenzione richiesta al lettore. Lo stile è scorrevole, ricco di dialoghi per rendere più dinamico il racconto.
Analisi finale
Punti di forza:
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Il tema dell’identità;
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L’uso del molteplice point of view, che potrebbe, però, non essere gradito a tutti;
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Riferimenti alla letteratura e alla musica;
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Capacità di mantenere un’atmosfera misteriosa per tutta la narrazione, con riferimenti a eventi tragici, che non si sa bene se attribuire al passato o al futuro.
Punti di debolezza:
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Il ritorno a eventi già narrati potrebbe apparire ridondante e non necessario;
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Qualche pecca, a mio parere, nella definizione del personaggio di Tommaso, forse il meno riuscito tra tutti.
Link d’acquisto
https://www.ibs.it/eva-libro-claudia-bresolin/e/9791254581766
Sinossi
«Invece quella sera non ero ancora una leggenda metropolitana, ma solo un fantasma, non abbastanza appariscente per essere notata, non abbastanza bella o promiscua da spingere qualcuno a provarci con me. Mi bastava andare in giro struccata, senza i capelli colorati, senza i tatuaggi, senza occhiali o maschera. Bastava poco per nascondermi nell’anonimato.»
Adele, misteriosa e carismatica produttrice musicale, vive divisa tra Roma e Bruxelles.
Un’esistenza da straniera, nel tentativo di cancellare le ombre del suo passato: un difficile rapporto con il padre, noto musicista belga, la presenza ambigua di un fratellastro, una vecchia accusa di omicidio.
Quando Adele incontra Tommaso e s’innamora di lui, i frammenti della sua anima tornano dolorosamente a toccarsi, e il fragile equilibrio fra i due mondi inizia a vacillare, messo a dura prova dai sospetti di Tommaso, ossessionato dal passato che la donna si è lasciata alle spalle e dal videodiario di Eva, un’eccentrica e misteriosa artista belga.
Un vortice di domande travolge Tommaso e il lettore: chi è Eva? Cosa nasconde Adele?