I COLORI DELLA BELLEZZA. LA SPERANZA DI SOPHIA –  di Corina Bomann

Recensione di Serena Savarelli

speranza sophia

 

I colori della bellezza, La speranza di Sophia è l’inizio di una saga, scritta da Corina Bomann. Una storia di coraggio e indipendenza narrata con la maestria di questa scrittrice.

Le lacrime mi rigavano le guance, ma ero troppo sconvolta per provare dolore. Avrei potuto implorarli di perdonarmi, ma non sarebbe servito a nulla. Conoscevo mio padre. Non era clemente con chi tradiva la sua fiducia.

Mi girai meccanicamente verso l’armadio. La decisione era presa.

È l’anno 1926. Sophia è una giovane studentessa della Facoltà di Chimica a Berlino.

Sophia ha un sogno: produrre cosmetici. È questo che vuole fare nella vita, nonostante suo padre sia il titolare di un’erboristeria.
Ma i sogni spesso si frantumano. Sophia si lascia sedurre da un uomo, il professore George, il quale l’abbandona presto al suo destino.
Piena di pentimento e vergogna, Sophia è costretta a lasciare la sua famiglia e la sua città. Incinta e senza futuro. Le resta solo la sua migliore amica, Henny, attrice di teatro e donna emancipata.
Grazie a lei, Sophia viene assunta come guardarobiera nel teatro dove lavorava.
Quando Henny viene ingaggiata da una compagnia teatrale francese, decide di portare con se Sophia a Parigi.

Comincia un viaggio, fatto di speranza e di dolore. Sophia è stremata e piena di paure.

Per distrarmi, una mattina tirai fuori i miei libri e la valigetta degli esperimenti. Toccare i barattoli di vetro mi provocò un’ondata di piacere. Erano il ricordo dei tempi migliori, il simbolo di una speranza che avevo dovuto accantonare. Delle mie ambizioni. Averla portata via era come essere rimasta aggrappata a una parte di me che era destinata a scomparire.

Senza un permesso di soggiorno, dentro una piccola stanza da condividere e con il grembo che cresce appesantendo il suo sconforto, Sophia guarda i tetti di Parigi, quella distesa di ardesia, camini e piccioni appollaiati. In quel momento lei sente che può farcela, nonostante tutto.
La vicina di appartamento di Sophia e Henny è una prostituta, Geneviève Fouquet. Sarà proprio questa donna a insegnare a Sophia che, quasi sempre, l’apparenza inganna.

Nella sua stravaganza Geneviève incita Sophia a comporre una crema, utilizzando la cucina di Madame Roussel, la padrona del palazzo, risvegliando così, nella giovane sogni e capacità.
Sophia trascorre molti giorni nella Bibliothèque Nationale allo scopo di apprendere le nozioni necessarie, indispensabili a produrre la crema che le darà la possibilità di per un posto nell’azienda di Helena Rubinstein.
Sophia deve pensare al futuro. Ma, un mattino prestissimo, a Sophia si rompono le acque mentre è in biblioteca.
Una giovane donna, Agnes, aiuta Sophia, accompagnandola in taxi all’ospedale Lariboisière.

«Sta perdendo molto sangue e il bambino non è in posizione corretta.»

«Che significa?» Il panico mi schiarì la vista, come se il terrore che mi scorreva nelle vene avesse spazzato via la nebbia di dolore in cui ero avvolta.

«Le facciamo un’anestesia. Si addormenterà, e quando si sveglia potrà abbracciare suo figlio.»

Quando Sophia si risveglia, dopo essere stata in coma per una settimana, non ha nessun figlio da stringere tra le braccia. Il piccolo era morto il giorno dopo la sua nascita.

Poi, poco prima di Natale, notai che la neve che si era posata sui tetti fuori dalla mia finestra era di un bianco puro, e il dolore che gravava sul mio petto era cambiato. Non era sparito, ma era meno intenso. Sapevo che la vecchia Sophia non esisteva più, ma mi sentivo di nuovo me stessa.
Capii di essere una donna abbastanza forte da riprendere in mano la sua vita.

Ecco La speranza di Sophia: quella forza irruente e predominante che le permetterà di fare colpo su Helena Rubinstein, seguirla fino a New York e scalare le vette della sua prestigiosa azienda. A Sophia viene chiesto solo di mantenere una promessa: imparare l’inglese e non sposarsi prima di dieci anni.

La vita a New York è come convivere con il suo dolore, ogni evento che accade è uguale alla cicatrice nel suo ventre; Sophia non ha raccontato a nessuno il suo passato, troppo impegnata ad affrontare i soprusi e i sabotaggi che mirano a distruggere il suo impegno e la sua reputazione.
Sophia continua a scrivere a Henny, che è rimasta a Parigi, mentre non ha mai ricevuto un cenno di perdono da parte della sua famiglia. Il suo passato è come un marchio indelebile che, quando si fa visibile, rovina gli attimi di felicità che si concede di vivere.

Come quelli con un affascinante uomo, Darren O’Connor, che Helena Rubinstein assume per comporre le confezioni del prodotto che Sophia ha realizzato. Infatti, durante una loro gita a Gardiners Island, alla vigilia di Natale, l’atmosfera dolce e amorevole tra loro, si frantuma all’istante, quando Darren vede la cicatrice nel corpo di Sophia e comprende che non riesce più a stare con una donna che gli ha nascosto la verità fin dall’inizio.
Sophia piange fino a sentire il suo petto bruciare. La sua vita è l’emblema di addii e dolore. Il cosmetico che aveva creato, aveva persino attirato l’attenzione della rivale di Helena Rubinstein, Elizabeth Arden, che le aveva proposto di diventare una sua dipendente.

Qualche giorno dopo questa offerta, Sophia scopre che Helena Rubinstain ha venduto l’azienda a nuovi acquirenti e tra i molti dipendenti licenziati, compare anche il suo nome.

Ero di nuovo al punto di partenza. Non avevo niente.

Affranta e senza speranza, torna a casa, dove trova una lettera, arrivata da Parigi, da parte di Madame Roussel, scritta con lo scopo di farle giungere una seconda missiva, che non aveva nessuna intestazione e nessun saluto:

Lei non mi conosce e probabilmente non ci incontreremo mai. Ma devo dirle una cosa: suo figlio è vivo.

A quel filo di speranza Sophia si aggrappa con tutta sé stessa. Vende le perle, che le aveva regalato Helena Rubinstein e, con quella piccola fortuna, decide di tornare in Europa, perché avrebbe affrontato qualsiasi cosa pur di ritrovare suo figlio.
La Lady of the Sea salpa dal porto di New York e Sophia è certa che è proprio suo figlio a essere la sua speranza.

Il lettore de I colori della bellezza, La speranza di Sophia rimane affascinato dalla minuzia delle descrizioni degli stati d’animo e della società di quell’epoca, nella quale spiccano le due vere protagoniste: le due pioniere dell’imprenditoria femminile.
Link d’acquisto

https://www.amazon.it/speranza-Sophia-colori-della-bellezza/dp/8809900820

SINOSSI

Berlino, 1926. Sophia ha solo vent’anni ma la sua vita è già un cumulo di macerie: il suo primo amore è finito in uno scandalo, suo padre non vuole più vederla e lei non può più permettersi di studiare chimica all’università. Solo l’amica Henny, ballerina di cabaret, le rimane vicina e così Sophia decide di seguirla a Parigi, nella speranza di ricominciare da zero.

Un giorno si imbatte nella scintillante vetrina del nuovo salone di bellezza di Helena Rubinstein, ambiziosa imprenditrice nel campo del make-up, il cui nome è sulla bocca di tutte le signore parigine. Sophia ha un’illuminazione: tenterà di creare una crema prodigiosa che stupisca Madame Rubinstein e la convinca ad assumerla nel suo laboratorio.

Colpita dal talento di Sophia, Helena decide di offrirle un lavoro, purché sia disposta a seguirla nella sua sede di New York. In cambio le chiederà un prezzo molto alto da pagare: non sposarsi per almeno dieci anni, perché il matrimonio limita l’autonomia di una donna. Helena coinvolge Sophia nel suo grande progetto: realizzare una nuova linea di cosmetici per donne mature, che dovrà segnare la vittoria della bellezza sul tempo. E soprattutto il trionfo di Helena Rubinstein nell’agguerrita concorrenza con la rivale Elizabeth Arden.

Ma New York è anche piena di tentazioni e Sophia, che credeva di aver chiuso con gli uomini, si troverà a lavorare con Darren O’Connor, designer dallo sguardo magnetico, che sembra mettere in crisi il solenne patto di fedeltà stretto con Helena…

Due pioniere dell’imprenditoria femminile in una saga che conquisterà tutte le lettrici in cerca di storie di coraggio e indipendenza.

Titolo: I colori della bellezza, La speranza di Sophia
Autore: Corina Bomann
Editore: Giunti, 2020