Attraversando l’anno. Natura, stagioni, riti di Duccio Balestracci
Voce alle Donne
Recensione di Emma Fenu
Attraversando l’anno. Natura, stagioni, riti è un saggio di Duccio Balestracci edito da Il Mulino nel 2023.
Di cosa tratta Attraversando l’anno?
Le stagioni si susseguono ciclicamente e, in questo loro passaggio, l’uomo ha costruito miti e riti che hanno cambiato veste nel sincretismo religioso, da pagani a cristiani, per fare l’esempio per noi occidentali più importante, e sono connotati da gioia, speranza, timore, attesa.
Il cambiamento dal buio alla luce, il crescere del seme, come morto nella terra nera, fino a dare fiore e frutto, lo scorrere dei mesi dall’autunno, che in questo saggio apre le danze, all’inverno, alla primavera fino all’estate è un viaggio che sembra solo all’apparenza scontato e meramente scientifico.
Esso è invece un viaggio che vede l’uomo accostarsi al cuore pulsante della natura, affascinato e, soprattutto, terrorizzato.
La paura e l’incertezza davanti al cambiare di grandi certezze è, dunque, il motore di questo viaggio e di questo libro: di festa in festa, di rituale in rituale, di colore in colore, di mese in mese, attraverso l’anno e ogni anno. Attraverso la storia universale.
Fin dall’introduzione lo scrittore palesa il suo compito di storico, non di antropologo, e esplicita il procedimento di studio che ha seguito e lo ha portato alla stesura di un testo puntuale e seguito da una strepitosa bibliografia.
Perché leggere Attraverso l’anno?
Non aspettatevi un saggio semplice e divulgativo, ma un’opera complessa, non complicata, atta a spiegare nel dettaglio, a descrivere le festività nei loro segreti persi nella clessidra e e a stimolare l’eventuale ricerca personale del lettore.
Alla base l’assunto che nel fluire delle tradizioni e culture, e nell’evolversi di esse o nel loro entrare in contatto c’è sempre un ciclo di nascita, morte e rinascita, legato indissolubilmente al ciclo delle stagioni, con cui l’uomo non solo convive ma con cui si confronta, inglobandolo nel suo sentirsi al contempo contingente e divino.
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Sinossi
Questo libro è un viaggio nel tempo di un calendario che si rinnova e si ripete e che rinsalda l’ancestrale rapporto tra uomo e natura.
Un viaggio nel tempo che si rinnova e si ripete e che costringe l’uomo a seguire la natura quasi fosse la sua ombra La festa di San Michele, la notte di Ognissanti, ma anche la Candelora, i re e le regine dei boschi nelle feste di San Giovanni, i riti celtici per Imbolc e quelli sciamanici per l’arrivo della primavera.
Dall’autunno all’estate i cicli della luce e del buio, della morte e della rigenerazione si susseguono e si trasformano, e con essi lo sforzo umano di arginare una natura generosa ma anche misteriosa, capricciosa e che cambia volto da una stagione all’altra.
E così ricorrenze pagane e cristiane, ritualità e credenze si sedimentano, sovrappongono e contaminano.
A nulla vale il tentativo di governarle e disciplinarle, messo in opera dalle istituzioni laiche ed ecclesiastiche. Duccio Balestracci ci accompagna alla scoperta del calendario del cielo e della terra e ci conduce al cuore del rapporto con una natura che si avvicina e si allontana, che fa tremare e amare.