L’altra Grace – di Margaret Atwood

Voce alle donne

recensione di Emma Fenu

grace

 

L’altra Grace è un romanzo di Margaret Atwood edito da Ponte delle Grazie nel 2017.

Stavolta ho optato per una full immersion e sono riuscita a leggere il libro e, contemporaneamente, seguire la serie di Netflix ad esso ispirata.

Non mi soffermerò sulle differenze fra l’uno e l’altra, scadendo nell’ovvia constatazione della maggiore quantità di dettagli narrativi e complessità emotiva dei personaggi: la trasposizione cinematografica è pregevole e interessante, e certo non facile.

Essendo, tuttavia, i libri il mio primo amore, è sul testo della Atwood che rifletterò, ponendolo in relazione con altri romanzi di autori, e soprattutto autrici, di questo momento storico che si sono dedicati alla follia, vera o presunta, attribuita alle donne.

Follia semplificata con l’appellativo generico di isteria ma che può degenerare in forme più o meno gravi e condurre la sventurata pazza o la bugiarda seduttrice a commettere efferati omicidi.

Voce alle donne, dunque. Prestiamo orecchio.

Non solo casi clinici che compaiono negli studi di medici e negli articoli dei giornalisti, non solo creature da scandalo per le donne per bene e gli uomini in diritto di giudicare, non solo streghe pericolose, in grado di trascinare negli abissi del peccato e della follia perfino il migliore dei figli d’Adamo.

Voce a Eva e, soprattutto, voce a Lilith.
L’altra Grace è un romanzo storico frutto di puntuali ricerche su un fatto di cronaca che scosse le coscienze, avvenuto in Canada a metà dell’Ottocento. Margaret Atwood coniuga bene la verità dei documenti con la verosimiglianza e l’invenzione, in modo da consegnare al lettore una storia compiuta e complessa, con un finale scivoloso, acquoso, melmoso.

Grace è stata accusata di aver commesso, insieme a un complice, dichiarato suo amante, un duplice omicidio all’età di sedici anni e, dopo essere stata internata in Manicomio, si trova in un Penitenziario e svolge, durante il giorno, la mansione di domestica nella dimora del Direttore.

Qui, il dottor Simon Jordan, che vuole aprire una clinica per la cura degli stati mentali alterati, si reca per avere il racconto della vicenda dalla bocca dell’interessata, ora 24enne, e scoprire la verità sullo stato di salute di quest’ultima al momento presente e all’epoca dello svolgimento dei fatti.

Chi è Grace?

Una sonnanbula o una vittima di amnesia?

Una creatura posseduta da spiriti o da forze demoniache?

Una povera fanciulla orfana e ingenua, colpevole soltanto di non essere stata capace di difendersi?

Una astuta incantatrice di uomini, bella e dannata?

O solamente una donna come tutte, una figlia di Eva senza diritto di parola, il cui comportamento è deciso da altri, da uomini che pretendono di plasmarne perfino i pensieri, timorosi in primis delle proprie pulsioni? O solamente una donna come tutte che per essere ascoltata deve suscitare interesse entrando in trance e, con l’assenso di spiritisti e ipnotizzatori, può dire ciò che è peccato, scandalo e ribellione solo pensare?

E chi è Simon Jordan?

Un medico pioniere, un uomo debole di nervi, una vittima delle arti femminee o semplicemente un uomo come tutti, in bilico fra ragione e istinto, luce e tenebra, verità e menzogna?

E chi siete voi?

 

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Sinossi

Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l’omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery.

Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio.

A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell’opinione pubblica – propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice – la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan.

Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile.

Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale – in quanto povera e in quanto donna – e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l'”altro”.

Titolo: L’altra Grace
Autore: Margaret Atwood
Edizione: Ponte delle Grazie, 2017